Mondiale nuoto paralimpico, l’Italia è campione del mondo con 64 medaglie
Arriva il bis storico dopo Londra 2019. Valori: “Tutto incredibile e perfetto”
“Abbiamo vinto tutto ed abbiamo vinto tutti – dice il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico Roberto Valori visibilmente emozionato – è stato tutto perfetto, incredibile, indimenticabile, stellare. Grazie di cuore a tutti”.
Dopo Londra 2019, la maglia si ripete: la Nazionale italiana di nuoto paralimpico si riconferma Campione del Mondo. Pur avendo gli Stati Uniti alle costole, l’Italia ha sempre difeso la prima posizione nel Medagliere generale fin dal day 1. Il bottino azzurro complessivo – che ha ampiamente superato i successi di Londra 2019 – parla di 27 medaglie d’oro, 24 medaglie d’Argento e 13 medaglie di bronzo. Per un pesante totale di 64 medaglie. Un successo storico senza eguali. Primi nel Medagliere, primi per numero di medaglie.
Il pomeriggio del day 7 viene aperto da uno dei simboli della Nazionale e neo papà, Federico Morlacchi.
Morlacchi, classe 1993 dopo i due bellissimi bronzi rispettivamente nei 100 farfalla S9 e nei 200 misti SM9, nuota la finale dei 100 rana SB8 che chiude a 1’13”16, tempo che però non gli permette di salire sul terzo gradino del podio. Arriva terzo per un soffio l’austriaco Onea (1’12”85), argento allo spagnolo Salguero (1’11”74) oro al cileno Almonacid (1’11”57).
Il forziere italiano si impreziosisce sempre di più. Meravigliosa doppietta azzurra nella finale diretta dei 100 dorso S10. Stefano Raimondi porta alla sua squadra il ventiquattresimo oro, mentre Riccardo Menciotti il diciannovesimo argento della kermesse iridata. L’atleta della Fiamme Oro e Verona Swimming Team chiude a 59”68 mentre il ternano del circolo canottieri aniene a 1’00”68, bronzo al canadese Elliot (1’02”44).
Una Terzi stellare che chiude in bellezza in suo secondo Mondiale paralimpico. Dopo gli argenti individuali nei 400 stile libero, nei 50 farfalla, nei 50 stile libero oggi va a chiudere il cerchio con un altro bellissimo secondo posto nei 100 stile libero S7. La vice campionessa del mondo entrata in finale con il 4°tempo in batteria (1’15”16), accende il motore e strappa il tempone di 1’11”48. Prima di lei solo l’americana Coan (1’09”65), il bronzo va invece al collo della tedesca Grahl (1’13”69).
Anche se la smorfia finale al tocco della piastra non ha sicuramente appagato Bicelli, fatto sta che nella finale dei 100 stile libero l’azzurro porta all’Italia la ventunesima medaglia d’argento. L’atleta della Polisportiva bresciana no frontiere senza ombra di dubbio ha ambito al metallo più prezioso, ma il tempo di 1’01”13 lo veste comunque del titolo di vice campione del mondo. L’oro ed il record dei campionati va all’ucraino Trusov (1’00”38), il bronzo allo spagnolo Serrano Zarate (1’01”25).
E’ arrivata invece per Carlotta WonderGilli un’attesissima medaglia d’argento. Nella finale diretta dei 200 misti SM13 nuotata assieme alla sua compagna di squadra, Alessia Berra (Polha Varese),ha stretto i denti ed ha combattuto fino all’ultima bracciata. Nonostante il periodo davvero poco fasto relativo al post operazione, l’azzurra del GS Fiamme Oro/Rari Nantes Torino ha dato tutto quel che ha potuto andando a chiudere con un gran tempo:2’28”56. “Sono molto contenta, meglio di così proprio non potevo fare – dice Gilli – soprattutto dopo la delicata operazione al collo. Sono venuta al Mondiale senza grandi aspettative, tutto quel che è arrivato lo porto a casa con felicità e gratitudine. Queste medaglie me le sono davvero meritate”.
La Berra (S12) invece si ferma al 5°posto mondiale con 2’36”82.
Terzo argento per l’azzurra Monica Boggioni stavolta intascato nei 100 stile libero S5, in tempo nuotato in qualificazione prometteva bene tant’è che l’atleta delle Fiamme Oro e della Pavia nuoto ha strappato il pass per la finale con il 3°tempo (1’27”46). L’azzurra nella finale ottiene il tempo di 1’23”31 si piazza seconda dietro al mostro sacro della britannica Kearney che oltre a prendersi l’oro migliora il suo record del mondo in 1’13”34 (il precedente fatto a Tokyo 1’14”39); il bronzo va invece alla brasiliana Da Silva (1’24”01).
Terzo oro centrato dal campione del mondo Francesco Bocciardo. Dopo quello nei 50 stile libero S5 vinto nella prima giornata di gare e quello nei 200 stile libero preso ieri, oggi nei 100 stile mette da parte tutta la stanchezza e porta a compimento il capolavoro: il metallo più prezioso. L’atleta della Fiamme oro e della nuotatori genovesi non da chance ai rivali, dal primo all’ultimo metro nuotato. Chiude la finale in 1’10”30, dietro di lui lo spagnolo Ponce Beltram (1’13”23) e il turco Kultu (1’15”12).
Si chiudono con l’argento, ma soprattutto con uno splendido abbraccio i 100 stile libero S3 di Vincenzo Boni. Un abbraccio liberatorio con il suo rivale della corsia 3, il tedesco Tops (1’46”00) bronzo in questa finale. Dopo il bronzo nei 200 stile libero S3 messo al collo ieri, il partenopeo non si è di certo risparmiato, anzi, con tutta la stanchezza dell’ultimo giorno, si è messo in gioco mirando l’obiettivo. Chiude infatti a 1’41”83 scendendo parecchio rispetto al tempo nuotato stamatti (1’45”67) piglliandosi così il titolo di vice campione del mondo. L’oro va nelle mani del messicano Hernanez (1’39”55).
E cinque. Fenomeno Barlaam. L’azzurro centra alla perfezione tutte le sue finali portandosi a casa un vero tesoro: 5 medaglie d’oro. L’ultima da poco arrivata la condisce addirittura con il record del mondo. L’azzurro Fiamme Oro e Polha Varese si impone magistralmente su tutti stoppando a 24”00 netti e sottolineando la sua innegabile supremazia. Dietro al campione a pari merito il norvegese Solberg e l’americano Hill (25”66), bronzo all’australiano Martin (25”82).
A chiudere il cerchio perfetto di una giornata perfetta, anzi di un mondiale perfetto è la staffetta 4×100 stile libero. Un trionfo a tutto tondo gli applausi vanno ai 4 azzurri Xenia Palazzo, Simone Barlaam e Stefano Raimondi che oltre a portare l’ultimo oro di questa kermesse iridata siglano anche il nuovo record europeo (4’02”53). Dietro l’Italia, gli Stati Uniti con 24 ori e il Brasile con 19 ori.
Dopo 7 giorni di emozioni fortissime, si abbassa il sipario sul Complexo de Penteada.
(foto@AugustoBizzi)
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