Guterres a Mosca, Lavrov: “Pronti a riprendere i negoziati se ci sono idee interessanti”
Il Segretario generale dell’Onu a Mosca chiede una tregua “il prima possibile”. La risposta di Lavrov: “Quanto sta accadendo è un pericoloso campanello di allarme per le Nazioni Unite”
Mosca – La Russia “è pronta alla ripresa dei negoziati” con l’Ucraina “se ci saranno idee interessanti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa a Mosca dopo l’incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “I negoziati continuano, ma è troppo presto per parlare di progressi, perché – ha ricordato il ministro degli Esteri – aspettiamo ancora le risposte da parte ucraina all’ultima versione” del documento presentato, “sottoposto una decina di giorni fa, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”.
Lavrov ha definito poi “un gesto teatrale” da parte degli ucraini che “probabilmente volevano un’altra scena straziante”, la proposta di colloqui a Mariupol avanzata da Kiev. “Se parliamo di atteggiamenti seri per lavorare nel quadro dei colloqui, sarebbe meglio che rispondano alle nostre proposte il prima possibile”, ha avvertito sottolineando che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha finora ignorato le proposte avanzate da Mosca.
Il conflitto in Ucraina, ha aggiunto Lavrov, è stato “un pericoloso campanello di allarme per le Nazioni Unite”, accusate dallo stesso ministro di “aver cercato di depennare le regole fondamentali della carta Onu”. Lavrov ha anche dichiarato ai giornalisti che Guterres era stato “informato molto bene” sugli obiettivi “dell’operazione militare speciale russa in Ucraina”. Durante il colloquio, è emerso al termine dell’incontro, che i due hanno anche discusso di possibili passi in direzione di “un rafforzamento della cooperazione” in materia di assistenza umanitaria.
Lavrov, nel giorno in cui si vota all’Assemblea generale dell’Onu una risoluzione per l’abolizione del diritto di veto, di cui la Russia gode insieme agli altri quattro membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Stati Uniti, Cina, Francia e Regno Unito), si è detto anche certo che “il diritto di veto resterà, è uno dei pilastri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
“Tregua il prima possibile”
Un cessate il fuoco “il prima possibile” in Ucraina. E’ quanto ha chiesto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, incontrando a Mosca il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Sono venuto a Mosca come “messaggero di pace” con l’obiettivo di “salvare vite e ridurre le sofferenze” in Ucraina, ha dichiarato, sostenendo di aver avuto una discussione “franca” con Lavrov, sottolineando che le Nazioni Unite hanno chiesto di stabilire un “cessate il fuoco per trovare una soluzione, che finora non è stata trovata”.
Guterres ha quindi affermato che ci sono “diverse interpretazioni su ciò che sta accadendo in Ucraina”, ma ciò “non limita la possibilità di avere un dialogo molto serio per ridurre al minimo la sofferenza delle persone”. “Prima la pace viene ripristinata meglio è per l’Ucraina, la Russia e per il resto del mondo”, ha affermato il segretario.
Secondo Guterres è evidente che Russia e Onu hanno “due posizioni diverse” su quello che sta accadendo in Ucraina. “Secondo la Russia, sta avvenendo un’operazione militare speciale il cui obiettivo tuttavia non è chiaro – ha spiegato – Per le Nazioni Unite è in corso un’invasione che è una violazione dell’integrità territoriale e anche della Carta dell’Onu”.
Parlando della situazione a Mariupol, Guterres ha spiegato che “ci troviamo di fronte a una crisi nella crisi a Mariupol, dove migliaia di civili hanno bisogno di assistenza umanitaria e le Nazioni Unite sono pronte a mobilitare tutte le loro risorse per salvare vite a Mariupol”.
Infine, il segretario ha sottolineato che “per indagare sui presunti crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai russi in Ucraina serve “un’inchiesta indipendente per mantenere la piena credibilità”, ma l’Onu non ha l’autorità per indagini di questo tipo.” C’è una cosa che è fuori discussione e che nessuna teoria può cambiare: non abbiamo truppe ucraine nel territorio della Federazione Russa, ma abbiamo truppe russe nel territorio dell’Ucraina”. “È vero, lo confermo”, ha risposto a Guterres il capo della diplomazia russa. (fonte Adnkronos)