La ricorrenza

Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati

22 gennaio 2023 | 12:51
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Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati
Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati
Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati
Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati
Sbarco di Anzio, 79 anni dopo: il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati

Cerimonie ad Anzio e Nettuno a 79 anni dallo sbarco degli Alleati sul litorale romano

Nettuno – A 79 anni dallo sbarco di Anzio, il litorale romano si ferma per ricordare l’arrivo degli Alleati. Cerimonie e iniziative sia ad Anzio che a Nettuno. In quest’ultima città, presso il monumento ai caduti di Piazza Battisti, si è tenuta la cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro.  Presente l’ambasciatore della Gran Bretagna, il rappresentante dell’ambasciata USA, il vicesindaco di Città Metropolitana di Roma Capitale Pierluigi Sanna in rappresentanza del Sindaco Gualtieri, i rappresentanti dei Comuni di Anzio, Latina, Aprilia e Lanuvio e le autorità civili e militari del territorio. Di seguito il discorso del Prefetto Antonio Reppucci, della Commissione Straordinaria di Nettuno:

La tradizionale commemorazione dello Sbarco Alleato non è un rito vuoto e ripetitivo, ma vuole richiamare ciascuno di noi alla propria responsabilità individuale e collettiva, soprattutto in termini di trasmissione di messaggi universali alle fasce più giovanili che nono hanno conosciuto gli orrori della guerra.

Il filosofo Erasmo da Rotterdam, principe degli umanisti nel 1571 scrisse “il lamento della pace”, vero e proprio manifesto politico, nel contesto di un’ Europa insanguinata da violenti conflitti. Il 1 agosto 1917 fu pubblicata la nota del Papa Benedetto XV contro la guerra, definita “Inutile strage”, iniziata nel 1914 con lo sconvolgimento poi dell’Europa in ambito, politico, sociale, culturale, economico, militare, spirituale.

Papa Giovanni Paolo II, a proposito della Globalizzazione e del Liberismo sottolineava che essi dovevano prima riguardare la pace, l’equità, la giustizia, la libertà, la democrazia, i diritti inviolabili dell’uomo e poi l’economia e la finanza.

Purtroppo manca tuttora un’auspicata elevata soglia di maturità culturale, diffusa e condivisa: non si può invocare, come spesso accade, la democrazia e la libertà in nome dei diritti umani ed allo stesso tempo la guerra, in nome dei medesimi diritti, e tanti conflitti agitano ancora il pianeta, alcuni più seguiti ed attenzionati, altri colpevolmente dimenticati con devastazioni, rovine, macerie, morti, feriti, barbarie, efferatezze, crudeltà, atrocità. Evidente nonsiamo ancora diventati migliori dei nostri padri. Bisogna adoperarsi ad ogni livello, soprattutto a livello di Governance mondiale per far avanzare il bene e la pace e far arretrare il male e la guerra, ritrovando la strada della ragione e della politica e non lasciare la giusta soluzione all’uso indiscriminato delle armi: bisogna perseguire con tenacia e perseveranza, per ogni conflitto, la via del negoziato e del compresso, respingendo in ogni caso in maniera ferma e condivisa colonizzazioni ed invasioni.

Se ci sono ancora conflitti, qualcuno molto vicino a noi e nel cuore dell’Europa, significa che non abbiamo abbastanza sorvegliato a livello di comunità internazionale per custodire il tesoro della pace. Non ci sono guerre giuste, eroiche o sante, dietro c’è sempre, almeno da una parte, la follia dell’homo sapiens, che a volte plasma la pace secondo i propri interessi. Da qui un impegno individuale e collettivo per pervenire all’abolizione della guerra ed il suo contenuto di morte, sofferenza e disumanità: la costruzione di un mondo senza guerra è il compito più ambizioso per l’umanità, la scommessa più grande che l’attende.

“L’Operazione Shingle e la Battaglia di Anzio hanno rappresentato l’estremo sacrificio di migliaia di ragazzi, venuti da lontano, sbarcati su queste coste per liberarci, per liberare Roma e poi l’Italia intera dalla dittatura nazifascista. Le Celebrazioni del 79° Anniversario dello Sbarco di Anzio sono state dedicate alle Donne protagoniste della libertà: Donne impegnate al fronte ed in famiglia, donne che hanno sofferto per la perdita dei figli, dei padri, dei mariti e dei fratelli. Partigiane, Crocerossine e Donne Medico, come Clelia Lollini, che hanno prestato il loro servizio per l’Italia libera, diventate poi protagoniste della Ricostruzione. Donne come la Regina Elisabetta II, la prima della Royal Family a prestare servizio militare attivo e come la cantante Vera Lynn, con la sua voce melodica, simbolo di speranza per i soldati inglesi, alla quale il Cittadino Onorario di Anzio, Roger Waters, ha dedicato il tributo che abbiamo appena ascoltato nella bellissima interpretazione dei nostri giovani artisti. E’ questo un elemento fondante della Città, che da poco tempo abbiamo il pregio e la responsabilità di amministrare; ossia il valore di mantenere sempre viva la memoria sulla nostra storia, senza memoria non ci può essere futuro! L’assenza di una memoria viva sulle atrocità della guerra, probabilmente, non consente all’umanità di assicurare la pace, la libertà e la democrazia, come sta avvenendo, purtroppo, in tanti angoli del Pianeta. Ecco l’importanza ed il valore di onorare giornate come quella di oggi, di rendere omaggio ai Caduti sepolti nei Cimiteri del territorio, di organizzare mostre, celebrazioni ed eventi culturali, con il diretto coinvolgimento di tanti giovani studenti, quale patrimonio condiviso, per guardare al futuro con la piena consapevolezza del nostro passato!”.

E’ parte del toccante intervento del Commissario, Francesco Tarricone, componente della Commissione Straordinaria della Città di Anzio, che ha portato i saluti dei colleghi, il Prefetto Antonella Scolamiero ed il dottor Agostino Anatriello, in occasione della Cerimonia Ufficiale per il 79° Anniversario dello Sbarco di Anzio, che si è svolta ieri mattina, in Piazza Garibaldi, davanti all’antico Porto Innocenziano, “testa di ponte” dell’Operazione Shingle.

Nel corso della partecipata Cerimonia, alla presenza delle Autorità Politiche, Militari, Civili e Religiose, dell’Ambasciatore Britannico in Italia e dei Rappresentanti delle Ambasciate degli Stati Uniti e del Canada, sono state deposte Corone ed omaggi floreali ai piedi del Monumento ai Caduti, dove sono scolpiti i nomi dei Cittadini di Anzio che hanno perso la vita durante lo Sbarco e nelle due Guerre.

Tanta emozione in Piazza Garibaldi quando i “The Basement”, giovanissimo gruppo musicale di studenti del territorio, accompagnato dalla Corale Polifonica, ha reso omaggio al poeta Roger Waters, Cittadino Onorario di Anzio in ricordo di suo Padre, l’Ufficiale Britannico Eric Fletcher Waters e di tutti i dispersi della Battaglia di Anzio, con l’emozionante interpretazione di Bring the Boys Back Home e di Vera, memorabile tributo watersiano alla cantante Vera Lynn, scomparsa nel 2020 a 103 anni, che con la sua voce portava conforto ai soldati impegnati al fronte ed ai feriti ricoverati negli ospedali militari. Tanta partecipazione dei presenti al momento dell’esecuzione dell’Inno Nazionale e della canzone “Lo Sbarco degli Alleati ad Anzio”, con la perfetta esecuzione del coro degli alunni dell’istituto Comprensivo Anzio I, della Banda Musicale e della Corale Polifonica.

Prima dell’intervento del Commissario Francesco Tarricone, ha preso la parola l’Ambasciatore Britannico in Italia, Edward Llewellyn, che ha portato i saluti del Veterano dello Sbarco, Harry Shindler, sempre in contatto con la Città di Anzio e con le giovani generazioni, ringraziando la comunità anziate per come vive la giornata del 22 gennaio e ricordando i giovani soldati sepolti nei cimiteri, che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia. Loro purtroppo non sono tornati a casa, ha ribadito commosso l’Ambasciatore Britannico.

A nome della Commissione Straordinaria, all’inizio del suo intervento, il dottor Francesco Tarricone ha ringraziato tutte le Autorità Politiche, Militari, Civili e Religiose intervenute, l’Ambasciatore Britannico in Italia ed i Rappresentanti delle Ambasciate degli Stati Uniti e del Canada, rivolgendo un saluto particolare al Commissario di Nettuno, Prefetto Antonio Reppucci, al Comandante della Brigata Informazioni Tattiche, Generale Adriano Russo, al Vicesindaco di Città Metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna, ai Sindaci ed agli Amministratori presenti, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ai Labari con i loro vessilli, alla Corale Polifonica, alla Banda Musicale, agli studenti ed a tutti i cittadini che hanno preso parte alle Celebrazioni per il 79° Anniversario dello Sbarco di Anzio.

Nel corso della giornata le delegazioni hanno onorato i Caduti dello Sbarco con le Cerimonie Ufficiali che si sono svolte al Beachhead War Cemetery (Anzio – Falasche), al Commonwealth Cemetery (Anzio – Santa Teresa), al Cimitero Civile di Anzio e con la deposizione al Porto di Anzio, ai piedi delle targhe dedicate all’incrociatore britannico Spartan, affondato il 29 gennaio 1944, The Duke of Wellington e King’s Shropshire light Infantry, di un omaggio floreale.

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