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Mariupol, accordo Russia-Ucraina per evacuare i civili. Poi l’ultimatum di Mosca

20 aprile 2022 | 12:05
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Mosca agli ucraini: “Smettere di combattere e deporre le armi” entro le 14. Aperto un corridoio umanitario. Esplosioni nella notte a Mykolaiv, colpito gasdotto a Nividruzhesk

Kiev – Un nuovo ultimatum è arrivato nelle scorse ore dal ministero della Difesa russo per la resa dei combattenti ucraini che resistono nella città assediata di Mariupol, nell’acciaieria di Azovstal. La Russia, ha riportato il Guardian dando notizia di una dichiarazione diffusa alle prime ore di oggi, afferma che “ancora una volta” offrirà all’Ucraina la possibilità di “smettere di combattere e deporre le armi” dalle 14 di oggi, ora di Mosca (le 13 in Italia).

Secondo quanto affermato dal consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, i militari russi minaccerebbero di fucilare coloro che non vogliono mettersi il nastro bianco al braccio. “Gli occupanti – ha detto – dalle proposte ‘morbide’ di indossare nastri bianchi ai civili in segno di ‘distinzione’ sono passati alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si troverà in strada senza tali segni distintivi”.

Intanto bombardamenti sono stati segnalati nelle scorse ore nella città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. “Di nuovo esplosioni a Mykolayiv”, ha denunciato via Telegram alle prime ore di oggi il sindaco della città, Oleksandr Syenkevych, che ha esortato gli abitanti a mettersi al riparo.

Nella regione di Luhansk gli occupanti continuano ad attaccare, stanotte hanno colpito Nividruzhesk nel distretto di Severodonetsk, dove sono stati bersagliati diversi edifici e case e dove hanno colpito il gasdotto. Lo comunica su Telegram il servizio per le emergenze nazionale ucraino, aggiungendo che a Hirske i soccorritori hanno salvato due persone e a coloro che rimangono ancora nella regione vengono portati acqua e cibo.

APERTO CORRIDOIO UMANITARIO

“Alla luce della situazione umanitaria catastrofica a Mariupol è in questa direzione che oggi concentriamo il nostro impegno. Siamo riusciti a concordare preventivamente un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani”. Lo comunica via Telegram la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, come riporta il Guardian. L’intento è il trasferimento in direzione di Zaporizhzhia via Berdyansk. “A causa della situazione della sicurezza molto difficile, potrebbero esserci cambiamenti”, ha avvertito.

Gli ucraini sperano di riuscire a far arrivare 90 bus a Mariupol per far uscire dalla città assediata 6.000 persone, tra donne, bambini e anziani, ha affermato il sindaco che – nelle dichiarazioni in tv rilanciate dalla Bbc – ha detto di auspicare venga confermato e rispettato l’annunciato accordo preliminare con la Russia. Secondo il sindaco, circa 100.000 civili restano a Mariupol, dove decine di migliaia sono stati uccisi. (fonte Adnkronos)