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Impresa Italrugby: per la prima volta nella storia batte l’Australia (dopo 20 ko di fila)

12 novembre 2022 | 17:24
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Impresa Italrugby: per la prima volta nella storia batte l’Australia (dopo 20 ko di fila)

Impresa dell’Italrugby al “Franchi” di Firenze. Tre le mete italiane, due di Capuozzo e una di Bruno

Firenze – Impresa dell’Italrugby che batte per la prima volta nella sua storia l’Australia, dopo 20 ko di fila. Allo stadio ‘Franchi’ di Firenze gli azzurri superano gli ‘Aussie’ per 28-27 nel secondo match delle Autumn Nations Series. Dopo la dilagante vittoria di Padova contro Samoa, gli azzurri fanno anche di meglio e sconfiggono per la prima volta i Wallabies, settima nazionale del ranking mondiale.

Tre le mete italiane, due di Capuozzo e una di Bruno. L’Australia ha avuto sul piede di Donaldson la trasformazione che avrebbe dato la vittoria ai suoi all’81’, ma ha calciato fuori. A quel punto è scattata la festa azzurra, proprio in quella Firenze che nel 2016 aveva regalato un’altra storica prima volta, contro il Sudafrica. Proprio contro gli Springbocks gli azzurri chiuderanno il trittico delle Autumn Nations Series sabato 19 (ore 14), sempre in diretta su Sky Sport e in streaming su Now.

Il match

Solidità mentale, lucidità difensiva, cinismo in attacco: l’Italia doppia il largo successo con Samoa della scorsa settimana vincendo per la prima volta nella storia contro l’Australia al termine di una gara al cardiopalma, con gli ospiti a subire nettamente per larghe fasi del gioco ma capaci di approfittare dei 4 calci sbagliati dagli Azzurri per restare agganciati al match fino all’ultimo minuto, quando la trasformazione dopo la meta di Neville a tempo scaduto avrebbe infranto ingiustamente il sogno degli oltre 20.000 spettatori del Franchi di Firenze.

Kick-off Italia, che recupera subito palla mettendo pressione poco fuori dai 22 ospiti: l’Australia è fallosa, Allan non si fa pregare e al minuto 1 lo score passa su 3-0. La reazione Aussie è immediata, con penaltouche vinta all’altezza dei cinque metri, quattro fasi a ridosso della linea di meta ma difesa Azzurra impenetrabile pur se illegale. Lolesio è preciso da posizione facile, 3-3. È coraggioso il XV di Crowley, che torna a gestire avanzando un possesso molto solido, trovando un nuovo penalty a favore sulla linea dei 22: Allan questa volta non è impeccabile, palla che esce di poco sulla destra e punteggio che resta immutato. I Wallabies provano ad alzare i ritmi, ma il lavoro italiano sul breakdown è eccellente: al 15’ fiammata di Ioane, che prende palla al volo innescando sullo stretto Allan che viene placcato in ritardo da Gordon, punito col cartellino giallo.

Il pressing azzurro è asfissiante nella metà campo australiana, e al 19’ produce lo shock che serviva: palla vinta in rimessa laterale, drive controllato, azione mossa sul lato chiuso per Bruno che sprinta su un fazzoletto trovando il tocco vincente. Allan questa volta non si lascia distrarre, 10-3. I Canguri non ci stanno e forzano l’uno-contro-uno, ma il muro italiano non ha crepe e costringe gli avversari a scelte poco precise. Il fuoco azzurro arde più forte col passare dei minuti, annichilendo ogni tentativo australiano con un lavoro enorme sui punti di collisione e negli sviluppi al largo; al 25’ è di nuovo festa, con Capuozzo che finta e vola in meta dopo una splendida combinazione sul lato destro della linea veloce. Allan c’è, Italia avanti 17-3.

Il XV di Rennie prova a non perdere terreno, sfrutta un paio di imprecisioni nelle linee di passaggio italiane e alla mezz’ora trova la meta con l’ala Wright, che con un bel gesto atletico assorbe il placcaggio toccando vicino alla bandierina eludendo il placcaggio di Bruno. Lolesio non inquadra l’acca da posizione molto defilata, score che passa sul 17-8. Ultimi 10’ di controllo reciproco, l’Italia è meno arrembante ma controlla senza eccessivi pensieri i tentativi delle maglie ocra, che chiudono in attacco senza però aumentare il bottino. Squadre a riposo sul 17-8.

Al rientro è subito forte l’ingresso australiano, che macina metri palla in mano trovando fallo e una mischia a favore davanti ai pali. Sugli sviluppi è feroce l’avanzamento, l’Italia chiude un paio di porte ma non la terza, McReight ci si infila e l’Australia torna sotto 17-15 dopo la conversione di Lolesio. Entrano Menoncello e Ceccarelli per Morisi e Ferrari, l’Italia torna in attacco e trova subito un fallo a favore su penetrazione di Brex, Allan chiama i pali ma il tentativo esce largo di centimetri sulla sinistra. Passano due minuti e su nuova penalità favorevole questa volta il piede è buono: Italia avanti 20-15.

Al 54’ touche in attacco Australia sui cinque metri italiani, il lancio è sporcato dalle seconde italiane e l’azione sfuma, con contrattacco azzurro velenoso di Lucchesi che però non trova la chiusura voluta nella combinazione Brex-Bruno. Il match rallenta i ritmi, con Capuozzo ad accendere le tribune del Franchi attorno al 60’, andando in fuga ma senza trovare il gap giusto ma tenendo la squadra costantemente in attacco. Il folletto italo-francese è però “on fire”, e al 64’ finalizza in piena accelerazione una manovra fantastica dei trequarti italiani, con Brex ad imbeccarlo sul corridoio per il 25-15 che tiene gli avversari a distanza di sicurezza.

L’euforia gioca però un brutto scherzo, su lancio in touche Varney controlla male l’appoggio di Ruzza innescando la reazione brutale dei Wallabies, che caricano con due avanti trovando la meta di Robertson, poi trasformata da Lalosio, 25-22. Escono Halafihi e Allan, il neo-entrato Padovani ha sui piedi il penalty del +6 ma da posizione centrale la balistica è imprecisa, ritrovandola però perfetta poco dopo, con la punizione che vale il punto 28.

Ultimi secondi del match, l’Australia preme, l’Italia resiste, ma a 30″ dalla fine subisce una mischia centrale, sbagliando la salita difensiva e regalando a Neville la meta a tempo scaduto che rischia di distruggere il sogno della prima vittoria italiana. Con lo stadio ammutolito Petaia va a trasformare, ma la palla è larga sulla destra: Italia 28, Australia 27, che la festa abbia inizio. (fonte Adnkronos)