Elezioni, cambiano le presenze sugli scranni del Campidoglio: 4 eletti in Parlamento

26 settembre 2022 | 17:15
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Elezioni, cambiano le presenze sugli scranni del Campidoglio: 4 eletti in Parlamento

Fa riflettere il risultato sull’affluenza. I dati più bassi sulla partecipazione vengono dai quadranti cittadini più disagiati, nei Municipi VI e X, quelli di Tor Bella Monaca ed Ostia

Roma – Il voto per le elezioni politiche ridisegna anche la geografia delle presenze sugli scranni del Campidoglio. Ben 8 consiglieri capitolini, infatti, provenienti soprattutto dalle file dell’opposizione di centrodestra al sindaco Roberto
Gualtieri, erano canditati alle politiche. Almeno 4 di loro, al momento, risultano già eletti. Hanno vinto il loro collegio uninominale sia Lavinia Mennuni di FdI, che si è imposta nella difficile sfida del collegio Roma 2 per il Senato su Emma Bonino e Carlo Calenda, sia Simonetta Matone, capogruppo della Lega. Passa anche Andrea De Priamo, da anni esponente di peso di FdI in Aula Giulio Cesare, già capogruppo, oggi a capo della Commissione Trasparenza.

Fa il salto in Parlamento anche Paolo Ciani, consigliere di maggioranza, uno dei leader di Demos, vicino alla Comunità di Sant’Egidio, capogruppo della formazione in Campidoglio e consigliere regionale uscente. Da valutare invece nel corso della ripartizione dei seggi se è riuscito ad ottenere uno scranno al Senato anche il leghista Fabrizio Santori.

La legge non prevede incompatibilità tra i due ruoli, nella scorsa consiliatura in Campidoglio, quella a guida M5s, sia Stefano Fassina sia Giorgia Meloni, rivestivano contemporaneamente l’incarico di parlamentare e consigliere. Chiaramente si opta per uno solo dei due emolumenti. I consiglieri di FdI appaiono orientati a rimanere in Campidoglio fino all’insediamento del nuovo Parlamento, anche per completare alcuni atti ancora in sospeso, per poi procedere con la surroga del loro mandato in Comune. Gli altri decideranno nei prossimi giorni.

L’analisi del voto in città, invece, rileva una sostanziale continuità con le ultime tornate cittadine. Poco meno di un anno fa Gualtieri si è imposto con una coalizione ampia sul centrodestra, che aveva pagato sia la scelta della ’meteorà Enrico Michetti come candidato sia le divisioni interne nella coalizione. Il Pd resta primo partito in centro storico, come accade ormai da decenni, nel feudo della Ztl, mentre vede erodere i suoi consensi nelle periferie. Nonostante il vento nazionale negativo, a Roma i dem e la coalizione sono 5 punti sopra le comunali dello scorso anno.

Fratelli d’Italia fa il pieno di voti nella città natale della Meloni, dove ha costruito gli esordi della sua carriera politica, prima come militante e poi di leader di partito. Fa riflettere il risultato sull’affluenza. I dati più bassi sulla partecipazione vengono dai quadranti cittadini più disagiati, nei Municipi VI e X, quelli di Tor Bella Monaca ed Ostia. Nel primo l’affluenza si è fermata al 56%, nelll’altro al 61%. Quasi un elettore su due è rimasto a casa nei quartieri con maggiori problemi di disoccupazione, marginalità sociale e penetrazione della criminalità. (fonte Agi)

A Roma centro tra i due big vince l’outsider

“Nella sfida più difficile con Bonino e Calenda, un grazie ai romani per la bella vittoria”. Lavinia Mennuni, gioisce per un risultato elettorale tutt’altro che scontato. L’esponente romana di FdI, consigliera al Comune di Roma, ha infatti espugnato una delle roccaforti del centro sinistra della Capitale aggiudicandosi l’uninominale al Senato Roma centro, battendo così la senatrice uscente e leader di più Europa Emma Bonino, candidata per il centrosinistra, e Carlo Calenda. Mennuni classe 1976, nata a Southampton ma vissuta da sempre nella Capitale, oggi saluta con felicità e e commozione la vittoria: “È una grande soddisfazione aver vinto, in un collegio difficilissimo per il centro destra, la sfida con due leader, come la Bonino e Calenda. Una vittoria costruita sui valori che da sempre porto avanti grazie a programmi chiari, una condotta coerente e grazie soprattutto alle tante persone con le quali da oltre 25 anni condivido un percorso umano e politico, in particolare in questa parte della città di Roma”, dice Mennuni commentando il risultato elettorale. La consigliera capitolina, avvocato e madre di tre figli, sembrerebbe un’outsider ma in realtà ha esperienza politica sul territorio d lungo corso.

Nel 1997 viene infatti eletta, giovanissima, consigliere di AN del Municipio II di Roma, poi riconfermata consigliere nelle elezioni del 2001 e nel 2006, ricoprendo dal 2001 al 2006 la carica di assessore Municipale ai lavori pubblici e all’urbanistica. Nel 2008 approda per la prima volta in Aula Giulio Cesare, ricoprendo il ruolo di Delegata del Sindaco per i rapporti con il mondo cattolico, per le pari opportunità, e di Presidente della Commissione Patrimonio di Roma Capitale. “Convinta della necessità di politiche a sostegno di famiglie e imprese, riesco in quella esperienza di governo a realizzare il quoziente familiare, il sostegno alle famiglie numerose e nel 2009” promuove la Marcia della Vita a Roma.

Da lì è stata riconfermata consigliera fino ad oggi dove dagli scranni del Campidoglio la vedremo passare a quelli di Palazzo Madama. I ringraziamenti di Mennuni vanno quindi a Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni “che mi hanno candidata per il centrodestra in questa parte di Roma”, dove la neo senatrice assicura «il massimo dell’ impegno», accompagnata dal motto che ha fatto suo: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione”. (fonte Ansa)