Concessioni balneari a Fiumicino, Catini: “Rinnovi, proroghe, scadenze? Siamo allo sbando totale”
Il Responsabile di Azione Fiumicino: “Gli operatori del settore hanno bisogno di certezze. Gestire in questo modo il demanio è inaccettabile”
Fiumicino – “Allo sbando più totale”… Con queste parole Massimiliano Catini responsabile di Azione Fiumicino descrive la situazione in cui versano le concessioni balneari nel Comune di Fiumicino: “solo una minima parte sono state rinnovate, mentre le altre no”.
Questo paradosso si è venuto a creare nel momento in cui la sentenza del Consiglio di Stato lo scorso novembre ha annullato la proroga al 2033: tale estensione sarebbe stata considerata illegittima e contraria al diritto europeo e venne stabilito che le concessioni balneari dovessero essere riassegnate con gare pubbliche entro due anni. Eppure, qualche regione italiana è riuscita a trovare una soluzione innovativa a questo problema: in Friuli Venezia Giulia – come riporta Mondo Balneare – nonostante la sentenza del Consiglio di Stato, le concessioni balneari resteranno valide per altri 11 anni. Il Friuli è stato in grado, quindi, di fornire rassicurazioni agli imprenditori del settore balneare in merito al tema delle concessioni demaniali che, ad oggi invece, sul territorio di Fiumicino tardano ad arrivare: “Siamo alla follia, – spiega Catini a ilfaroonline.it – immersi in un paradosso che sembra non avere fine. E’ stato iniziato il rinnovo di alcune concessione e poi ci si è bloccati a causa della sentenza del Consiglio di Stato, lasciando gran parte delle concessioni senza rinnovo e gli operatori del settore balneare in balìa degli eventi. E, purtroppo, sembra si voglia continuare su questa strada: non rinnovare finché non ci siano delle indicazioni.
Ma questa disparità non è più accettabile, specialmente in virtù del fatto che la legge 145 che prorogava tali concessioni fino al dicembre 2033, formalmente ancora è valida perché non è stata mai abolita. Per questo motivo il Friuli Venezia Giulia ha potuto assicurare la validità delle concessioni, semplificando l’iter burocratico e rendendo i titoli sicuri dal punto di vista giuridico”.
“Una mossa magistrale – sottolinea Catini – che ha permesso di fare chiarezza su un tema così delicato. Cosa si aspetta a fare qualcosa per le concessioni del nostro territorio? In un Comune così importante come quello di Fiumicino, costituito da 24 chilometri di costa e dove il settore balneare è uno dei più importanti, la confusione non può più regnare sovrana. Gli operatori del settore hanno bisogno di certezze. Gestire in questo modo il demanio è inaccettabile.
Senza dimenticare che siamo uno dei Comuni del Lazio con più case costruite sul demani marittimo: su circa 450 abitazioni le concessioni di demanio marittimo ad uso abitato rinnovate sono pari a zero”.
“Auspichiamo – conclude Catini – che si possa trovare presto una soluzione a questo paradosso, seguendo magari l’esempio del Friuli e ponendo la parola fine a questo gioco di rimpalli di responsabilità”.
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