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Elezioni regionali Lazio 2023, il programma di Rosa Rinaldi (Unione Popolare)

3 febbraio 2023 | 09:00
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Elezioni regionali Lazio 2023, il programma di Rosa Rinaldi (Unione Popolare)

Dalla sanità alla cultura, passando per l’attenzione su Roma: tutti i punti dell’ex sottosegretaria al Lavoro.

Roma – “Unica alternative alle forze che hanno governato il Lazio”: è così che si chiama il programma di Unione Popolare, di cui Rosa Rinaldi sarà candidata alla Presidenza del Lazio, nelle elezioni del 12 e 13 febbraio. Dalla sanità alla cultura, passando per l’attenzione su Roma: tutti i punti dell’ex sottosegretaria al Lavoro.

Sanità

Introdurre criteri di trasparenza e organismi di controllo, indipendenti dalla giunta regionale, sulle nomine delle direzioni strategiche delle ASL.
• Ritorno al pubblico di tutti i servizi sanitari accreditati e in convenzione con i privati, compresi i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali convenzionati.
Piano Straordinario di Assunzioni del personale sanitario a tempo indeterminato, stabilizzazione dei precari e assunzione del personale delle attività esternalizzate e, solo dopo, prevedere il turnover al 100%. Contestualmente modificare i regolamenti concorsuali e sottrarli alla logica clientelare.
• Potenziamento di tutte le attività di Prevenzione e dei servizi epidemiologici.
• Ricostruzione della medicina Scolastica.
• Integrazione della riabilitazione nei Livelli Essenziali di Assistenza-LEA.
• Potenziamento dei consultori famigliari, per garantire la salute riproduttiva, la promozione della genitorialità responsabile, la corretta applicazione dell’interruzione di Gravidanza-L. 194.

Previsione in ogni struttura sanitaria territoriale ad esclusiva gestione pubblica della continuità fra territorio e ospedale; non semplici ambulatori, ma luoghi dell’integrazione socio sanitaria (cure primarie, domiciliari, ambulatoriali, cronicità, ospedaliere di primo livello, promozione e educazione alla salute e all’ambiente) e della partecipazione dei cittadini.
• Abolizione della pratica dell’intramoenia, di tutti i ticket sanitari, delle assicurazioni private di malattia nei Contratti collettivi di lavoro pubblici e privati e della loro detraibilità fiscale.
• Azzeramento delle scandalose liste d’attesa e potenziamento dei Pronto soccorso.
Eliminazione del numero chiuso a medicina, nei corsi di Laurea delle professioni sanitarie e sociali, nei corsi di specializzazione, formazione specialistica universitaria del medico di Medicina Generale.
• Recupero delle strutture sanitarie inutilizzate e/o abbandonate su tutto il territorio regionale.
• Riorganizzazione socio sanitaria in unità locali di prossimità ai cittadini con bacini di utenza limitati numericamente e geograficamente.
• Definizione di un piano sanitario regionale partecipato con la collaborazione determinante dei comuni.
• Ridefinizione in termini comunitari e superamento del modello delle Case di Riposo e delle RSA.

Ambiente

Piano regionale dei rifiuti con impiantistica gestita/promossa direttamente dalla Regione, investimenti/incentivi a supporto del recupero/riciclo di materia ma non di recupero energetico.
Impianti di prossimità e di piccola taglia realizzati e gestiti nei territori e rispetto alle esigenze delle comunità locali, Impedendo grandi impianti, anche per interrompere il malaffare e la corruzione legati ai grandi interessi economici.
Revisione del PRGR che impedisca la realizzazione di inceneritori.
Scongiurare il tentativo in atto tendente alla costituzione dell’ATO unico Regionale; partire dalla legge regionale 5/2014, per rilanciare politicamente la gestione pubblica dell’acqua; attuazione della disposizione del 18/04/2016 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che consente ai piccoli Comuni, da subito, il ritorno alla gestione autonoma dei Servizi Idrici.
• Revisione della legge urbanistica regionale (L.R. n. 38/1999) secondo una visione più restrittiva del consumo di suolo e della speculazione edilizia.
Incentivazione ai comuni per l’adeguamento degli strumenti urbanistici (PUCG…) all’ultima versione del PTPR.
• Revisione ed effettiva applicazione dei PAI (Piani Assetto Idrogeologico) in funzione della lotta al dissesto idrogeologico.
• Avvio immediato di interventi di bonifica dei siti inquinati e siti industriali dismessi per un recupero/riuso del suolo compromesso.
• Incentivi ai comuni per il recupero del patrimonio edilizio degradato con finalità di Edilizia Economica Popolare con particolare attenzione ai centri storici ed alle periferie urbane.
Realizzazione di impianti da energie rinnovabili per tutte le nuove costruzioni.
Incentivi all’agricoltura biologica, con precisi vincoli, che impediscano la pratica della fruizione degli incentivi nella fase degli impianti, per produzioni che in seguito abbandonano il biologico.
Tutela e implementazione del patrimonio boschivo e naturalistico della Regione, con ampliamento delle aree protette.
• Contrarietà alle grandi opere

Cultura

• Grande investimento per la cultura che sia fatto innanzitutto di una maggiore, controllata e capillare destinazione di fondi.
• Un progetto che favorisca lo scambio tra Roma e le altre città, paesi, località della regione, affinché si crei una reale valorizzazione dell’intera regione, della sua arte e della sua cultura.
Piano efficace di tutela e vincoli paesaggistici e finalmente applicazione del Piano Paesaggistico Regionale (PTPR).
• Piano di riqualificazione e ristrutturazione, che non sia però un aumento speculativo di cubatura, dei troppi grandi spazi demaniali abbandonati da destinare ad usi culturali.
Assunzioni stabili e non “in house” del personale impiegato in tutti i luoghi di competenza regionale.
• Piano di promozione regionale per tutti i luoghi dello spettacolo (teatri, cinema….)
Limitazione al minimo indispensabile dell’affidamento a privati di siti, musei, teatri, gallerie, assumendone il più possibile la gestione, rendendo disponibile così a cittadine e cittadini la fruizione dell’arte e della cultura.

Trasporti

Ripubblicizzazione delle aziende locali di trasporto, da SpA a Enti di Diritto
• Pubblico, in tal modo la missione aziendale non sarebbe più quella di avere il bilancio
in ordine e contenere le spese, ma garantire un servizio efficiente per i cittadini.
• Promozione di azioni di coordinamento e cabine di regia tra le istituzioni e le categorie interessate (scuole, aziende, uffici pubblici,…).
• Trasparenza di tutti gli atti, a partire dai Contratti di servizio, di subappalto, ecc…con pubblicazione immediata sui siti ufficiali.
Partecipazione della cittadinanza (associazioni, comitati, …) vincolante rispetto alle decisioni da assumere sul tema dei trasporti.
Reinternalizzazione delle attività appaltate, a partire dalle manutenzioni.
Trasformazione dei corridoi della mobilità provinciale in metropolitane di superficie.
• Rifinanziamento dei piani di rinnovo della flotta bus con mezzi a basso impatto e con lo sviluppo spinto dell’idrogeno.
• Creazione di grossi nodi di interscambio multimodale, con aree di parcheggio fuori dal GRA, in connessione con le linee su ferro o servite da navette.

Sosta dei pullman turistici in aree di scambio con conseguente divieto di accesso per gli stessi al centro storico.
• Sistemi tariffari integrati e programmi di infomobilità che consentano di ridurre i tempi di attesa.
”Semafori intelligenti”, coordinati con il passaggio di bus e tram;
Estensione massiccia e organizzazione a rete del sistema delle corsie preferenziali.
• Bicicletta come mezzo di trasporto individuale da favorire, annullando la marginalità indotta dalle piste ciclabili, che nel frattempo vanno comunque potenziat

Roma

• Fine della discussione su altre linee metropolitane nella città con il sottosuolo più ricco del mondo; l’unica proposta percorribile potrebbe essere quella del prolungamento dei capolinea delle linee A-B-B1 fuori del raccordo.
• Chiusura dell’anello ferroviario
• Creazione di altre due linee tram: Saxa Rubra – Cinecittà – Laurentina, in collegamento con le linee su ferro esistenti e di servizio al centro storico e all’attività turistica.
Blocco di ogni aumento di biglietti ed abbonamenti, come previsto da accordi fra Regione e FS, ma al contrario, va sperimentato e poi esteso un sistema di trasporto senza pagamento del biglietto, in modo da incentivare la mobilità del TPL.

Casa

• Destinazione di una congrua quota del bilancio regionale all’edilizia residenziale pubblica.
• Regolarizzazione dei nuclei familiari che hanno occupato in stato di necessità, garantendo il passaggio da casa a casa per chi ha fatto domanda di casa popolare.
Costituzione di un Fondo di sostegno per la morosità incolpevole delle famiglie insolventi sul mutuo.
Riattivazione del piano decennale di finanziamento di edilizia pubblica di 1 Mld ( nuova Gescal regionale).
• Rendere operativo il piano regionale sull’emergenza casa (delibera n° 18/2014) utilizzando i fondi ex Gescal (200mln € di Roma) e convertendo in legge la delibera n°18/2014 per chi ha i requisiti per l’E.R.P.
• Piano di regolarizzazione degli inquilini senza titolo delle case popolari aventi diritto in base ai requisiti E.R.P. considerando il 30% di quello dei figli.
• Rinnovata e vera gestione del patrimonio ERP uscendo dalla finalità aziendalistica di ATER, riportandola alla sua funzione originale ovvero ente gestore e di programmazione di tutto il patrimonio ERP, escludendo ogni forma di amministrazione privata (modello Romeo, Prelious Aequa Roma).
Rifiuto di ogni tentativo di aumento dei canoni di locazione e adeguamento degli oneri accessori per i servizi realmente ed oggettivamente erogati.

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