Ambra Sabatini: “Ho iniziato con l’atletica al Golden Gala. Vorrei tornare in pista lì..”
Da poco ha ottenuto il record mondiale nei 200. La campionessa paralimpica vive alle Fiamme Gialle
Ostia – Un pomeriggio di sole e di serenità al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle. Ambra sorride e si concede ai racconti della sua carriera, così breve ancora e appena cominciata, ma già ricca di successi e di cose da raccontare.
I record le appartengono. Detiene il primato iridato nei 100 metri e da poco ha ottenuto anche quello mondiale nei 200 metri. A Jesolo ha polverizzato il crono precedente scendendo sotto i 30 secondi, con 29”87. Il suo obiettivo come dichiarato alla stampa nelle scorse settimane è quello di scendere anche nei 100 metri. Per la distanza regina Ambra ha 14”59 a 19 anni e conquistata nella finale paralimpica di Tokyo. Velocissima e giovanissima l’azzurra con l’atletica della vita nel cuore punta a cime impossibili per i semplici, ma possibili per chi ha una medaglia a cinque cerchi d’oro in bacheca.
E’ lei la madrina di We Run Together del 2022 allora e non solo perché ha vinto, ma perché rappresenta valori importanti. L’evento che si è svolto nel pomeriggio del 24 maggio a Castel Porziano ha diffuso un messaggio di inclusione e di rispetto base dello sport. Ne è convinta la Sabatini e si fa lei stessa messaggio di questi valori. E’ innamorata dell’atletica, tanto da non riuscire a seguire quasi gli altri sport che la circondano. E’ talmente presa dal sogno che vive che dedica mente e cuore solo alla pista e agli allenamenti. Lo ha fatto la campionessa cinque cerchi e sin da giovanissima. Nel 2015 è iniziato tutto dal Golden Gala. E il Meeting della Diamond League di Roma è evidentemente riuscito a compiere la missione di coinvolgere tanti giovani e di portarli alla pratica dell’atletica. Praticava la pallavolo Ambra ma desiderava ardentemente fare sport all’aperto e farlo in modo da decidere lei. Solo lei avrebbe potuto decidere il suo destino sportivo e l’atletica lo rende possibile. Disciplina individuale e carica di energia che porta fino al traguardo e tutto dipende dall’atleta. Tutto dipende da Ambra. Le piace un sacco questo aspetto e mostra il lato determinato e tenace di una giovane donna che ha tantissimo ancora da raccontare in pista.
Le piacerebbe partecipare al Golden Gala dei senior, dopo che da giovanissima li ha ammirati dagli spalti. E spera presto di poterlo fare ed evidentemente non avrà difficoltà a realizzare questo sogno. Intanto il prossimo 9 giugno, mentre il suo Meeting del cuore si svolgerà a Roma, l’atleta delle Fiamme Gialle che si allena e vive al Centro Sportivo di Castel Porziano, correrà a Parigi e darà il massimo sempre, così come è accaduto nelle sue prime uscite stagionali. Sia al Roma Sprint Festival che a Savona la gara ha rispecchiato quella di Tokyo: “Allo Stadio dei Marmi l’ho sfangata io..”. Dice ridendo e raccontando di una ennesima gara fatta con Martina Caironi e Monica Contrafatto, mentre a Savona ha vinto Martina nei 100 metri: “Non mi ha preso il record mondiale però..”. Ammicca Ambra, descrivendo una sfida eccezionale in casa, che sta emozionando gli appassionati di atletica paralimpica. Amiche e rivali. Ma amiche soprattutto che l’hanno ispirata fino a tornare in pista. Quando la Sabatini ha avuto l’incidente, aveva nel cuore già l’atletica, ma la conoscenza del mondo paralimpico è passata dalle mani e dalle vicende delle azzurre con cui lei a Tokyo ha scritto la storia.
Non vede l’ora Ambra di tornare in pista. In pausa in questo momento e in preparazione con il suo allenatore alle Fiamme Gialle. Scenderà in gara a Grosseto e in casa e probabilmente il pubblico sarà tutto per lei. E allora la sua emozione cresce, come lo ha fatto partecipando a We Run Together lo scorso 24 maggio: “E’ un mondo di uguaglianza”. Ha dichiarato a Il Faro online. Succede nel mondo dello sport e anche nell’universo paralimpico, dove la Sabatini è immersa. Ha seguito le Paralimpiadi Invernali e si è emozionata per le medaglie di Giacomo Bertagnolli ad esempio, suo compagno di team alle Fiamme Gialle ed è amica con Simone Barlaam, pluricampione mondiale paralimpico di nuoto, che in questi giorni in raduno a Roma si prepara per i prossimi Mondiali.
La Sabatini sorride e si guarda intorno, convinta. C’è il sole in pista e la festa dello sport si svolge al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle. L’atletica è naturalmente il suo mondo e le medaglie insieme ai record ottenuti parlano chiaro. Ambra è la protagonista principale del suo destino e lei lo decide tutto in pista.
Cara Ambra ci siamo lasciati con Il Faro online alla serata finale dell’Italian Sportrait Awards e speravi di iniziare alla grande la stagione. Le gare ti hanno poi portato buone prestazioni e un record mondiale nei 200..
“Un bellissimo primato, sono riuscita a scendere sotto i 30 secondi. Abbiamo gareggiato al Roma Sprint Festival.. l’ho sfangata io.. a Savona Martina mi ha superato (ride).. ma non mi ha preso il record nei 100, che è 14”11. Ancora non sono i tempi che posso ottenere ma ci sto lavorando .. sto ingranando piano piano. E’ stato un anno di cambiamenti e di sperimentazione. Ho provato a fare quello che è giusto per me. Adesso ci siamo presi una pausa dalle gare, torno il 9 giugno a Parigi, mi sarebbe piaciuto partecipare al Golden Gala.. perché ho cominciato lì a fare atletica..”
..E come è stato? Puoi raccontarlo?
“Ero stata presa per partecipare in seconda media al Palio dei Comuni, nel 2015. L’allenatore che ci preparava mi ha vista e mi ha presa. Volevo fare sport all’aria aperta e lui, come speravo, mi ha notata. Non aspettavo altro. Mi piaceva il fatto che il risultato dipenda solo da te, sono determinata io, mi piace che ti alleni, fai sacrifici e che tutto dipenda da te. Mi sono data al mezzofondo e sono tornata poi a fare atletica dopo l’incidente”.
Sei stata ispirata anche da Martina Caironi e Monica Contrafatto?
“Ero già proiettata nella disciplina. Non c’è stato il tempo di pensare questo.. ho avuto la fortuna di farla prima. I loro video mi hanno aiutata a capire com’era il mondo paralimpico e quello delle protesi. Si poteva fare. Sono partita avvantaggiata”.
Hai parlato di cambiamenti. Dipendono dai risultati di Tokyo oppure erano già in programma?
“Erano in programma. Prima di Tokyo mi dovevo diplomare, l’ho fatto e sono andata in raduno per le Paralimpiadi. Avevo già nei piani di trasferirmi al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle e di fare esclusivamente atletica. Ho iniziato questo percorso con il mio allenatore Pasquale Porcelluzzi e c’è tanta sintonia”.
Dopo Parigi, quali altre gare farai?
“Ci sarà anche una gara a Grosseto, in casa. Non vedo l’ora. Ci sarà tutto il pubblico per me e poi i Campionati Italiani. Vediamo se ci sarà anche la Diamond League”.
I tuoi compagni paralimpici. Sei amica di qualcuno, vi sentite?
“Seguo poco, mi concentro soprattutto sull’atletica di cui sono innamorata.. ma seguo qualcosa. Le Paralimpiadi Invernali con Giacomo Bertagnolli le ho viste. Conosco Simone Barlaam del nuoto. Quando ci vediamo è sempre bello”.
We Run Together. Evento solidale e sportivo. Tu come lo senti?
“In casa Fiamme Gialle lo sento molto. E’ un Meeting di inclusione, è una grande cosa. Lo sport non guarda chi sei e come sei. E’ un mondo di uguaglianza”.
(foto@FiammeGialle)
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