Sei mesi fa l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, il Papa: “Una pazzia! Pagano gli innocenti”
Il grido di dolore del Papa: “Penso ai bimbi rimasti orfani. E l’orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà e la mamma, sia russi sia ucraini”. Poi la condanna: “Chi guadagna con la guerra è un delinquente che uccide l’umanità!”
Città del Vaticano – “Una pazzia!”. A sei mesi esatti dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, Papa Francesco torna a condannare la guerra che imperversa alle porte dell’Europa. Come accade da sei mesi a questa parte, l’ennesimo appello alla pace e al cessate il fuoco arriva al termine dell’Udienza Generale.
Nelle parole del Santo Padre c’è tanto dolore. La voce, commossa, a tratti sembra svanirgli. Chi lo ascolta vede passarsi nella mente le immagini di sei mesi di guerra: le bombe, i palazzi crollati, la fuga nei tunnel della metropolitana, i discorsi dei leader politici.
Secondo i dati dell’Onu, dal 24 febbraio ad oggi sono stati registrati 5.587 civili uccisi e 7.890 feriti, anche se le vittime effettive, secondo le stime riferite il 22 agosto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), sarebbero molte di più. Di queste, secondo l’ultimo report di Save the Children, almeno 356 sono minori, di cui il 16% di età inferiore ai 5 anni. Mentre i minori feriti sarebbero almeno 586, di cui il 13% di età inferiore ai 5 anni. Secondo l’Ohchr la maggior parte dei morti e dei feriti sono state vittime di armi esplosive come artiglieria, missili e attacchi aerei.
E proprio ai bambini va il pensiero del Papa: “Penso ai bambini: tanti morti, poi tanti rifugiati, qui ce ne sono tanti. Tanti feriti. Tanti bambini ucraini e bambini russi sono diventati orfani: l’orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà e la mamma, sia russi sia ucraini”.
Al contrario dell’Ucraina, la Russia non ha ancora fornito un bilancio ufficiale. Tuttavia si possono contare i tanti sostenitori del leader del Cremlino vittime “indirette” e “illustri” della guerra. L’ultima è Darya Dugina, la figlia di Alexander Dugin. E c’è anche lei nell’appello del Pontefice: “Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra”.
“Penso a tanta crudeltà, a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia, la pazzia di tutte le parti perché la guerra è una pazzia e nessuno che è in guerra può dire ’no, io non sono pazzo’, la pazzia della guerra”. E rimarca: “Gli innocenti pagano la guerra. Gli innocenti. Pensiamo a questa realtà e diciamoci uno all’altro: la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, sia con il commercio delle armi sono dei delinquenti, che ammazzano l’umanità”.
“Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il disastro nucleare a Zaporizhzhia. Rinnovo il mio invito ad implorare al Signore la pace per l’amato popolo ucraino che da sei mesi, oggi, patisce l’orrore della guerra”, l’appello finale di Papa Bergoglio, accolto da un lungo applauso.
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