
Ecco tutto ciò che bisogna conoscere, sia per i consumatori che per i titolari e lavoratori dei negozi.
Roma – Uno dei momenti più attesi dagli italiani è finalmente arrivati: i saldi sono scattati e la corsa ai capi è partita. Ma quali sono le regole da seguire? Ecco tutto ciò che bisogna sapere, sia per i consumatori che per i titolari e lavoratori dei negozi.
Cambi
La possibilità di cambiare il capo che non ha difetti, per un ripensamento successivo all’acquisto, è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Questo vale anche
per la possibilità di provare i capi.
Scontrino
È importante conservare lo scontrino. Attenzione agli scontrini in carta chimica, che dopo poco
tempo diventano illeggibili; meglio fare una fotocopia.
Carta di credito
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante senza alcun sovrapprezzo o limitazione per il consumatore.
Carta di debito
Attenzione all’uso delle carte di debito o revolving, pagare con queste carte può annullare la convenienza del saldo a causa degli alti interessi praticati, che superano a volte anche il 25%.
Prezzo
L’indicazione del prezzo è un obbligo del negoziante. Il cartellino deve indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale dello sconto e il prezzo finale.
Capi difettosi
Se dopo l’acquisto il capo risultasse difettoso o non idoneo all’uso si può chiedere la risoluzione del contratto. Anche per i capi in saldo vale la regola della garanzia per 24 mesi dall’acquisto; il negoziante deve restituire l’importo pagato, sostituire il capo oppure ridurne il prezzo.
Stagione
I capi in saldo devono essere quelli della stagione in corso o di moda. Nulla vieta di mettere in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso, ma in questo caso non si può parlare di saldo.