Coppa Davis, l’Italia fa 1 a 1 con il Canada: per il doppio scende in campo Berrettini
Sonego vince e Musetti perde. Accanto a Fognini per la qualifica, ci sarà il romano
Malaga – Un Lorenzo Sonego da fantascienza stronca Shapovalov. Poi però Felix Auger-Alissime conferma il suo rango di n.6 del mondo e non trema contro Lorenzo Musetti. Italia e Canada sono 1-1 nella sfida valida per le semifinali delle Davis Cup by Rakuten Finals, che si concludono domenica sul veloce indoor del Palacio de Deportes Martin Carpena di Malaga, in Spagna.
Nella sfida tra i numeri due Lorenzo Sonego (n.45 ATP) si impone per 7-6(4) 6-7(5) 6-4, dopo una maratona di tre ore e un quarto, su Denis Shapovalov (n.18 ATP).
Nel confronto tra i numeri uno la spunta invece Felix Auger-Aliassime che supera Lorenzo Musetti 6-3 6-4 in un’ora e 25 minuti
Ora la decisione è rimandata al doppio. A sorpress entrambi i capitani hanno rivoluzionato le formazioni: per l’Italia vanno in campo Fabio Fognini e Matteo Berrettini, per il Canada Vasek Pospisil e Felix Auger-Aliassime a giocarsi il posto in finale.
Per gli azzurri è la 18esima semifinale in Davis, la prima dal 2014. Già in finale l’Australia guidata da Lleyton Hewitt, che venerdì ha sconfitto sorpresa la Croazia al doppio decisivo. Per l’Australia, che in bacheca vanta 28 trofei, sarà la prima presenza in finale dal 2003.
Auger-Alissime (Can) b. L. Musetti (Ita) 6-3 6-4
Lorenzo Musetti può giocarsela “a tutto braccio” contro Felix Auger-Alissime: Lorenzo Sonego gli ha fatto il regalo di portare l’Italia sull’1-0 e quello che ha tutto da perdere è Felix.
La pressione è tutta sulle spalle del canadese che deve vincere per forza. Felix però viene da impegni di alto livello, come le Nitto ATP Finals e da un finale di stagione spettacolare.
Parte molto concentrato, umile, sa che Musetti è avversario temibile e non ha passaggi a vuoto. Anzi è lui a cogliere il primo momento di incertezza di un Musetti che pur gioca bene. Sul 3-2 il canadese sale 0-40 e coglie il break che lo fa volare fino a 5-2. L’azzurro accorcia, tenendo la battuta, ma non riesce ad arginare un concentratissimo Felix quando serve per chiudere la prima partita. Con un ace a 204 chilometri orari Auger-Aliassime incamera il set 6-3 in 39 minuti.
La sfida è impostata su binari classici: il canadese spinge forte da fondocampo con i fondamentali a rimbalzo. La sua palla raramente è definitiva ma è sempre profonda e pesante. Toni Nadal ha messo molto ordine nel suo tennis e Felix regala poco o niente: i punti li deve fare Musetti. In più il 22enne nato a Montreal ma con origini nel Togo ha ormai un rendimento altissimo al servizio: strapparglielo è faccenda complessa.
Musetti tiene faticosamente la battuta in avvio di secondo set. Poi è equilibrio, con i turni di battuta rispettati fino al 4-4 e Auger-Aliassime che piazza un ace dietro l’altro, anche tre in un game. Poi due diritti lungolinea di Lorenzo fuori di un pelo mandano il canadese avanti 0-40. Il primo break-point è salvato da un servizio vincente di Musetti ma sulla palla successiva una gran risposta seguita da una bomba di rovescio lungolinea mandano Felix a servire per il match.
Musetti sale 0-30 ma Auger-Aliassime non trema e con tre servizi vincenti rimonta e chiude 6-3 6-4 in un’ora e 25 minuti. La palla è ora in mano ai doppisti.
Sonego b. Shapovalov 7-6(4) 6-7(5) 6-4 – Il 23enne mancino nato a Tel Aviv aveva vinto in tre set lottati l’unico precedente con il 27enne torinese disputato quest’anno al primo turno sulla terra rossa degli Internazionali d’Italia a Roma. “Sonny”, però, giovedì era stato perfetto contro Tiafoe mentre “Shapo” aveva un po’ deluso contro Struff. La partenza di Denis nel primo set è fulminante: 2-0 e la netta propensione del canadese di giocare dal lato del rovescio dell’azzurro. Dopo un parziale di nove punti a zero, però, Lorenzo entra finalmente in partita e, giocando un tennis spettacolare, infila tre game consecutivi ribaltando la situazione (3-2). I giochi per poco non diventano quattro, ma Shapovalov cancella le due palle-break (3-3), imitato da Sonego in quello successivo (4-3). Visto l’equilibrio in campo (ma con un vantaggio ai punti per l’azzurro) ha deciso il tie-break: un Sonego più costante sale 2-0 e poi vola sul 5-1, Shapovalov si rifà sotto anche grazie ad un nastro amico (5-4) ma Lorenzo non si intimorisce e chiude per 7 punti a 4.
Nella seconda frazione la partita diventa davvero bellissima con tanti vincenti da una parte e dall’altra. Entrambi i giocatori difendono con autorità i rispettivi turni di servizio fino al decimo game: qui Lorenzo si ritrova sotto 0-40 ma cancella con tre prodezze altrettanti set-point, poi ne cancella altri due (5-5) e si va avanti. Ancora una volta è il tie-break a decidere: l’equilibrio dura poco perché dal 2-1 Shapovalov, con quattro punti di fila Sonego sale 5-2 ma il canadese lo riaggancia (5-5). Con uno sciagurato doppio fallo l’azzurro concede al canadese un altro set-point, il sesto, quello buono: perché con il quinto punto consecutivo Denis chiude per 7 a 5 e rinvia il discorso al terzo.
Sonego cancella due palle-break in avvio di frazione decisiva: Shapovalov commette tre doppi falli nel secondo gioco pur non concedendo chance all’azzurro (1-1). Al cambio campo con Lorenzo avanti 2-1 Denis chiede il “medical time out” per un problema alla parte medio-alta della schiena. Nel sesto gioco il canadese cancella con un ace una palla-break che definire delicata è decisamente riduttivo: in quello successivo l’azzurro ne annulla tre (complessivamente sono 12 su 13 quelle cancellate da “Sonny” mettendo sempre la prima di servizio) e sale 4-3. E fa tutta la differenza del mondo. Nel decimo game “hakiri” dl Shapovalov che ancora con tre doppi falli – gli ultimi due consecutivi – consegna il match ad un Sonego semplicemente immenso. E le brutte prove con la Nazionale a Torino e a Bratislava sono definitivamente cancellate.
“Sto cercando di recuperare le energie, sono ancora emozionato – commenta a caldo Sonego, abbracciato e coccolato da tutta la panchina azzurra -. Abbiamo giocato entrambi ad un livello altissimo: ‘Shapo’ è un guerriero che non molla mai ed è difficile batterlo e chiudere la partita. Sto lavorando su un tennis più aggressivo e sono contento che si stiano vedendo i risultati degli allenamenti. Cosa ho pensato dopo aver perso il tie-break del secondo set? Solo che non dovevo mollare, che ci stava andare al terzo e che dovevo dare l’anima”. (foto@federtennis.it-Sposito)
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