Tiro a volo, Stanco: “Il quinto posto di Tokyo mi è pesato, a Parigi non sarà certo così…”
Campionessa europea e prima ad aver ottenuto il pass olimpico, l’azzurra sogna grandi successi
Sei medaglie mondiali collezionate, insieme ai due splendidi ori conquistati nel 2013 e nel 2018. Due ori importanti e pesanti ai Giochi Europei, due allori continentali di cui un titolo ottenuto e un argento nel 2013. Alle Universiadi Silvana Stanco ha strappato la gloria con ben 4 medaglie, di cui tre ori gelosamente custoditi in bacheca. E nel cuore la disciplina del ‘tiro a volo’ che tanto negli anni e alle Olimpiadi ha regalato all’Italia Team medaglie, titoli e leggenda. Anche Silvana, 29 anni e stella della Nazionale Italiana, punta alla cima delle classifiche a cinque cerchi.
Il cammino intanto si avvia verso Parigi 2024. E il primo pass italiano e la prima atleta italiana ad averlo ottenuto è proprio lei e ancora una volta. L’oro europeo conquistato a Cipro nell’agosto di quest’anno ha regalato all’atleta delle Fiamme Gialle la possibilità di rifarsi. Era tornata con l’amaro in bocca da Tokyo 2020. Il quinto posto rimediato nella specialità del ‘trap’ non l’aveva evidentemente accontentata e allora ecco l’oro continentale, una gioia e il pass, l’altra soddisfazione, a prenderla per mano e a portarla fino alle prossime Olimpiadi di Francia. Il bronzo mondiale del 2018 invece l’aveva portata e prima dell’Italia Team, a volare verso il Giappone. E’ una costante per Silvana ed è molto felice di questo. Lo dichiara a Il Faro online, durante la sua intervista. Adesso c’è Parigi all’orizzonte e nel 2024 parteciperà ai secondi Giochi della carriera e i primi vissuti e in Giappone non li immaginava. O meglio, non avrebbe mai creduto di vivere quelle emozioni uniche e intense, condivise con tutti gli Azzurri come una squadra unica. Adesso potrà riviverle e vuole dare il meglio. Lo racconta nella sua intervista. L’azzurra e confermatissima stella della Nazionale si preparerà per staccare il pass verso la gloria olimpica.
L’atmosfera del Villaggio la colpita particolarmente. Succede a lei come a tutti gli atleti azzurri che raccontano e hanno raccontato anche a Il Faro online, l’esperienza a cinque cerchi. Insieme agli altri campioni di tutti gli altri sport e culture, sebbene a Tokyo i protocolli antiCovid hanno un po’ condizionato la tradizionale normalità della condivisione, è sempre speciale vivere un’esperienza del genere. E il tiro a volo regala all’atleta gialloverde anche momenti di meditazione. Altissima la concentrazione in gara e per mezz’ora. Quei 25 piattelli da colpire nell’aria rappresentano una sfida con se stessa, che lei è sempre pronta a cogliere. E intensi sono anche i mesi di allenamento che si suddividono e in base alle stagioni estive ed invernali, tra palestra e campo. E’ all’aria aperta che la Stanco ha costruito i suoi successi, è in palestra che Silvana ha dato se stessa per scendere in gara e prendersi le gioie sportive. tra queste l’ultimo oro europeo, tutto suo e individuale, è al centro del suo cuore e la maggiore medaglia personale da lei più sentita. Lo confessa mentre racconta di quelle emozioni sportive che solo lo sport è in grado di donare. E dona anche amici ed esempi da seguire. Lei per i giovani e quei valori che anche il tiro a volo, tra sacrifici, costanza e dedizione sa insegnare, e anche chi lei stessa conosce. Il grande Jhonny Pellielo, gloria azzurra olimpica, traccia la strada a Silvana, per emulare un campione che lei prende da modello. La campionessa olimpica invece Zuzana Stefecekova umile e sempre gentile, nonostante la medaglia importante, è l’altra atleta che l’atleta gialloverde ammira.
Ma più di tutto è quell’amore per il tiro a volo che Silvana adora e che le da anche la possibilità di mettersi a disposizione degli altri atleti come lei. Nel 2021 è stata eletta Componente della Commissione Atleti della Confederazione Europea degli Sport di Tiro. E colpire nell’aria un piattello che misura e che l’attende per sfidare sogni e paure, è la gara con se stessa che lei probabilmente vuole vincere di più. Intanto quel pass per Parigi 2024 rappresenta un oro che racconta di una sfida ottenuta con sacrifici e carattere e le sue Olimpiadi della carriera l’aspettano oltre questi mesi. E allora in bocca al lupo Campionessa.
Cara Silvana, a Tokyo sei arrivata quinta nella specialità del Trap… il pass appena ottenuto per Parigi 2024 rappresenta un’occasione di rivincita per te?
“Certamente.. Quando sono tornata da Tokyo con la delusione del quinto posto ho deciso di prendere quell’esperienza come una lezione. Erano le mie prime Olimpiadi e sono partita senza potermi lontanamente immaginare che emozioni avrei provato a gareggiare in quella gara e penso di averlo decisamente sottovalutato. A Parigi non sarà così. Adesso so cosa mi aspetta e ho intenzione di prepararmi al meglio..”.
Sono i secondi Giochi della tua carriera, qual è l’aspetto che più ti colpisce delle Olimpiadi?
“Ci sono tante cose che mi colpiscono. La grandezza del tutto, come per questo evento si ritrovano atleti di tutte le nazioni del mondo, con culture diverse e storie personali incredibili e per quel periodo di tempo tutti abbiamo la stessa vita, gli stessi sogni e gli stessi obiettivi. Tutti viviamo la stessa realtà incredibile che sono le Olimpiadi. Oltre a questo trovo bellissimo come tutti gli atleti italiani diventano una sola squadra e si sostengono a vicenda. A Tokyo ci ritrovavamo spesso a guardare le finali dei vari sport sulla piccola tv della palazzina Italia. C’è un’atmosfera davvero unica all’interno del Villaggio”.
Sei la prima azzurra dell’Italia Team ad aver staccato la qualifica, quali sono le tue impressioni?
È una cosa che mi rende molto orgogliosa. Sono contenta di aver contribuito a dare un po’ di visibilità in più al nostro sport. Credo che per uno sport come il nostro anche queste piccole cose sono di grande importanza. Ero stata la prima italiana anche nel 2018 vincendo il bronzo al Mondiale e quindi per me è anche una grande soddisfazione personale. Questa cosa mi dimostra che quando ho un obiettivo chiaro, ho anche le capacità di raggiungerlo”.
Per chi non conosce il Tiro a Volo, che disciplina è e quali caratteristiche ha?
“Il tiro a volo è uno sport meraviglioso, praticato all’aperto e ogni serie di 25 piattelli ti porta ad essere totalmente focalizzato su te stesso e i tuoi pensieri per mezz’ora. Nella mia esperienza, spesso chi non lo conosce è scettico, ma una volta che ha provato a sparare si rende conto di quanto può essere divertente, e quando praticato regolarmente, può essere anche rilassante e meditativo”.
Il Tiro a Volo è probabilmente una disciplina ‘statica’ rispetto agli sport che sono in movimento, come si svolge la preparazione alle gare?
“Durante la stagione agonistica la preparazione è impostata molto sul lavoro tecnico e la preparazione fisica cade in secondo piano, mentre durante i mesi invernali è il contrario. Mi alleno molto di più al livello fisico e meno al tiro. Ma al centro della preparazione per me c’è la preparazione mentale, che probabilmente è il lavoro più importante da svolgere, e continua durante tutto l’anno”.
Hai collezionato tantissime medaglie in carriera, quali di queste senti più tua?
“Sicuramente le medaglie accompagnate da una carta olimpica sono sempre le più emozionanti. Quest’ultimo Europeo è stato molto speciale per me perché venivo da un periodo di lavoro sia tecnico che mentale, molto intensivo. Arrivata poi in gara sono stata in grado di gestire ogni aspetto quasi alla perfezione e ho raggiunto il mio obiettivo con determinazione. Quindi posso dire che questa medaglia la sento veramente mia”.
Nel mondo dello sport, hai degli amici e anche altri campioni o campionesse a cui ti ispiri?
“Siamo fortunati ad avere il numero uno di sempre in squadra con noi che è Johnny Pellielo. Impossibile non sentirsi ispirati da lui, con 4 medaglie olimpiche e 7 partecipazioni. Nella nostra categoria invece il mio idolo di sempre è Zuzana Stefecekova che poi l’anno scorso, a Tokyo, ha vinto anche l’oro olimpico con record del mondo. Ha una forza e determinazione incredibile, ma è sempre umile e gentile”.
(foto@Fitav-FederazioneItalianaTiroaVolo-Facebook)
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