Mascherine al chiuso, firmata l’ordinanza: obbligatorie fino a settembre. Dove servono
Non più obbligatorie per cinema e teatri. La Cei: a messa nessun obbligo di mascherina. Resta la raccomandazione di utilizzarla. Ma resta obbligatoria in altri “luoghi affollati”
Roma – Mascherine al chiuso, dopo quasi due anni e mezzo non dovranno più essere indossate nella maggior parte dei luoghi. L’obbligo, fino al 30 settembre, resta però in alcuni luoghi. Il governo ha infatti confermato la proroga dell’obbligo del dispositivo sui mezzi di trasporto pubblico (bus, tram, metropolitana e treni), nelle strutture sanitarie comprese le Rsa fino al 30 settembre.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza ponte, in vista dell’entrata in vigore del decreto, con cui viene prorogato l’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, nelle Rsa e nel trasporto pubblico, fatta eccezione per quello aereo. Decade l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine per gli esami di stato.
Ieri, 15 giugno, scadeva il decreto sulle misure contro la diffusione del Covid, che non interessavano solo le mascherine ma anche l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni. Chi, però, non ha fatto la vaccinazione riceverà dall’Agenzia delle Entrate (e dovrà pagare) la multa da 100 euro prevista dalla normativa ricorda laleggepertutti.it.
Rimane l’obbligo vaccinale per chi lavora nel settore della sanità e nelle Rsa, compresi i dipendenti esterni, che potranno accedere alle strutture di ricovero solo esibendo il proprio Green pass in corso di validità.
Obbligo mascherine e lavoro
Resta fino al 30 giugno 2022 per i dipendenti privati l’obbligo di indossare la mascherina sul luogo di lavoro. Cade invece la raccomandazione per i dipendenti pubblici.
Mascherina ed esami di stato
Decade l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine per gli esami di stato, secondo l’ordinanza ponte firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Mascherine in chiesa
A messa nessun obbligo di mascherina. Resta la raccomandazione di utilizzarla. Lo sottolinea la presidenza della Cei ai Vescovi e ai sacerdoti del Paese in una lettera con alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia. “All’inizio del periodo estivo il Governo ha ancora allentato le misure di prevenzione della pandemia. Alla luce del nuovo quadro, la Cei condivide consigli e suggerimenti: in caso di sintomi influenzali ” è importante ribadire che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2″. Per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine: “In occasione delle celebrazioni non è obbligatorio ma è raccomandato;”. Si consiglia di continuare a “osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto”.
E’ possibile tornare nuovamente a usare le acquasantiere; via libera anche alle processioni offertoriali; per la distribuzione della Comunione: “si consiglia ai Ministri di indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione”. Nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti. “I singoli Vescovi, nella considerazione delle varie situazioni e dell’andamento dell’epidemia nel loro territorio, possono adottare provvedimenti e indicazioni particolari”, raccomanda la Cei. (fonte Adnkronos)