Morte Tavecchio, Gravina: “Addio a un uomo di grandi qualità umane”
Abodi: “Mi lascio un amico, un giorno ci ritroveremo”.
Roma – “E’ una giornata buia perché è andato via un amico. E’ andato in luogo dove si è sempre presenti e dove un giorno ci ritroveremo”. Così il ministro per lo sport ed i giovani, Andrea Abodi, ha commemorato la scomparsa di Carlo Tavecchio, durante il meeting nazionale dei dirigenti promosso dal CSI a Roma.
Abodi ha anche ricordato la corsa alla presidenza della Federcalcio che li ha vide contrapposti nel 2017, con il successo del suo avversario. “Carlo ha segnato una parte importante della mia vita e tutto sommato ha rappresentato un modo con il quale ci si può confrontare, perché si può competere ma ci si può anche rispettare. Tavecchio ha vinto e io ho perso, ma ciò non ha mai cambiato il nostro rapporto, abbiamo avuto una competizione corretta e forse ci siamo voluti anche più bene dopo”, ha concluso il Ministro.
“Ha dato tutto, persona molto competente. Il movimento sportivo e del calcio deve riconoscergli un grazie enorme”. Dice Giovanni Malagó, presidente del Coni. “Sono molto addolorato per questa ennesima brutta notizia nel nostro mondo. In questi ultimi anni ci siamo sentiti spesso, la mia opinione è che Carlo fosse una persona diversa negli ultimi tempi. Molto affettuoso, sensibile, aveva questo animo a tutela e difesa del mondo che ha rappresentato da sempre, quello dei dilettanti“, ha concluso.
“La Lega Serie A esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del Presidente Carlo Tavecchio. Ha dedicato la propria vita al mondo del calcio, con particolare riguardo al settore dilettantistico e giovanile a cui ha sempre riconosciuto il valore e l’importanza che meritano per lo sviluppo di tutto il movimento”: Così il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.
“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un vero appassionato di calcio come Carlo Tavecchio.
Ci lascia un amico dalle grandi qualità umane, molto impegnato nel sociale, e un dirigente preparato, che ha saputo dare voce e dignità alle società dilettantistiche e che non ha mai rinunciato a innovare”.
Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, esprime così in una dichiarazione il suo cordoglio per la morte dell’ex presidente federale. “L’impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia attraverso il connubio con i club professionistici maschili, l’introduzione della Goal Line Technology e del Var, così come la scelta in campo internazionale di appoggiare gli attuali vertici di Uefa e Fifa, sono state sue felici intuizioni” conclude Gravina. (Ansa).
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