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Vale ancora la pena il Pellet? Tutto ciò che c’è da sapere

21 novembre 2022 | 04:00
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Vale ancora la pena il Pellet? Tutto ciò che c’è da sapere

I combustibili da mettere a confronto sono tre: il metano, l’energia elettrica e il pellet, per l’appunto.

Prima la pandemia da Covid-19, poi la guerra e infine la crisi economica che nei fatti non è mai passata. Tutte condizioni che hanno portato a un aumento notevole del costo della vita. E, ora che sta per arrivare la stagione fredda, è lecito domandarsi se, visti i rincari, valga ancora la pena utilizzare il pellet. Noi abbiamo provato a rispondere a questa importante domanda.

Partendo dal presupposto che è veramente difficile capire l’andamento dei prezzi dei combustibili, è possibile comunque farsi un’idea. I combustibili da mettere a confronto sono tre: il metano, l’energia elettrica e il pellet, per l’appunto.

Il metano, e quindi il gas, è quello che purtroppo in questo periodo di cambiamento ha subito il maggior aumento dei prezzi. Stando alle ricerche effettuate, infatti, il prezzo della “materia gas” sarebbe cresciuto di oltre 25 volte rispetto al costo che aveva due anni fa.

L’energia elettrica, sfortunatamente, non è da meno: attualmente è oltre 10 volte più costosa rispetto a due anni fa.

E poi c’è il pellet per cui, in realtà, non esistono rilevazioni ufficiali come negli altri due casi. Tuttavia, secondo le analisi effettuate il costo medio del pellet è passato da 4,35 euro al sacchetto nel 2020, a circa 10 euro ad agosto di quest’anno e, disgraziatamente, non è poco.

Alla luce di quanto appena detto, è giusto chiedersi se valga ancora la pena utilizzare, o acquistare, una caldaia a pellet. Anche se dalle premesse sopraidicate non sembrerebbe, in realtà la risposta è sì. Il pellet, infatti, è ancora il combustibile più conveniente. Anzi, non lo è nemmeno di poco poiché il risparmio sarebbe del 30% sui costi finali dell’energia rispetto al metano.

Tutto questo perché bisogna considerare anche tasse e oneri ai prezzi della materia energia, oltre all’IVA per il pellet.

Questo tipo di riscaldamento, quindi, sembra ancora essere la soluzione definitiva per liberarsi dal gas e abbattere i consumi.

Per scegliere il pellet migliore è necessario tenere in considerazione alcuni importanti fattori. La prima cosa da fare è verificare la qualità dello stesso controllando la presenza delle dovute certificazioni. In secondo luogo, sarebbe opportuno fare riferimento al pellet di classe A1 poiché presenta livelli di cenere inferiori allo 0,7% sul secco.

Inoltre, è buona norma verificare l’aspetto dei cilindri che non dovrebbero mai superare i 6-8 millimetri di diametro. Oltre a questo, per fare la scelta più opportuna bisogna considerare anche il suo potere calorifico.

Infine, ricordatevi sempre che il tipo di essenza da comprare – quindi pellet di faggio, abete e così via – dipende sicuramente dalle proprie esigenze, ma anche dal tipo di impianto installato. Ah, un ultimo consiglio che ormai sarà valido per il prossimo anno: se si vuole risparmiare è meglio comprare il pellet durante il periodo estivo – quindi da maggio fino a luglio – perché in questa stagione il prezzo è solitamente più basso.