Sei Nazioni di Rugby, Crowley: “L’Italia sarà ancora l’outsider”
Presentato il torneo a Roma. All’Olimpico esordio degli Azzurri il 5 febbraio
La Francia che prepara i Mondiali da giocare, e possibilmente vincere, in casa e intanto vorrebbe fare il bis dell’anno scorso.
L’Irlanda fa sapere di avere “una grande fame di vittorie”, giustificata dal suo essere ai vertici del ranking internazionale.
L’Inghilterra del nuovo ct Steve Borthwick spera in “una nuova ripartenza” e promuove con il suo capitano Owen Farrell la campagna per un rugby più sicuro per chi lo gioca. La Scozia punta ad avere un rendimento più costante ad alto livello. Il Galles che ha ritrovato sulla sua panchina il ‘mago’ Warren Gatland spera di “costruire nuove fondamenta”. Frasi dette oggi a Londra dove i ct e i capitani della nazionali che lo giocheranno hanno presentato l’edizione del 2023 del Sei Nazioni.
E l’Italia? Reduce dall’entusiasmante vittoria sul Galles nell’ultimo turno del torneo e poi da un’ottima campagna nei test di novembre (vedi successo sull’Australia), la Nazionale del ct Kieran Crowley cercherà di farsi valere e magari di evitare l’ultimo posto. Sarà anche un ottimo modo di cominciare a preparare un Mondiale impossibile, in cui per superare la prima fase gli azzurri dovrebbero far fuori una tra Nuova Zelanda e Francia, ovvero le principali candidate al titolo con Irlanda e Sudafrica.
“Se facessimo ora un sondaggio su chi potrebbe terminare il Sei Nazioni all’ultimo posto tutti direbbero l’Italia, visto il ranking – dice Crowley -. Ma saremo ancora gli outsider, e va bene così. Noi ci concentriamo solo sulle prestazioni. Per noi un 6 Nazioni vincente vuol dire essere competitivi, guadagnandoci rispetto e credibilità. Dobbiamo fare le cose fatte bene, ed essere sicuri di noi stessi sapendo di aver lavorato bene”. “Quello che la gente dimentica è che si può preparare una partita al meglio – continua il ct dell’Italrugby – ma anche le altre squadre fanno la stessa identica cosa.
Pensiamo a prepararci e a scendere in campo con la giusta mentalità, poi quella che succede, succede”. E sembra proprio questo lo spirito giusto per calarsi nel torneo ‘ovale’ più antico del mondo, che per gli Azzurri comincerà domenica 5 febbraio a Roma contro la Francia, anche questa una missione apparentemente impossibile. (Ansa).
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