Scherma, Bebe Vio: “Ho avuto problemi di salute, adesso punto a Parigi 2024”
L’Azzurra ha avuto un lungo stop dopo Tokyo: “Spalla, gomito e anche. Ho sistemato un po’ tutto”
Un lungo periodo di stop per Bebe Vio dopo l’ennesimo trionfo alle Paralimpiadi. A Tokyo l’Azzurra ha conquistato il secondo titolo a cinque cerchi della carriera nel fioretto del cuore. Ma in seguito, la schermitrice tricolore ha lasciato le scene sportive. torna a parlare di sport e di futuro Bebe. Lo fa attraverso la sua pagina personale di Instagram: “Sono viva non sono ancora nell’aldilà”, dice ironizzando in un video pubblicato.
“Sono sparita per un po’ dal mondo social, è stato un periodo tosto e importante. Piano piano stiamo tornando”. Lo racconta la Vio plurimedagliata e leggenda dello sport paralimpico. Poi prosegue: “Il post Tokyo è stato più pesante del previsto a livello fisico. Tutte le operazioni fatte prima sono andate benissimo infatti, come avete visto, la Paralimpiade di Tokyo è andata molto bene. Dopo Tokyo abbiamo iniziato a rimettere insieme i pezzettini. Abbiamo fatto varie operazioni per sistemare la spalla destra, il gomito sinistro, le anche. Insomma, un po’ tutto, stavo cadendo a pezzi. Però mi hanno aggiustata, mi hanno rassettata tutta e adesso abbiamo iniziato a fare le prime lezioni tecniche di scherma. Lo scopo sarebbe iniziare a fare i primi match tra poco. E torneremo”.
“Torneremo perché sta iniziando la qualificazione per Parigi 2024 ed è importante. – sottolinea l’Azzurra – bisogna riqualificarsi per la prossima Paralimpiade, bisogna tornare a essere in forma come prima, più di prima, meglio di prima”. Comunica ai followers. Bebe ha avuto l’ok dai medici per tornare in pedana: “La prima gara è a marzo. Abbiamo bisogno di tifo. Ci manca ancora qualche sfizio da toglierci”.
Parigi sarebbe la sua terza Paralimpiade della carriera. e mentre attende di scrivere un’altra pagina storica della scherma, Bebe pensa agli studi: “Ho iniziato anche la mia ultima sessione d’esami. Sarebbe figo riuscire a laurearmi entro maggio. Ci sono tante cose, bisogna lavorare tanto su tutte per riuscire a ottenerle”.
“Sarà un’altra mission impossible ma ho una famiglia, una squadra, degli amici e un sacco di persone fortissime intorno, un sacco di allenatori e preparatori che si stanno impegnando in tutto ciò”. Assicura. Poi conclude: “Incrociate le dita per me perché a me non riesce”.
(foto@AugustoBizzi)
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