



Zingaretti: “Diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca, dimostrando con i fatti che noi crediamo nella scienza e nel sapere”
E’ stato presentato questa mattina, 27 aprile 2022, a Roma, presso l’Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il bando “Fare ricerca” con il quale la Regione Lazio attribuisce un contributo economico premiale alle ricercatrici e ai ricercatori del Lazio con 2.000 euro in più ogni anno. All’evento erano presenti il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione, Paolo Orneli.
Scopo dell’intervento è lanciare un forte segnale nella direzione di ridurre il gap economico esistente tra i ricercatori italiani e quelli di altri paesi europei, contrastare la “fuga dei cervelli”, sostenere gli investimenti in conoscenza come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo nel Lazio e nel Paese. Il bando prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro in 7 anni per un totale di 70 milioni di euro dal Programma Lazio FSE+ 2021-2027. L’importo a fondo perduto è rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro operanti nel Lazio.
L’iniziativa si inserisce in una ampia azione strategica a favore della ricerca e dei ricercatori perseguita in questi anni dalla Regione Lazio con i Piani triennali per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la Programmazione POR FESR 2014-2020 e gli Accordi di Programma Quadro con i Ministeri, grazie ai quali sono stati destinati alla ricerca oltre 380 milioni di euro. Nel nuovo POR 2021-2027 gli investimenti in ricerca toccheranno il traguardo di circa 500 milioni.
“Per sostenere ricercatrici e ricercatori e riportare al centro della nostra società i temi della scienza e della ricerca è fondamentale il contributo sinergico di tutte le istituzioni – ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa -. La decisione di Regione Lazio di prevedere una misura strutturale negli anni è estremamente importante: per far compiere alla ricerca italiana un ulteriore passo in avanti nel panorama internazionale non servono ricette miracolose, ma semplificazioni, riforme e investimenti stabili e continui nel tempo, come quelli che abbiamo previsto anche in legge di bilancio”.
“Siamo molto lieti di partecipare a una iniziativa che ha il compito di sostenere i giovani ricercatori nella regione Lazio – ha commentato il Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza -. Il rapporto con i territori è, per un ente diffuso come il CNR, un elemento fondamentale, così come la trasversalità disciplinare. I criteri di selezione adottati garantiranno una selezione meritocratica di nuove risorse da impegnare in tutta la filiera nella quale il CNR è attivo a partire dalla ricerca di base fino a quella applicata”.
“Con il bando che presentiamo oggi diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca, – ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – dimostrando con i fatti che noi crediamo nella conoscenza, nella scienza, nel sapere come leve fondamentali di cambiamento. Il Lazio è l’unica regione in Italia ad aver lanciato uno strumento di sostegno al reddito di ricercatrici e ricercatori. Un segnale di vicinanza e concretezza a una risorsa imprescindibile per produrre sviluppo e benessere diffuso. Vogliamo portare il mondo dell’Università e della ricerca del Lazio nel futuro, puntando su interventi che rendano la nostra comunità scientifica protagonista in Italia e in Europa con fatti concreti, impegni, risorse. E lo facciamo a partire dal sostegno a chi la ricerca la fa sul campo”,
“Con questa iniziativa vogliamo favorire la permanenza dei nostri ricercatori, – ha sottolineato Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo Economic – di giovani talenti con alte competenze scientifiche nel tessuto economico e sociale del Lazio. Puntiamo a nuovo modello di sviluppo incentrato sulla qualità e il valore aggiunto delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori”.
Come ottenere il contributo
Per ottenere il contributo basta aver pubblicato negli ultimi 24 mesi due lavori a carattere scientifico (o uno se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di un anno) su riviste Open Access, riviste in abbonamento e case editrici e candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio. La pubblicazione dell’avviso sul Bur della Regione Lazio è prevista entro 2 settimane.
Per l’erogazione del contributo economico basterà candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio https://sicer.regione.lazio.it/sigem-gestione/
Califano (Pd): “La ricerca e l’innovazione sono il nostro futuro. Noi ci siamo”
“Il Lazio da ormai quattro anni è leader nella ricerca e nell’innovazione. Significa aver investito, bene, sui giovani e sulle loro capacità. Siamo la prima Regione insieme alla Lombardia per numero di start up nate e per ‘idee’”. Lo dichiara in una nota stampa la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
“Oggi – spiega la Consigliera – tentiamo di ‘superare’ i nostri cugini con un nuovo progetto rivolto ai ricercatori italiani. Vogliamo ridurre il gap rispetto agli altri paesi, tenerci stretti i nostri ragazzi. Perché possano affermarsi dove sono nati e dare il loro contributo alla crescita del loro Paese.
Grazie al bando “Fare ricerca” mettiamo in campo un investimento di 70 milioni in 7 anni (10 all’anno) rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63mila euro che operano nel Lazio. La ricerca e l’innovazione sono il nostro futuro. Noi ci siamo. Un ringraziamento al presidente Zingaretti e a tutta la giunta per questo straordinario risultato.
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