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Coppa Davis a Bologna, l’Italia vince sulla Croazia 2-0

14 settembre 2022 | 20:11
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Coppa Davis a Bologna, l’Italia vince sulla Croazia 2-0
Coppa Davis a Bologna, l’Italia vince sulla Croazia 2-0
Coppa Davis a Bologna, l’Italia vince sulla Croazia 2-0

Berrettini: “Quello che conta è andare avanti per i punti preziosi”

Bologna – L’Italia chiude già dopo i singolari (2-0) la sfida contro la Croazia valida per il Gruppo A delle Davis Cup by Rakuten Finals di scena sul veloce indoor dell’Unipol Arena di Bologna fino a domenica.

Nel primo singolare, quello tra i numeri due dei rispettivi team, Lorenzo Musetti (n.30 ATP) ha battuto 64 62, in un’ora e 24 minuti, Borna Gojo (n.164 ATP). Quindi nella sfida tra i due numeri uno Matteo Berrettini (n.15 ATP) ha superato in rimonta per 67(4) 62 61, in due ore e venti minuti, Borna Coric (n.26 ATP).

In chiusura il match di doppio tra la coppia azzurra Simone Bolelli/Fabio Fognini e la temibile formazione croata Nikola Mektic/Ante Pavic, al quarto posto nella “Race to Turin” (Fabio e Simone occupano la decima posizione).

Berrettini batte Coric 6-7(4) 6-2 6-1 – Sfida inedita anche quella tra i numeri uno dei rispettivi team, con il 26enne romano, reduce dai quarti agli Us Open, al rientro in nazionale dopo tre anni. Migliore la partenza di Coric – tornando in grande spolvero questa estate con il primo successo in un “1000”, in quel di Cincinnati -, anche perché Berrettini nel secondo gioco con tre gratuiti di fila ha concesso due palle-break e poi, dopo aver salvato la prima con uno smash, ha consegnato il break cacciando in rete il diritto. Borna ne ha approfittato per allungare sul 3-0. Il croato ha difeso il vantaggio fino al 4-1 ma nel settimo game Matteo, complici un paio di errori del suo avversario, alla seconda chance utile ha messo a segno il contro-break siglato da un passante di diritto lungolinea su una volée non definitiva di Coric (4-3).

E poi è arrivato il riaggancio (4-4). Nel decimo gioco, dopo essere stato avanti 40-15, Berrettini ha dovuto fronteggiare un set-point che Borna, però, ha sprecato mettendo largo un diritto: poi il romano con un ace e con un diritto incrociato micidiale ha rimesso le cose a posto (5-5). Ha deciso un tie-break che Coric ha dominato (2-0, 5-1, 6-2) con l’aiuto di un Berrettini troppo collaborativo: il romano ha annullato i primi due set-point ma sul terzo ha sotterrato in rete un diritto tutt’altro che impossibile permettendo al croato di chiudere per 7 punti a 4.

Matteo ha iniziato decisamente meglio il secondo parziale con il croato che, con un doppio fallo, gli ha regalato il break nel secondo gioco. L’azzurro è salito 3-0 e poi ha mancato quattro opportunità (le prime tre consecutive) per il doppio break, con Borna che ha potuto tirare il fiato (3-1). Nel settimo game, inaspettatamente, Berettini è tornato ad offrire una palla-break ma l’ha annullata con un morbido rovescio atterrato poco dopo la rete che ha costretto il 25enne di Zagabria all’errore (5-2). Nell’ottavo gioco con una risposta nei piedi Matteo si è procurato un set-point sul quale poi è arrivato l’errore di rovescio del croato (6-2).

Berrettini ha annullato una delicata palla-break nel primo game della frazione decisiva e nel quarto, iniziato con un delizioso passante di rovescio lungolinea ad una mano e chiuso da una volée alta di rovescio incrociata, è stato lui a strappare la battuta al croato (3-1) confermando poi il vantaggio (4-1). Coric ha ceduto mentalmente e nel sesto gioco ha subìto un altro break (5-1) con Matteo che ha chiuso 6-1 secondo al match-point con il tredicesimo ace dell’incontro.

“In Davis non conta giocare bene, conta vincere. Era importante portare il punto a casa e ci sono riuscito – ha detto Matteo -. Dopo il primo set mi sono abituato alle condizioni di gioco, molto diverse rispetto a quelle dove avevo giocato fino alla scora settimana. Non ho tutta questa esperienza in Davis: man mano che la partita andava avanti mi sono sentito sempre meglio ed ho acquisito fiducia. Ora bisogna vincere anche il doppio perché in queste Finals ogni punto è importante”.

“The hammer” non ha tradito: 13 ace contro un solo doppio fallo, il 67% di prime in campo con il 78% dei punti conquistati ed un 52% di punti vinti anche con la seconda. Quattro su cinque le palle-break annullate da Berrettini che ha messo a referto 22 vincenti a fronte di 26 gratuiti (11 contro 28 il bilancio di Coric).

Musetti batte Gojo 6-4 6-2 – Il 24enne di Spalato, rivelazione alle Finals di Torino dello scorso anno – quando da n.276 ATP “fece fuori” Popyrin (n.61), Sonego (n.27) e Lajovic (n.33) -, con il suo servizio devastante non era un avversario comodo da affrontare sul veloce indoor ma Lorenzo non gli ha concesso chance.

Tra i due non c’erano precedenti. Dopo qualche game di studio Lorenzo ha rotto il ghiaccio e, grazie anche ad un pizzico di fortuna, ha centrato il break nel quinto gioco (aveva già avuto una chance nel terzo) salendo 3-2 e confermando poi il vantaggio (4-2). Nel nono game, con il Next Gen toscano avanti 5-3, Borna è risalito da 0-40 annullando tre set-point consecutivi, e poi anche un quarto prima di rifarsi sotto (5-4). Ma in quello successivo, dopo aver sprecato un’altra opportunità con un doppio fallo, ha archiviato il set per 6-4 con un rovescio lungolinea in contropiede che ha costretto all’errore il suo avversario.

Di slancio Musetti ha preso un break di vantaggio anche in avvio di seconda frazione con Gojo che ha fatto di tutto per ad evitare che diventassero due dovendosi però arrendere alla sesta palla-break (3-0). Lorenzo ha allungato ulteriormente (4-0), Borna ha interrotto a cinque giochi la striscia positiva dell’azzurro (4-1) ma non è riuscito ad evitare che Musetti chiudesse il discorso per 6-2 al primo match-point su un rovescio lungo del croato.

“Sono partito molto bene anche se lui serviva davvero forte – ha commentato a caldo Musetti -. La chiave della partita è stata proprio disinnescare quella sua arma così micidiale. Poi il tipo di campo, non velocissimo, mi ha permesso di rispondere al meglio e l’entusiasmo del pubblico, fantastico dall’inizio alla fine, ha trasformato questo stadio in un’arena”.

Ottima prestazione al servizio di Musetti: 3 ace contro un solo doppio fallo, il 70% di prime in campo con l’84% dei punti vinti ma anche il 64% dei punti conquistati con la seconda. E nessuna palla-break concessa. A referto 20 vincenti contro 7 gratuiti (21 contro 22 il bilancio di Gojo). (federtennis.it)(foto@Sposito/Federtennis)

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