Next Gen Atp Finals, Musetti: “Sono maturato come atleta, mi sento più tranquillo”
L’Azzurro ha vinto due titoli Atp e dall’8 novembre giocherà a Milano
Milano – Fiducioso e ottimista. Si presenta così Lorenzo Musetti al media day che anticipa al Pala Alpitour di Milano l’inizio delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals in programma dall’8 al 12 novembre, e trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX.
Il carrarino, in campo anche l’anno scorso, guida il Gruppo Rosso insieme a Jack Draper, Chun-Hsin Tseng e Dominic Stricker. I quattro, presenti insieme in conferenza stampa, vanno molto d’accordo e si vede. “Abbiamo condiviso tanti momenti, siamo cresciuti insieme, è bello essere qui tutti insieme” racconta Musetti.
Rispetto a un anno fa, gli orizzonti del carrarino si sono decisamente allargati. Ha vinto due titoli ATP, i primi della carriera, ad Amburgo e Napoli, è entrato per la prima volta in Top 25 e ha raggiunto a Parigi-Bercy i primi quarti di finale in un Masters 1000. Per quanto sia il favorito per vincere il girone, sa che la sfida non sarà facile.
Tutti i miei avversari, dice, “hanno avuto una stagione molto positiva. Ho due mancini nel mio girone, e non è usuale”. Si tratta di Stricker e Draper, che ha guadagnato più posizioni di tutti quest’anno tra gli attuali Top 50.
L’invito di Musetti ai tifosi
Musetti arriva a Milano per chiudere in bellezza la sua stagione migliore in carriera. “La cosa che mi ha reso più felice – ammette – è sicuramente aver intrapreso questa strada della continuità, parlando di risultati. E’ quello che mi ha sempre frenato anche da ragazzino, anche quando sono diventato numero 1 junior non ho mai avuto mesi stabili, periodi lunghi in cui riuscivo a fare bene in diversi tornei di fila”.
Dal punto di vista tecnico, sottolinea soprattutto i progressi al servizio. Il lavoro di razionalizzazione e semplificazione del movimento iniziato durante il torneo di Wimbledon con il coach Simone Tartarini sta dando i suoi frutti. “Mi ha dato tanto in momenti difficili durante i match, ho sempre più fiducia in questo colpo che prima non avevo, se non a corrente alternata” ha spiegato Musetti, che ha invitato i tifosi a creare un’atmosfera calorosa all’Allianz Cloud.
“Spero che il pubblico mi faccia un buon effetto. Ho avuto la fortuna di vincere il torneo a Napoli; spero di ripetere quella settimana magica e magari che tanti napoletani vengano a Milano” scherza l’azzurro.
Musetti a Supertennis: “Sono maturato come atleta e persona”
Inevitabile, comunque, un’analisi a freddo della sfida di Parigi contro Novak Djokovic. “Fa venire i brividi sentire la presentazione con tutti i titoli vinti. E’ stato bravo a mettermi i piedi in testa da subito, a non farmi prendere le redini del gioco. In questo è uno dei più grandi, se non il più grande” ammette Musetti.
Il ventenne estende il concetto nell’intervista concessa a SuperTennis. “Rimane un po’ di delusione per come ho giocato. A mente fredda, però, era il mio primo quarto in un 1000 su una superficie che non era la mia prediletta” ha spiegato a Giorgio Spalluto. “Mi hanno fatto anche molto piacere le parole di Nole dopo il match. Ha ribadito che ha preparato la partita come se dovesse giocare contro un top player. Questo mi riempie di orgoglio e mi fa ricredere anche sulla mia prestazione”.
A Milano, ha detto a SuperTennis, “vengo con tanta fiducia e speranza. Rispetto alla prima esperienza qui di un anno fa, sono cambiato tanto. Ho giocato molte partite che mi hanno aiutato a crescere come persona e come atleta. Negli ultimi mesi ho vissuto un bel periodo tennistico e fuori, mi sento più tranquillo, più maturato anche dal punto di vista dell’equilibrio in campo e fuori”.
La tranquillità appare un obiettivo ancora lontano per il coach Simone Tartarini che vive con grande trasporto le sue partite. “Abbiamo un rapporto speciale anche in campo, durante i match il nostro è un dialogo continuo con gli occhi, anche senza le parole. Credo sia il riassunto del nostro rapporto. E’ bello sapere cosa pensa dopo solo un’occhiata”.
Nell’ultimo periodo, conclude, “lo sto mettendo alla prova, perché ho giocato tanti match con avversari duri e sono uscito da tante situazioni scomode. Ma sono convinto che gli sto dando anche tante soddisfazioni”.
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