Selfie, chiacchiere e risate: il lato brutto della camera ardente di Benedetto XVI
Chi arriva a San Pietro per l’ultimo saluto al Papa emerito sembra più interessato a un souvenir alternativo piuttosto che a una preghiera
Città del Vaticano – Una lunga fila di persone, la maggior parte armata di fotocamere, cellulari e selfiestick. Il clima di silenzio, rispetto e preghiera che dovrebbe accompagnare una qualsiasi camera ardente proprio a San Pietro, davanti alla salma di Benedetto XVI, viene a mancare.
Nell’ultimo giorno di omaggio, a mezzogiorno erano già 24mila – secondo i dati diffusi dalla gendarmeria vaticana – le persone entrare in basilica per l’ultimo saluto al Papa emerito. Ma chi varca i grandi portoni bronzei sembra più interessato a un souvenir alternativo piuttosto che a una preghiera. O meglio: c’è anche chi prega. La maggioranza, però, chiacchiera ad alta voce, ride e scherza. Il telefono aperto sulla fotocamera frontale pronto a scattare. E nel momento in cui il corpo del Pontefice si intravede il selfie è pronto per essere subito mandato ad amici e parenti.
A nulla sembrano valere le raccomandazioni dei gendarmi e dei sampietrini che, lungo la navata centrale, tentano – invano – di far rispettare il clima di silenzio spronando la folla a camminare per non bloccare il passaggio. Ma niente.
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