Ancora Ufo dalla Sardegna: interessante avvistamento nella provincia di Sassari
Da Calangianus, una particolare testimonianza ufologica tra le tante del 22 luglio
Cosa c’è di meglio di un bell’avvistamento notturno mentre si è sdraiati a contemplare il cielo stellato? Ci è pervenuto il racconto di una coppia di Calangianus, in provincia di Sassari, che alle ore 22:25 del 22 luglio 2022, ha osservato un fenomeno dalla forma inusuale e riporta un’esperienza che ci sembra molto interessante.
La sera senza nuvole e senza Luna fa sì che le stelle appaiano molto vivide in quello scorcio abbastanza ampio di volta celeste tra il monte Limbara ed il mare delle Bocche di Bonifacio, in Gallura. Sdraiati in giardino, come spesso accade in questo periodo, notano un “oggetto apparso da sopra il tetto di casa, con una traiettoria sud-nord. Non emetteva alcun rumore, e non si osservava alcuna scia o luce di quelle che si trovano sugli aeromobili. Di forma oblunga ‘con contorni netti, spigoli vivi non arrotondati, come un righello lungo 30 centimetri (come proporzione). Non sembrava la parte posteriore di qualcosa, e non erano postbruciatori di aerei caccia militari, ma pareva esso stesso come una carlinga molto luminosa. All’interno della struttura illuminata, infatti sembrava scintillare in diversi punti. Il colore bianco, non freddo, era tendente al verde chiaro. Mi ha ricordato quelle lampade fosforescenti che si usano a pesca, situate davanti e dietro la struttura, distanziati della metà circa della lunghezza della struttura stessa. (Struttura valutata molto grande e parecchio in quota)”.
La dimensione apparente è quella di due dita unite nella loro larghezza, quindi circa 4 centimetri (si presume posti a distanza di un braccio). Il testimone afferma che la durata dell’avvistamento non è compatibile con un volo a bassa quota. Inoltre si notavano sulla struttura due punti luminosi che apparivano prima scintillanti, ma visti poi con i binocoli (Nikon 10×50) sembravano essere in rotazione su sé stessi, fino alla scomparsa graduale, forse dovuta alla distanza, sempre sopra il panorama dei monti all’orizzonte. La velocità sembrava simile a quella di un aereo di linea e sempre rimasta costante.
Il testimone si sente in dovere di aggiungere: “La sera stiamo spesso al buio a chiacchierare, a guardare il cielo e tutto quello che vi transita… aerei, elicotteri, satelliti vari, stelle cadenti più o meno spettacolari… se pensate a qualche aereo decollato dal vicino aeroporto di Olbia non è possibile… mancavano totalmente i fari anti collisione, non erano presenti ali, nessun rumore, la luminosità era intensa, i bordi netti e non avevano la forma affusolata di un aereo. Lo scintillio interno alla struttura era simile a stroboscopi da discoteca, dubito che dai finestrini di un jet si possa vedere tutto questo… Seguo da una vita, per passione, il mondo aeronautico e non ho mai visto nulla di simile!”
Da questo racconto appare difficile fare considerazioni che non sembrino “tirate per la coda”. La forma rettangolare non è molto frequente: magari ci ricorda una scritta luminosa come quelle che una volta si trovavano sui dirigibile pubblicitari, che però facevano sentire un rumore di motori, un ronzio. La mancanza di ali ci ricorda quelli che venivano definiti oggetti a forma di sigaro, o di siluro, ma gli spigoli vivi, gli angoli che fanno pensare ad un righello, non sono molto comuni nella casistica italiana.
Sono avvenuti nel passato avvistamenti di oggetti con forme simili a tralicci, o piattaforme, che ricordano manufatti molto tecnici ma non troppo abili al volo, almeno a prima vista. Ma se non pretendiamo di trovare l’aerodinamicità di un oggetto in grado di volare nella nostra atmosfera, possiamo però ricordare le forme di aquiloni, detti anche ‘cervi volanti’, costituiti da un’intelaiatura di sottili listelli di legno e carta o tessuto: forme non comuni ma che possono tuttavia esistere.
Anche riguardo la luminosità interna, e lo scintillio intravisto con il binocolo, dobbiamo ammettere che con la nostra tecnologia spicciola possiamo certo far rimanere in aria un manufatto composto da materiale leggero, forse pilotato da un drone, che trasporti qualcosa a forma di rettangolo illuminato da luci LED ad alta potenza.
Queste ipotesi non possono ovviamente garantire la certezza di un riconoscimento, ma la ‘semplicità’ dell’avvistamento riguardo le evoluzioni, o meglio la loro mancanza, e la non facile attribuzione dimensionale (senza il confronto con manufatti o altri oggetti visualizzati contemporaneamente) non ci consentono di formulare audaci o esotiche spiegazioni, ma ci fanno mantenere per ora in sospeso, senza altri particolari, la nostra analisi. Salvo aggiungere che quella stessa sera sono arrivate numerose altre segnalazioni di avvistamento di strane luci, in diverse regioni d’Italia. Ci torneremo presto…
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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