Mondiali pallanuoto, il Settebello supera l’Ungheria e vola in semifinale
Coach Campagna: “Subito in partita. Con la grande un match psicologico”.
L’Alfred Hajos è una bolgia. Quasi seimila spettatori e un tifo da girone dantesco. Le telecamere di Raidue trasmettono la diretta in Italia. Il Settebello compie l’impresa ai Mondiali e divora l’Ungheria 11-10 (2-3, 4-2, 2-1, 3-4) dopo essere stato avanti 11-7 a due minuti dalla fine; piazza il break nella parte centrale del match col collettivo che esalta Di Fulvio, premiato mvp ed autore di quattro gol. A segno pure Echenique e Di Somma, che segnano una doppietta, Cannella, Bruni e Dolce. Ottima difesa, guidata da capitano Del Lungo, che salva 11 inferiorità numerica su 16. L’Ungheria, fermato Varga, si affida a Vamos che realizza una tripletta, ma con lo scorrere del cronometro accorcia i tempi delle giocate, si affida alle individualità e non trova più l’Italia.
In semifinale, venerdì 1 luglio, alle 16, i campioni del mondo affronteranno la Grecia che ha regolato gli Stati Uniti 16-11 con la manita di Argyropoulos Kanakakis (100% di media realizzativa, 5 tiri/5 gol). L’altra semifinale è Spagna-Croazia.
Il commento del commissario tecnico Alessandro Campagna. “La sensazione è stata subito quella di una squadra che è entrata immediatamente dentro la partita. Ad eccezione dell’ultimo minuto, dove siamo calati un po’ di concentrazione, ma ci può stare quando sei in vantaggio di quattro gol, siamo stati quasi perfetti. Abbiamo girato il fattore ambientale a loro sfavore; infatti hanno sbagliato molto, soprattutto nei momenti decisivi. Tra 48 ore questa partita sarà cancellata perché ci sarà una semifinale mondiale da affrontare. Con la Grecia ci attende un match più difficile dal punto di vista emotivo e psicologico. Loro hanno tanti giocatori di esperienza, ma noi siamo pronti”.
Il commento di Fondelli. “E’ stata una partita emozionantissima in uno stadio fantastico che ha spinto l’Ungheria fino alla fine. Sapevamo che era alla nostra portata; siamo stati fenomenali tutti. Abbiamo giocato come dei fratelli e questa è la nostra forza. Oltre ad essere compagni di squadra siamo veri amici e ci aiutiamo l’un l’altro il più possibile. La partita l’abbiamo giocata bene. All’inizio l’obiettivo era non prendere imbarcate. Giocare punto a punto. Spegnere l’entusiasmo e poi colpire. Pensavamo di arrivare alla fine in equilibrio, invece abbiamo raggiunto un 11-7 incredibile. Campagna ci aveva ricordato di quando aveva vinto da giocatore, ci aveva detto di non avere timore reverenziale, di giocare la nostra pallanuoto senza farci intimorire, di giocare divertendoci. Penso che ci siamo riusciti. In semifinale giocheremo con la Grecia vice campione olimpica. E’ una signora squadra, si parte alla pari. Noi vogliamo arrivare sino in fondo”.
Il commento di Di Somma. “Il gruppo è cambiato con cinque nuovi innesti, ma trovo analogie con l’affiatamento. Abbiamo vinto una partita davvero difficile contro squadre e 5000 persone che tifavano contro; abbiamo dominato la partita da squadra, non ci siamo mai disuniti, anche quando ci fischiavano tanti falli contro, anche quando ci riprendevano. Siamo andati su, abbiamo controllato, ben difeso. Ora ci riposiamo, poi pensiamo alla partita con la Grecia. E’ una squadra rapida con centroboa che fanno quantita, hanno ottimi tiratori. Non ci sarà il pericolo di sottovalutarli dopo questa vittoria. Sarà una partita diversa e ne siamo consapevoli”.
Ungheria-Italia 10-11
Ungheria: Levai, Angyal, Manhercz 2, Pohl Z, Vamos 3, Mezei, Zalanki 1, Burian, Nagy, Varga 1, Jansik 1, Harai 2, Vogel. All. Marcz
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 4, Damonte, Iocchi Gratta, Fondelli, Cannella 1, Marziali, Echenique 2, Presciutti, Bruni 1, Di Somma 2, Dolce 1, Nicosia. All. Campagna
Arbitri: Margeta (SLO), Gomez Pordomingo (ESP)
Note: parziali 3-2, 2-4, 1-2, 4-3. Spettatori 6000 circa. Superiorità numeriche: Ungheria 5/16, Italia 5/12. Vogel in porta Ungheria. Iocchi Gratta uscito per limite di falli a 2’00 nel quarto tempo, Presciutti a 4’00 nel quarto tempo e. Dolce a 5’36 nel quarto tempo. Ammonito per proteste Campagna nel quarto tempo.
La Partita. Tremano le gambe, si accappona la pelle, ma una volta in acqua è una sfida alla pari. Giocare un quarto di finale mondiale, nel tempio della pallanuoto, contro la squadra di casa, è un evento spettacolare e come tale va onorato e interpretato. I primi sette in acqua sono Del Lungo, Di Fulvio, Fondelli, Echenique, Presciutti, Bruni e Dolce. La prima palla al centro è dell’Italia, il primo affondo vincente è ungherese. Due volte avanti i magiari con Harai ripreso da Dolce in doppia superiorità e da Di Somma in extra-player. L’Italia difende con carattere, gestisce il tempo in attacco con la calma dei grandi, ma è l’Ungheria a tornare avanti con Varga al minuto 3’50”. Poi è Settebello show e manca soltanto il gol; cui vanno vicino Cannella due volte (prima para Vogel, poi tiro stoppato dalla difesa) e Iocchi Gratta che conclude fuori. Anche Del Lungo si rende protagonista. Ma è importante avere pazienza, restare attaccati alla partita e trasmettere a loro la fretta e la tensione.
Primi break Italia in avvio di secondo tempo. Il Settebello lavora ai fianchi e passa con la doppietta di Di Fulvio in tre minuti (secondo gol con alzo e tiro da scuola pallanuoto) e Di Somma su assit perfetto dell’attaccante pescarese. Fischi di paura cominciano a piovere sulla vasca quando la palla è degli azzurri; due boati liberatori accompagnano la rimonta degli uomini di Marcz. Ma ci pensa l’ispiratissimo Di Fulvio a riportare le calottine blu avanti a 8 secondi dalla sirena del cambio campo (5-6) con finte e palombella pazzesca.
Una ola di torce e cellulari illumina le tribune durante l’intervallo. Sono luci di speranze presto spente dall’Italia. Cala la media realizzativa con l’uomo in più. La palla comincia a pesare per tutti (4/9 per entrambe a metà terzo tempo). Il Settebello però continuare a crescere e controllare il gioco. Vogel deve fare gli straordinari. Cannella è un cecchino, Bruni schiaccia a botta sicura; nel mezzo il gol di Vamos. La paratona di Del Lungo su Zalanki conduce a tre quarti di gara con l’Italia avanti 8-6.
L’ultima palla al centro la conquistano i magiari che spingono senza lucidità. Echenique con una magia manda la palla ad incastrarsi tra la rete e il paletto interno, sotto l’incrocio. Intanto Iocchi Gratta e Presciutti escono per limite di falli. Marcz cammina nervoso sul bordo vasca. A 4′ dalla fine Varga rimette in moto i compagni e riaccende i cori dei tifosi di casa, ma l’Italia trenta secondi dopo passa di nuovo con Di Fulvio che riporta gli azzurri a +3 (10-7). La conclusione di Manchercz finisce su fondo, la successiva di Echenique a segno, massimo vantaggio (+4). Con quattro gol di vantaggio e due minuti da giocare si può sognare. Vamos col mancino e Manchercz dal perimetro riportano l’Ungheria a -2. Azzurri tutto cuore, pressing e Del Lungo. A 17″ dalla sirena Jansif fa -1. Gli azzurri controllano il possesso; Campagna per sicurezza chiama time out a tre secondi dalla sirena. Palla in cassaforte. L’Italia nuota in semifinale. (federnuoto.it)
Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/DBM
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