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Diffamazione sui social: il Capitano Ultimo assolto dal Tribunale Militare

14 settembre 2022 | 17:55
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Diffamazione sui social: il Capitano Ultimo assolto dal Tribunale Militare

“Queste sentenze dimostrano che le affermazioni sui social e attraverso la stampa vanno considerate nel senso più ampio, valutando anche la partecipazione alla vita militare dei propri uomini. Siamo felici di questa soluzione”

Roma – Il generale di brigata Sergio De Caprio, alias ’capitano Ultimo’, è stato assolto oggi dal tribunale militare di Roma in due diversi procedimenti per diffamazione nei confronti dei vertici dell’Arma dei carabinieri. Nel primo procedimento, De Caprio era accusato di diffamazione aggravata continuata nei confronti dell’ex Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e dell’attuale Comandante Generale Teo Luzi. I fatti risalgono al 2020, quando De Caprio in un’intervista al ’Riformistà e sul proprio profilo Twitter commentò alcune inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i carabinieri tra cui quella sulla caserma di Piacenza, finita sotto sequestro.

“Il Comandante Generale, Giovanni Nistri, ed il Capo di Stato Maggiore … non possono restare al loro posto … Al vertice si esercita una disciplina che calpesta i diritti costituzionali” aveva affermato Ultimo. Non solo, su Twitter, si legge nel capo di imputazione, “quindi comunicando con più persone, offendeva la reputazione del Generale Giovanni Nistri e del Generale Teo Luzi scrivendo ’qui si tratta di rimuovere i vertici dei Carabinieri Generale Nistri che hanno perso il controllo dell’Arma e non rappresentano altro che una burocrazia utile solo alla conservazione della tirannide fuori dalla storia e dalla Costituzione che usa i Tribunale Militari per calpestare Diritti fondamentali. Si, Mandiamoli tutti a casa’ e ’si, questi Vertici generale dei #Nistri generale #Luzi #carabinieripiacenza, hanno perso il controllo dell’Arma’”.

A Ultimo si contestava anche l’aggravante “di essere militare rivestito di un grado e di aver impiegato un mezzo di pubblicità”. Di diverso avviso però i giudici del tribunale militare che hanno assolto oggi Ultimo con la formula ’perché il fatto non sussiste’ per l’intervista al ‘Riformista’ e ‘perché il fatto non costituisce reato’ per quanto scritto su Twitter. I giudici militari hanno assolto De Caprio anche in un altro procedimento sempre per diffamazione ai vertici dell’Arma per un post scritto su Facebook.

“Siamo molto soddisfatti perché la diffamazione militare ha preso un nuovo corso attraverso la valutazione del tribunale militare di Roma – commenta l’avvocato Saveria Mobrici, che ha assistito Ultimo – Queste sentenze dimostrano che le affermazioni sui social e attraverso la stampa vanno considerate nel senso più ampio, valutando anche la partecipazione alla vita militare dei propri uomini. Siamo felici di questa soluzione”, conclude Mobrici, presidente della Camera penale militare.

“Oggi due processi per diffamazione militare aggravata nei confronti dei comandanti Generali dei carabinieri Giovanni Nistri e Teo Luzi. Assoluzione perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato”. Così il generale di brigata Sergio De Caprio su Facebook dopo l’assoluzione. “Sì, oggi l’ordinamento delle forze armate si uniforma allo spirito democratico della Repubblica. I carabinieri e i militari non sono cittadini di serie B. Esistono il diritto di critica e la libertà di espressione – conclude il post – Grazie all’avvocato Saveria Mobrici, grazie Nsc Nuovo Sindacato Carabinieri, grazie al Tribunale Militare di Roma, prima sezione. Ultimo”. (fonte Adnkronos)