Studenti del “Da Vinci” vittime di bullismo, i ragazzi del Baffi: “Accuse sputate senza considerazione”
Gli studenti del Baffi dopo le accuse: “Hanno fatto di tutta l’erba un fascio. Ci considerano ‘feccia’ perché vale ancora il pensiero che un istituto tecnico o professionale che sia valga meno di un liceo”. La preside Bernard: “La scuola non è un Tribunale”
Fiumicino – Dopo le accuse da parte degli studenti del “Da Vinci”, da due giorni ospiti della sede del “Baffi” di Fregene, che lamentano spazi inadeguati per le lezioni e atti di bullismo da parte dei coetanei (leggi qui), gli stessi ragazzi del “Baffi” si difendono dalle accuse: “Parole mai pronunciate, sassi mai lanciati… Accuse pesanti, sputate senza considerazione, che fanno più male di quanto faccia la saliva. Tutto pur di non avere a che fare con la ‘feccia’ dell’istituto ‘Baffi’, con il pensiero, che ancora si porta avanti oggi, che un istituto tecnico o professionale che sia valga meno di un liceo“.
“Oggi – continuano i ragazzi del Baffi – siamo tutti colpevoli fino a prova contraria, mandati a morire alla gogna mediatica, a fare da capro espiatorio per problemi che non ci riguardano, perché trovare qualcuno a cui dare le colpe vale quanto trovare una soluzione, se non di più”.
“Siamo sempre noi, colpevoli di tutto, primi nei peccati e ultimi nei meriti – aggiungono, ricordando il lavoro fatto in prima persona da loro stessi per far trovare degli spazi per gli studenti del Da Vinci -. Il nostro impegno e la nostra accoglienza, dimostrati attraverso gesti di riqualifica degli spazi come rastrellare e spazzare tutto lo spazio esterno, risistemare gli spogliatoi e la palestra, aiutare nella sistemazione delle nuove aule e non solo, sono passati in secondo piano, anzi, in ultimo piano, perché si è preferito fare di tutta l’erba un fascio, incolpando non solo studenti ma anche collaboratori ed insegnanti andando a diffamare l’intera unità dell’istituto ‘Paolo Baffi’ di Fregene. Oltre agli sbagli c’è tanta voglia di rimediare e ripartire insieme nella speranza che si possa mettere un punto sia d’incontro che di chiusura a questo capitolo”.
Sulla vicenda interviene anche la dirigente del “Baffi”, Monica Bernard, che in una lunga lettera difende i suoi ragazzi: “Voglio innanzitutto esprimere il rammarico di tutta la Comunità educante del Paolo Baffi per i toni dispregiativi utilizzati nei nostri confronti nei comunicati dei giorni scorsi. Noi siamo una scuola composta da persone perbene”.
“La nostra scuola ha espresso il massimo della solidarietà alle vicende in questione, non solo a parole ma anche con i fatti: abbiamo ceduto 9 aule, di conseguenza abbiamo traslocato in fretta e a nostre spese banchi, sedie, Lim e materiale didattico di varia natura e classi. Inoltre metteremo a disposizione gli spazi esterni, la palestra, la rete internet e tutto quello che sarà utile e necessario con lo spirito di solidarietà che ci contraddistingue”, aggiunge la dirigente.
“Nessuno degli alunni e delle alunne del nostro istituto né le loro famiglie hanno lamentato alcun disagio né tantomeno il personale docente e Ata – precisa Bernard -. Tengo particolarmente a ricordare che i nostri ragazzi nei giorni precedenti l’arrivo dei nuovi compagni e dei loro docenti hanno volontariamente e premurosamente dato partecipato e collaborato al preparazione della scuola per presentarla al meglio, e per questo hanno meritato il plauso dei loro docenti e della Dirigenza”.
Poi ammette: “Nonostante le buone intenzioni il giorno 2 novembre non è andato come speravamo. Un ragazzo del ‘Baffi’ ha tenuto un comportamento offensivo, e resosi conto di aver sbagliato si è presentato ai docenti confessando la colpa e scusandosi per l’accaduto. Atri 3 o 4 ragazzi hanno detto parolacce anche questo è vero. Tutti saranno sanzionati come previsto dai regolamento di Istituto. Qualcuno riferisce che sono stati provocati, non lo sappiamo. Ma al di là dei fatti accaduti non bisogna dimenticare che le scuole sono luoghi di formazione e che a differenza del Tribunale dove si punisce il colpevole, a scuola la sanzione è l’inizio un iter di recupero di un comportamento scorretto. La nostra missione è impegnarci a supportare le giovani generazioni a crescere rispettando principi sani, a far capire loro quando sbagliano e ad aiutarli superare le loro adolescenziali difficoltà ed imprudenze anche combattendo quotidianamente contro i modelli negativi che il mondo degli adulti offre loro costantemente”.
“I ragazzi dei due Istituti hanno frequentato le stesse scuole medie, frequentano probabilmente le stesse spiagge, gli stessi giardinetti, gli stessi centri sportivi. Alcune famiglie hanno i figli iscritti nei due istituti. Al ‘Paolo Baffi’ come al ‘Leonardo da Vinci’ ci sono alunni eccellenti e alunni fragili, alunni più maturi altri meno . Non serve puntare il dito, non servono discorso discriminatori”, conclude la preside, che ammonisce: “Noi siamo convinti che questa convivenza sarà un’ottima occasione per superare l’ottica della divisione “noi “ e “loro”, semplicemente perché non ha nessun fondamento, né qui nel nostro territorio, né altrove. Presto saremo in grado di organizzare attività condivise tra le due scolaresche, un progetto di educazione civica, un impegno condiviso con la Dirigente Daniela Gargiulo con la quale sono in stretto contatto”.
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