MotoGp, Bagnaia: “La settimana di Valencia… ci siamo”
Il torinese può anche non vincere la gara per aggiudicarsi il titolo mondiale
“E’ la settimana della gara, ci siamo”. Il tweet di Francesco Bagnaia è il segnale che nella sua testa è partito il conto alla rovescia che porta a Valencia, all’ultimo weekend di una stagione del Mondiale MotoGP che, comunque finisca, rimarrà memorabile.
Lui e Fabio Quartararo arrivano al gran finale spagnolo divisi da 23 punti ed il francese, campione uscente, non ha alternative: vincere o cedere il titolo a Pecco, che per l’occasione avrà anche Valentino Rossi a fare il tifo. Senza Quartararo sul gradino più alto del podio, Bagnaia potrebbe permettersi addirittura di non finire la gara.
Il torinese ha dalla sua sette vittorie, contro le tre dell’avversario. Ognuna è un gradino che gli ha consentito di risalire da -91 a +23. Può diventare il primo pilota Ducati a conquistare la MotoGP in 15 anni. Sarebbe il coronamento di uno splendido trittico di titoli: Costruttori, Squadre e Piloti.
L’anno scorso Bagnaia ha vinto a Valencia e quindi quel circuito non sarà un luogo sgradito per festeggiare il nuovo campione del mondo. Nell’angolo azzurro della Yamaha, l’anno di Quartararo è stato in gran parte coerente con il suo stile. Pochi errori, alcune vittorie impressionanti e, fino ad un certo punto, l’unica Yamaha a segnare punti costruttore ogni fine settimana.
I passaggi a vuoto in Thailandia e poi ancora in Australia sembravano il segno di una bandiera che si ammainava, ma El Diablo non si è mai arreso. A Sepang Bagnaia si giocava il primo match point. Invece Quartararo, nonostante una frattura al dito della mano sinistra, ha tirato fuori un terzo posto che è bastato a rinviare la resa dei conti di due settimane.
Probabilmente Valencia non è la sua pista preferita, ma per la la casa giapponese ed il suo pilota di punta non è più tempo di recriminazioni. Zero pressioni e nulla da perdere… ora l’ansia da prestazione è tutta sulle spalle dell’italiano.
Farà da contorno ai duellanti una griglia di piloti ognuno con i propri obiettivi da raggiungere. Un terzo di loro, tutti quelli seduti su una Ducati, riceveranno un messaggio – più o meno subliminale – chiaro: non metterti di traverso sulla via verso il titolo. Destinatari Jack Miller, Enea Bastianini, Johann Zarco, Jorge Martin, Marco Bezzecchi, Luca Marini e Fabio Di Giannantonio. Zarco ha già già affermato che non sarà lui a creare problemi, Martin non si è sbilanciato. Miller, dal prossimo anno in KTM, non vorrà certo lasciare brutti ricordi.
Forse l’incognita più grande resta Bastianini, nel 2023 compagno di squadra di Bagnaia. Ducati, da parte sua, ha assicurato di non aver inviato ordini di scuderia, fino ad ora. Bagnaia ha ripetuto di voler vincere in pista, non per ordini dall’alto. (Ansa)(foto@FrancescoBagnaia-Facebook)
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