Fiumicino, anziana disabile cade e si frattura a causa delle buche sul marciapiede: “Situazione indecente”

Fiumicino – Cade e si frattura un braccio, forse anche due, perché all’ospedale non glielo hanno “potuto dire”: questa la disavventura di un’anziana disabile di Fiumicino, avvenuta la settimana scorsa al mercato del giovedì. La signora, di 76 anni, era al mercato insieme al marito. Un paio di passi e poi la rovinosa caduta: un marciapiede impraticabile costellato di buche, “rattoppi” e aiuole non curate ne è stato la causa. L’impatto non sul suolo, ma su una macchina. Le braccia usate come scudo cedono e inevitabilmente la faccia sbatte contro la vettura, quindi la disastrosa caduta sull’asfalto.

Tante le persone corse in suo aiuto, nell’attesa dell’arrivo del 118: “Al mio arrivo mamma era ancora a terra – racconta Sabrina, la figlia della signora protagonista del fatto a ilfaroonline.it -, ma per fortuna molti passanti e commercianti si erano fermati per aiutarla insieme a mio padre. Era seduta con il volto tumefatto e le braccia doloranti. Fortuna volle (ma poi si tramutò in sfortuna) che nel mentre, nonostante fossero già stati allertati i soccorsi, abbiamo visto passare un’ambulanza della Croce Rossa che, purtroppo, non c’è stata di alcun aiuto perché ‘non era di loro competenza’.

Non sapevo che fare… mia madre è disabile al 100%, fa molta fatica a deambulare e ha la prostesi all’anca. Vederla a terra dolorante stava rendendo l’attesa interminabile. Inutile anche provare mettersi in contatto con la Polizia locale: nessuno rispondeva alle chiamate ed ho passato il tempo ad essere messa in attesa dalla voce registrata. Nemmeno il passaggio di una vettura dei vigli ci è stato d’aiuto: una signora che era lì con noi si è messa letteralmente in mezzo alla strada per attirare la loro attenzione, ma invano”.

“Altra delusione è stata la visita in ospedale – prosegue Sabrina -. Arrivata al pronto soccorso con il 118, mamma è stata dimessa venerdì sera e le hanno diagnosticato un trauma cranico insieme alla frattura del radio destro. Peccato, sospettiamo che anche il braccio sinistro si sia fratturato: l’impatto è stato fortissimo e mia madre tutt’ora continua a lamentare forti dolori a entrambe le braccia. Fatto che ora verrà confermato o mi auguro smentito dalle lastre che abbiamo effettuato in seguito.

Ora quello che più mi fa infuriare non riguarda solo le indecenti condizioni in cui versano strade e marciapiedi del nostro Comune che e rappresentano, quindi, un pericolo per tutti. Ma in casi di emergenza a chi dobbiamo rivolgerci? Polizia locale irraggiungibile, strutture sanitarie assenti e nemmeno l’ombra di un punto di primo soccorso: la situazione è diventata inaccettabile. I cittadini non possono essere lasciati abbandonati a se stessi perché ciò che è capitato a mia madre potrebbe capitare a chiunque, con conseguenze anche gravi”.

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