La Ue boccia definitivamente la Superlega (forse)
L’Uefa: “Bene il parere dell’Ue, no a proposte separatiste”. La Fifa: “Bruxelles conferma la nostra legittimità a decidere”
Bruxelles – Non è una sentenza definitiva, ma quasi. L’Avvocatura generale della Ue affonda, forse definitivamente, il progetto Superlega. Di fatto, potrebbe anche esistere, ma fuori dal sistema di Fifa e Uefa e con squadre che non sarebbero più ammesse alle competizioni ufficiali. Il parere espresso dall’Avvocato generale Athanasios Rantos è inequivocabile.
Sebbene la European Super League Company, la società di diritto spagnolo della Superlega, “sia libera di istituire la propria competizione calcistica indipendente al di fuori dell’ecosistema della Uefa e della Fifa, tuttavia essa non può, contemporaneamente all’istituzione di una competizione siffatta, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzate dalla Fifa e dalla Uefa senza la previa autorizzazione di tali federazioni”. Ancora, “le regole Fifa-Uefa in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Ue”.
E’ una risposta significativa, anche se non vincolante, rispetto alla causa intentata dalla Superlega contro le due istituzioni del calcio, che presuppone un presunto monopolio illegale sull’organizzazione delle competizioni internazionali.
La reazione della Uefa, affidata a una nota ufficiale, spiega perché. “La Uefa accoglie con grande favore il parere inequivocabile di oggi che raccomanda una sentenza della Cgue a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa”.
Altrettanto significativa la presa di posizione dell’Eca, l’associazione dei club europei, più ‘politica’ nella sua analisi. “Il parere emesso oggi dall’avvocato generale della Corte di giustizia UE propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo per molti”. Una posizione che viene rafforzata nelle righe che seguono. “In qualità di organismo che rappresenta quasi 250 dei migliori club di calcio europei, l’Eca è esplicita nella sua forte opposizione nei confronti di quei pochi egoisti che cercano di sconvolgere il calcio europeo per club e minare i valori che lo sostengono. Il parere pubblicato oggi dall’avvocato generale Rantos rafforza l’opposizione di lunga data dell’Eca alla Super League europea e a qualsiasi progetto separatista”.
Ecco, nel dettaglio, i punti fermi che sembrano affossare definitivamente il progetto Superlega. Nelle conclusioni presentate, l’avvocato generale Athanasios Rantos propone alla Corte, che dovrà arrivare alla sentenza, di rispondere che:
– le norme dell’Unione in materia di concorrenza non vietano alla Fifa, alla Uefa, alle loro federazioni o alle loro leghe nazionali di minacciare sanzioni nei confronti dei club affiliati a dette federazioni qualora questi ultimi partecipino a un progetto per l’istituzione di una nuova competizione che rischierebbe di pregiudicare gli obiettivi legittimi perseguiti da tali federazioni di cui essi sono membri;
– le norme dell’Unione in materia di concorrenza non ostano alle restrizioni, nello statuto della Fifa, riguardanti la commercializzazione esclusiva dei diritti relativi alle competizioni organizzate dalla Fifa e dalla Uefa nei limiti in cui tali restrizioni sono inerenti e proporzionate al perseguimento degli obiettivi legittimi connessi alla specificità dello sport;
– il diritto dell’Unione non osta agli statuti della Fifa e della Uefa che prevedono che l’istituzione di una nuova competizione calcistica paneuropea tra club sia subordinata a un sistema di previa autorizzazione, nei limiti in cui siffatto requisito è appropriato e necessario a tal fine, tenuto conto delle particolarità della competizione prevista.
Il commento della Uefa
“La Uefa accoglie con grande favore l’inequivocabile parere odierno che raccomanda una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa”. Lo scrive la Uefa sul suo sito.
“La Uefa accoglie con favore l’inequivocabile parere odierno dell’avvocato generale Rantos, che rappresenta un passo incoraggiante verso il mantenimento dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea. Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell’accesso aperto a tutti i nostri membri, nonché unendo il calcio alla responsabilità condivisa e alla solidarietà. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario ala Superlega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo”.
“In attesa della sentenza definitiva della Corte prevista per il prossimo anno, la Uefa, in quanto organo di governo di interesse pubblico e senza scopo di lucro, continuerà a concentrarsi completamente sulla sua missione di sviluppare il calcio per tutti, in stretta collaborazione con le federazioni nazionali, le leghe, club, giocatori, tifosi, istituzioni dell’Ue, governi e altre parti interessate che hanno a cuore i veri valori del calcio”.
Il commento della Fifa
Anche la Fifa “accoglie con favore l’opinione emessa oggi dall’avvocato generale Rantos della Corte di giustizia europea in cui conferma la posizione e la legittimità della Fifa e della Uefa nell’approvare qualsiasi nuova competizione calcistica. Allo stesso modo, l’avvocato generale ritiene che possano essere comminate sanzioni per i concorsi che non soddisfano i criteri autorizzativi approvati”, spiega l’ente di governo calcistico mondiale in una nota. “La Fifa accoglie inoltre con favore il riconoscimento da parte dell’avvocato generale dei diritti esclusivi della Fifa per il mercato delle competizioni internazionali organizzate dalla Fifa”. Infine, “la Fifa accoglie con favore il riconoscimento da parte dell’avvocato generale della natura speciale dello sport, compresa la struttura piramidale, che preserva la natura del merito sportivo e delle competizioni aperte accessibili a tutti, nonché i principi di promozione e retrocessione, equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria”, recita la nota. (fonte Adnkronos)