Tour de Ski: Federico Pellegrino chiude al quarto posto in classifica generale
De Fabiani 21esimo in gara odierna. Klaebo è ancora il re della competizione
Simen Krueger ha annientato la concorrenza sulle rampe del Cermis, ottenendo la vittoria nella 10 km in TC, atto finale del Tour de Ski 2023. Il norvegese ha condotto la gara con un’ascesa forsennata insieme al compagno di squadra Hans Holund alla fine al secondo posto seguendo così il compagno di team verso il podio finale del Tour de Ski, alle spalle di Johannes Klaebo che ha colto la terza vittoria nella classifica generale.
Terzo di giornata il francese Jules Lapierre che ha saputo raggiungere e superare il norvegese Sjur Rothe, quarto. Quinto tempo per il tedesco Friedrich Moch a precedere Klæbo, sesto.
Dopo aver vinto tutte le tappe sin qui disputate, il fenomeno norvegese ha preferito gestire la situazione, difendendo la leadership nella generale con un minuto appena scarso di margine su Krueger e poco più su Holund (+1’21). Quarto in classifica un fantastico Pellegrino, ottavo di giornata, protagonista di fatto in ogni tappa del Tour, chiuso con 1’44 di ritardo da Klaebo, che si è confermato dunque sul trono del Tour de Ski dopo i successi del 2019 e dell’anno passato.
Francesco De Fabiani ha chiuso in ventunesima posizione con 1’50” davanti da Halfvarsson per il 14° posto finale nella generale. Bene Paolo Ventura, 26esimo oggi (30esimo posto nella generale) con Giovanni Ticcò 37esimo (44esimo nella generale) con Dietmar Noeckler 48esimo per completare il proprio Tour de Ski ventisettesimo. Non è partito come Davide Graz.
Federico Pellegrino: “Alla fine, al di là di ogni più rosea aspettativa il mio approccio ha funzionato. Ho dato il meglio di me in ogni gara, ho visto delle ottime cose dal mio fisico in questi giorni quindi molto bene. Ho fatto tante gare e la qualità di questo sci di fondo è la brillantezza e oggi ero ancora scattante negli ultimi 100 metri. Ho provato a dare tutto anche oggi, peccato per il podio al Tour de Ski che è un obiettivo irraggiungibile per me, o almeno è sembrato esserlo quindi onore a quelli sul podio. Io mi porto a casa tante belle soddisfazioni. A 32 anni ho imparato a sciare a skating, in salita soprattutto, e non sto scherzando. Mi sento molto fiducioso dei miei mezzi in salita e un po’ alla volta cercherò di colmare il gap che mi separa da i più forti e vado avanti cos’ cercando di migliorarmi e i risultati vengono di conseguenza”. (fisi.org)(foto@fisi.org)
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