Grammy 2023: i Maneskin restano a bocca asciutta, Beyoncé fa la storia
Per la cantante record di premi vinti in carriera da un artista, ma ancora una volta esclusa dai più importanti. Harry Styles si aggiudica premio per l’album dell’anno. I Maneskin tornano a casa a mani vuote
Santa Monica – Beyoncé fa la storia dei Grammy, stabilendo il record per il maggior numero di vittorie in carriera da parte di qualsiasi artista con ben 32 statuette vinte. L’artista però ancora una volta è stata esclusa dalle categorie principali, vincendo con ‘Renaissance’ per il Miglior album di musica dance/elettronica dopo essersi già aggiudicata il premio per la Miglior canzone R&B con ‘Cuff It’, per la Miglior canzone dance/elettronica con ‘Break My Soul’ mentre ‘Plastic Off the Sofa’ ha vinto come Miglior performance R&B tradizionale.
Con 88 nomination, Queen B è anche l’artista più nominata di sempre. Delusione invece per i Måneskin: la cantante jazz Samara Joy ha vinto il Grammy per il miglior nuovo artista dell’anno lasciando a bocca asciutta la band romana.
Harry Styles si è aggiudicato l’album dell’anno per ‘Harry’s House’, Lizzo ha vinto il disco dell’anno per il suo inno dance retrò ‘About Damn Time’ e la canzone dell’anno è andata a Bonnie Raitt per ‘Just Like That’. Per Beyoncé si tratta della quarta sconfitta in carriera per l’album dell’anno. Adele ha vinto nella categoria miglior performance pop per ‘Easy on Me’.
In ogni caso, si legge sul New York Times, il successo di Beyoncé ha risuonato per tutta la serata. Accettando il suo 32esimo premio alla carriera, Beyoncé ha ringraziato Dio e la sua famiglia e ha ricordato lo “zio Jonny”, un parente gay che in passato ha descritto come la sua “madrina” e come la persona che l’ha avvicinata alla cultura L.G.B.T.Q. E ha quindi voluto ringraziare “la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere“.