L’Italia cede agli Stati Uniti: addio alla United Cup di Tennis
Berrettini perde con Fritz e Musetti abbandona per infortunio
Ci voleva un’autentica impresa per ribaltare i pronostici della vigilia. E l’impresa, stavolta, non c’è stata. Gli Stati Uniti hanno battuto 3-0 l’Italia nella finale della “United Cup”, nuovo evento a squadre miste che ha dato il via alla stagione 2023 (questa prima edizione mette in palio fino a 500 punti per i ranking ATP e WTA e un montepremi complessivo di 15 milioni di dollari), trasmesso in diretta da SuperTennis. Per il team statunitense, terza testa di serie, percorso netto: ha battuto Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna nella fase a gironi e, in semifinale la Polonia (5-0 lo score).
Alla “Ken Rosewall Arena” nell’Olympic Park Tennis Centre di Sydney, Matteo Berrettini, n.16 ATP, ha ceduto 7-6(4) 7-6(6), dopo una battaglia di due ore e un quarto, a Taylor Fritz, n.9 del ranking, perdendo la terza sfida su tre contro il californiano.
Il 25enne di Rancho Santa Fe aveva infatti vinto entrambi i precedenti contro il 26enne romano (che in questa United Cup ha battuto Monteiro e due top ten come Ruud ed Hurkacz, cedendo solo a Tsitsipas), sconfitto in due set al terzo turno di Indian Wells ed in tre set nel round robin delle Davis Cup Finals di Madrid 2019. Nel primo set Taylor ha iniziato con quattro ace, in un primo turno di battuta comunque complicato: Matteo recuperando da 15-40 (straordinario il diritto lungolinea sulla seconda palla-break) prima di siglare l’1-1.
Ancora un recupero da 15-40 per l’azzurro nel quarto gioco (2-2) poi entrambi sono rimasti aggrappati con le unghie e con i denti ai rispettivi turni di servizio senza più rischiare quasi nulla. Ha deciso il tie-break che Fritz è partito forte (3-0) con doppio mini-break (grazie anche ad un doppio fallo di Berrettini). L’azzurro se ne è ripreso uno (4-2) ma lo statunitense ha continuato a rispondere benissimo (5-2) e poi si è procurato tre set-point (6-3): Matteo ha annullato il primo grazie al servizio (6-4) ma sul secondo un’altra risposta micidiale ha permesso a Taylor di chiudere per 7 punti a 4.
Berrettini ha superato con grinta un momento di difficoltà all’inizio della seconda frazione recuperando da 15-40 nel terzo gioco (2-1). Lo statunitense ha continuato a sparare ace: l’azzurro invece ha continuato ad avere difficolta, complice la giornata di grazia in risposta del californiano, ed ha dovuto annullare altre tre palle-break (le prime due consecutive) anche nel settimo game (4-3), iniziato da Matteo con un passante di diritto strepitoso dopo il quale il romano si è “scambiato il cinque” con Tiafoe in panchina.
Ha finito per decidere un altro tie-break: Berrettini è riuscito a mantenere dietro il suo avversario fino al 3-2, poi però Fritz lo ha riagganciato e superato (5-3). Grazie ad un nastro tricolore che ha reso imprendibile il suo passante di diritto, Matteo lo ha riagguantato sul 5-5 ma lo statunitense è arrivato comunque ad un punto dal trofeo (6-5): con servizio e diritto l’azzurro ha annullato un primo match-point (6-6) ma al termine di uno scambio estenuante Taylor se n’è procurato un secondo, quello buono perché Berrettini a spedito lungo il diritto (8-6).
A referto 23 vincenti contro 16 gratuiti per Berrettini, 25 contro 20 per Fritz. Matteo ha servito bene (soprattutto nel primo parziale): 7 ace contro 2 doppi falli, il 64% di prime in campo con il quale ha ottenuto il 76% dei punti anche se solo il 43% dei punti portati a casa con la seconda. Ed ha salvato 9 palle-break su 9. Taylor, però, ha fatto ancora meglio: 15 ace (contro 2 doppi falli), il 61% di prime in campo con il quale ha vinto l’87% dei punti, il 48% dei punti conquistati con la seconda e nessuna palla-break concessa. Dove lo statunitense è riuscito a fare la differenza è stato nelle percentuali in risposta: ha vinto il 24% dei punti rispondendo alla prima dell’azzurro ed il 57% sulla seconda (13% e 52% le percentuali di Berrettini).
A seguire nel quarto singolare Lucia Bronzetti, n.54 WTA, trova dall’altra parte della rete Madison Keys, n.11 WTA. Anche tra la 24enne riminese di Villa Verucchio, che in semifinale contro la Grecia ha firmato il punto della vittoria, e la 27enne di Rock Island, Illinois, non ci sono precedenti.
In chiusura il doppio misto con Martina Trevisan e Matteo Berrettini opposti a Jessica Pegula e Taylor Fritz.
Nella notte italiana Martina Trevisan, n.27 WTA, ha ceduto 64 62, in un’ora e mezza esatta di gioco, a Jessica Pegula, n.3 del ranking, un risultato forse un po’ troppo severo per quanto fatto vedere in campo dall’azzurra almeno nel primo set.
Tra la 29enne mancina di Firenze, protagonista in semifinale di una grande vittoria contro Sakkari (n.6 WTA), e la 28enne di Buffalo, che aveva concesso appena quattro game alla regina del tennis mondiale Swiatek, non c’erano precedenti. Nel primo set Pegula è partita fortissimo schizzando avanti 3-0 grazie ad un break al terzo gioco. Trevisan ha iniziato a martellare con una serie di diritti poderosi, ha messo a segno il contro-break (3-2), ha ceduto nuovamente la battuta (4-2) ma poi è riuscita a riagganciarla sul 4 pari. Proprio sul più bello, però, nel decimo gioco Martina non ha chiuso una volée di diritto permettendo a Jessica di chiudere con il diritto procurandosi una palla-break/set-point. Prontamente trasformata poi con un rovescio lungolinea vincente.
L’azzurra ha accusato il colpo mentre la statunitense, riducendo drasticamente il numero dei gratuiti (17 nel primo parziale, solo 7 nel secondo) è volata sul 5-0: Trevisan si è ripresa uno dei due break (5-2) con una bella serie di vincenti ma Pegula ha chiuso 6-2 al secondo match-point, ancora con un rovescio lungolinea, strappando nuovamente la battuta a Martina.
Sfortunato Lorenzo Musetti. Il 20enne di Carrara, n.23 ATP, è stato costretto a lasciare via libera a Frances Tiafoe, n.19 del ranking, ritirandosi dopo appena mezz’ora di partita e dopo aver perso il primo set per 6-2 per un problema alla spalla destra.
Il 20enne di Carrara, sconfitto per la prima volta in United Cup, aveva vinto due dei tre precedenti scontri diretti con il 24enne di Hyattsville, Maryland: il toscano era andato a segno negli ottavi sul cemento di Acapulco nel 2021 e negli ottavi del Challenger di Forlì nel 2020, l’americano si era invece imposto negli ottavi del Challenger di Parma sempre nel 2020.
Tiafoe ha superato un momento di difficoltà in avvio quando nel secondo gioco del primo set ha recuperato da 0-40 ma poi nel game successivo è stato lui a centrare il break (2-1) confermandolo (3-1). Musetti ha iniziato a toccarsi sempre più spesso la spalla destra, al cambio campo ha chiesto l’intervento del trainer, ha ceduto ancora la battuta nel settimo gioco (5-2). E lo statunitense ne ha approfittato per siglare il 6-2 con due ace consecutivi. A questo punto il Next Gen toscano ha stretto la mano al suo avversario e si è ritirato.
(supertennistv.it)(foto@Fitp Tennis)
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