World League Final di pallanuoto, il Settebello perde ma convince
Coach Campagna: “L’obiettivo erano le finali, bene così. La Serbia è una gigante”
La finale della World League Europe Final Men 2022 di pallanuoto è della Serbia, ma il Settebello non sfigura, dimostrandosi già grande squadra, e chiude un torneo giocato costantemente ad alti livelli e con la qualificazione alla SuperFinal (23-29 luglio) strappata dopo il successo in semifinale contro il Montenegro.
L’Italia, che paga la stanchezza accumulata in questi giorni e qualche insolita sbavatura in difesa, resta in scia fino al 6-5 di Bruni in apertura di terzo tempo; poi lo strappo decisivo dei serbi con il mini break firmato da Gogov e Vico che vale l’8-5 che indirizza il match e spegne i sogni azzurri.
Ultima ammessa alla SuperFinal di Strasburgo è la Spagna che nella finale per il terzo posto sconfigge 15-10 il Montenegro per la delusione del caloroso pubblico dello “Sporting Club Moraca” di Podgorica.
Italia-Serbia 9-12
Italia: Del Lungo , Di Fulvio 1, Damonte 2, Bruni 1, Fondelli 1, Cannella , Marziali 1, Rossi , Presciutti 1, Di Somma 2, Condemi , Dolce , Pellegrini . All. Campagna
Serbia: Dobozanov , Mandic 2, Dedovic , Randelovic 1, Lazic , Vico 1, Gogov 3 (1 rig.), Drasovic 1, Jaksic 1, Radulovic 1, Stojanovic , Rasovic 2, Mitrovic . All. Savic
Arbitri: Margeta (Slo), Bereshvili (Geo)
La partita. Campagna lascia a riposo Iocchi Gratta ed Echenique. I primi sette sono Del Lungo, Di Fulvio, Fondelli, Presciutti, Dolce, Bruni e Damonte. Rapido botta e risposta in extra player in avvio tra Rasovic e Fondelli (1-1). Dedovic si prende con astuzia fallo da rigore che Gogov trasforma per il 2-1. Del Lungo dice di no sul tocco ravvicinato di Stojanovic; poi capitola su Randelovic (doppia superiorità serba) per il 3-1. Azzurri subito in scia con lo schiaffo ravvicinato di Marziali che vale il 3-2 che chiude la frazione d’apertura.
Si apre il secondo periodo con un’azione spettacolo del Settebello. Damonte trova libero al centro Di Fulvio che con uno schiaffo morbido sorprende Mitrovic per il 3-3. Serbi nuovamente avanti con Rasovic che questa volta sorprende sul primo palo Del Lungo (4-3). Il giro palla degli azzurri è sempre d’alto livello e i serbi lo soffrono: Damonte dal lato corto punisce Mitrovic e sigla il 4-4. Ritmi alti. Del Lungo si riscatta subito con una parata super su una bordata dal perimetro di Gogov. Il diagonle di Mandic invece fa male e porta il punteggio sul 5-4 per i bicampioni olimpici. Radulovic sul suono della seconda sirena, in extra player, timbra il 6-4 a metà gara.
Si riparte con il Settebello che torna immediatamente in scia con Bruni, superiorità numerica, bravissimo anche nell’aggirare la marcatura di Lazic (6-5). Serbia nuovamente sul +2 con Gogov (zona cinque) per il 7-5. Marziali spreca in superiorità numerica e i serbi volano sull’8-5 con la sciarpata di Vico. Gli azzurri hanno carattere ed orgoglio: Di Somma si sblocca con un bel tap-in che fissa l’8-6. Drasovic dai sette metri supera Del Lungo per il 9-6 dopo tre tempi.
Calano leggermente i ritmi nella quarta frazione. L’Italia perde un po’ di lucidità in avanti. E la Serbia si porta sul decisivo + 4 con Gogov (10-6). Poi vanno a segno in rapida sequenza Presciutti, Jaksic, Di Somma, Mandic e Damonte per il 12-9 conclusivo.
Le parole del commissario tecnico Alessandro Campagna. “Sapevo che sarebbe stata difficile, contro la Serbia è sempre durissima. Ho provato a motivare i ragazzi che hanno comunque disputato un ottimo match, di grande intensità. Da queste sconfitte c’è molto da imparare per crescere e maturare. L’obiettivo era la qualificazione alla SuperFinal e l’abbiamo brillantemente raggiunto”.
Gli azzurri in Montenegro. Edoardo Di Somma e Vincenzo Dolce (AN Brescia), Francesco Condemi e Simone Rossi (CC Ortigia), Francesco Di Fulvio, Nicholas Presciutti e Marco Del Lungo (Esercito/Pro Recco), Luca Damonte (Ferencvarosi), Giacomo Cannella, Gonzalo Oscar Echenique (Pro Recco), Lorenzo Bruni, Andrea Fondelli e Matteo Iocchi Gratta (RN Savona), Luca Marziali (Telimar) e Pierre Pellegrini (Iren Genova Quinto). Due giocatori a partita resteranno in tribuna, Escluso Massimo Di Martire (CN Posillipo). Completano lo staff l’assistente tecnico Amedeo Pomilio, la psicologa Bruna Rossi, il medico Ennio Favara, il fisioterapista Riccardo Cipolat, il video analista Paolo Baiardini, il preparatore atletico Alessandro Amato, il preparatore dei portieri Goran Volarevic e il dirigente accompagnatore Giuseppe Marotta. (federnuoto.it)(foto@DeepBlueMedia)
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