Sciolti per mafia i Consigli comunali di Anzio e Nettuno: la decisione di Palazzo Chigi
Entrami i comuni del litorale romano sono a guida centrodestra, ma questo non ha influito sulla decisione del Governo
Roma – I consigli comunali di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per mafia. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri riunito ieri sera. Da Palazzo Chigi arriva lo scioglimento per mafia anche del Consiglio comunale di Cosoleto, in Calabria. Tutti e tre erano a guida centrodestra, ma questo non ha influito sulla decisione del Governo.
La decisione, che arriva a poche ore dalla presentazione del rapporto delle mafie nel Lazio, in programma proprio nell’Aula consiliare di Nettuno, è solo l’ultimo esito dell’operazione Tritone avvenuta a febbraio scorso (leggi qui): in quell’occasione vennero arrestate 65 persone, tutte accusate di essere ndranghetisti legati ai clan Tedesco, Gallace, Madaffari e Perronace. Secondo gli inquirenti, che hanno accertato nei due comuni del litorale romano la presenza di una locale di ‘ndrangheta, ci sarebbero stati alcuni condizionamenti durante le campagne elettorali che portarono all’elezione a sindaco di Coppola (Nettuno) e De Angelis (Anzio). A sostegno di ciò ci sarebbero delle intercettazioni telefoniche. Per il momento, né De Angelis né Coppola risultano indagati.
“Lasciamo alla Commissione Straordinaria che arriverà un’Amministrazione sana, con un Bilancio florido e senza alcuna difficoltà nella gestione della spesa corrente, con circa 50 milioni di euro di opere pubbliche finanziate, con la raccolta differenziata oltre il 60%, con il nuovo Stadio del Nuoto ed il nuovo Palazzetto che hanno completato il nostro ambizioso progetto della Cittadella dello Sport, con la trasformazione green dell’intera rete della pubblica illuminazione, con la ristrutturazione e la messa in sicurezza dei plessi scolastici di competenza comunale, con il progetto definitivo finanziato per il recupero del Paradiso sul Mare, con chilometri e chilometri di nuovo manto stradale, marciapiedi e piste ciclabili, con la prima area fitness a cielo aperto della nostra Città, con la realizzazione del Piazzale Acqua del Turco e con notevoli stanziamenti sociali per le persone bisognose, con circa 1 milione di euro di fondi comunali impegnati per fronteggiare l’emergenza covid”, il commento del sindaco De Angelis.
“In attesa di approfondire le motivazioni che hanno portato al decreto di scioglimento del Consiglio Comunale, nella consapevolezza di aver amministrato nell’interesse generale dei cittadini, colgo l’occasione per ringraziare l’intera Struttura Comunale, la Giunta, il Consiglio e tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo drammatico, tormentato da lutti e tragedie che hanno segnato per sempre la mia vita. Anzio ha nel suo dna una forza straordinaria, la Città è sana e saprà rialzarsi anche da questa caduta. Mi dispiace tantissimo, ho dato il massimo per Anzio, orgoglioso di aver indossato la fascia tricolore per tre mandati”, conclude l’ormai ex primo cittadino.
“Con lo scioglimento per mafia dei Comuni di Anzio e Nettuno si apre una nuova fase. Le responsabilità penali saranno accertate nelle opportune sedi, ma è necessaria ora una forte reazione collettiva affinché si avvii un lavoro serio e radicato per riportare nel litorale una classe dirigente moralmente ed eticamente all’altezza delle grandi sfide attuali e del futuro del territorio. Certamente il Partito democratico, che da tempo e con diversi strumenti denuncia con coraggio tale situazione, dovrà farsi perno di una rinascita che dobbiamo a tutta la comunità, ai cittadini e alle cittadine per bene che oggi più che mai hanno bisogno di poter credere nella buona politica, onesta, al servizio del bene comune”, il commento di Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione Consiglio regionale del Lazio.
“Lo scioglimento del Comune di Anzio e il prolungamento del commissariamento di quello di Nettuno, a causa delle accertate infiltrazioni della criminalità organizzata, prende atto di una situazione che già appariva grave qualche mese fa, alla notizia delle prime indagini nel litorale laziale. Ora è importante proseguire nello scrupoloso lavoro di esame delle responsabilità all’interno dei due enti, che sono certa le commissioni ministeriali sapranno assicurare”, dice la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti, aggiungendo: “È chiaro però che è sul piano politico e sociale che occorre da subito iniziare a costruire una nuova fase per la vita delle due città, facendo tesoro delle tante esperienze positive che in questi anni hanno spesso rappresentato un argine alle logiche criminali e anche un esempio virtuoso di cura del bene comune. Da qui penso che si possa e si debba partire per una nuova stagione politica, libera dai condizionamenti della criminalità organizzata e ancorata alla lotta alle disuguaglianze da cui spesso le organizzazioni criminali traggono forza”.
“Lo scioglimento dei Comuni di Anzio e Nettuno per accertate forme di ingerenze da parte della criminalità organizzata evidenzia quello che da anni abbiamo rappresentato nei livelli istituzionali, ovvero il perpetrarsi di fatti preoccupanti, spesso oggetto di indagini della Magistratura, che hanno creato sul litorale laziale un vero e proprio clima di paura – il commento di Gaia Pernarella, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle del Lazio -. Solo pochi mesi fa abbiamo chiesto una seduta speciale della Commissione regionale che si occupa di lotta alla criminalità e antimafia, alla presenza dei sindaci della zona e delle associazioni che si occupano di combattere l’illegalità, per portare all’attenzione i numerosi e gravi episodi di criminalità organizzata che hanno interessato la zona e più di una volta abbiamo sollecitato la Commissione Parlamentare Antimafia affinché si recasse in missione sui territori del litorale sud della regione Lazio per approfondire la situazione”.
“Anzio e Nettuno hanno subito danni gravissimi e siamo vicini ai nostri consiglieri comunali per il faticoso compito in un territorio così difficile. Dal canto nostro, come abbiamo sempre fatto, non faremo mancare il nostro sostegno ad Alessio Guain, Luigi Carandente e Rita Pollastrini di Anzio e a Mauro Rizzo di Nettuno. Ci auguriamo che anche altre numerose indagini che riguardano diversi Comuni del Lazio trovino risposte ferme dagli organi dello Stato e che la decisione presa oggi dal Consiglio dei Ministri, possa aprire per Anzio e Nettuno un nuovo capitolo fatto di trasparenza, onestà e di quei valori che dovrebbero essere la bussola di politici ed amministratori e che da sempre sono la bandiera del Movimento 5 Stelle”, conclude.
“La decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere i Consigli comunali di Anzio e Nettuno dopo un’inchiesta della magistratura sulle infiltrazioni dei clan della ‘ndrangheta nelle due amministrazioni locali è un segnale forte ed inevitabile se si vuole ribadire l’impegno nella lotta alle mafie e alla tutela della legalità sul nostro territorio. Le comunità di Anzio e Nettuno non meritano ulteriori offese da parte della criminalità organizzata che attraverso ingerenze malsane pilota appalti, detta regole e destini delle economie locali, stritolando nella propria morsa imprese e lavoratori onesti, e deturpa i nostri territori anche da un punto di vista ambientale. Qualsiasi tipo di assoggettamento a dinamiche mafiose è totalmente inammissibile e va condannato duramente”, scrive su Facebook l’assessora regionale alla Transizione ecologica, Roberta Lombardi.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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