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Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”

15 febbraio 2023 | 21:09
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Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”
Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”
Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”
Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”
Atletica Fiamme Gialle, Ulisse: “Nella velocità punto un cielo senza limiti”

Prima la pubalgia, poi la mononucleosi che ha condizionato il ritorno. Il giovane gialloverde prepara la stagione estiva

Ostia – L’Italia è la Patria della Velocità Mondiale e Olimpica. Marcell Jacobs, Filippo Tortu. Tra i grandissimi campioni che hanno dato alla maglia tricolore allori di grande spessore storico. Dietro di loro, c’è la Nuova Generazione che spinge avanti e vuole correre sui passi dei Giganti. E lo fa con grande soddisfazione di un’atletica che cresce e che desidera proseguire a scrivere la storia.

Un pezzo di questa favola azzurra vive alle Fiamme Gialle e lo fa tutti i giorni al Centro Sportivo di Castel Porziano, ma anche a Formia, nei raduni che la Fidal organizza al Centro di Preparazione Olimpica Zauli, come l’ultimo dello scorso gennaio. E il protagonista di questo pezzo di favola e con grande passione vissuta è sicuramente Angelo Ulisse. Già incontrato da Il Faro online in passato, che ha celebrato medaglie e record giovanili del giovane velocista gialloverde, oggi racconta il suo inverno del 2023 che si proietta verso la stagione estiva.

Ulisse in Nazionale (foto@Colombo/Fidal)

Ulisse è stato lontano dalla pista nell’ultimo lunghissimo periodo per colpa di una fastidiosa pubalgia e dopo la gioia di essere tornato ad  allenarsi con i giovani fenomeni della Nazionale Giovanile, si ferma di nuovo a causa di un altrettanto fastidiosa mononucleosi. Se la pubalgia capita agli atleti anche la mononucleosi non è da meno, ma l’importante è poi uscirne e tornare più forti di prima. Per Angelo è passata anche questa nuvola ed entusiasta è tornato ad allenarsi puntando alla stagione estiva prossima. E’ voglioso di provare quel brivido, che solo la velocità nei 100 metri o nei 60 in sala, è capace di dargli. Giovane campione italiano nelle categorie giovanili oggi Ulisse viaggia nell’atletica italiana con la maglia delle Fiamme Gialle. Prima lo ha fatto con la Sezione Giovanile della ‘Simoni’ che è l’anticamera del professionismo gialloverde (ma già con valori dei professionisti come lui stesso confessa ai lettori de Il Faro online) e poi, una volta arruolato nei Senior della Guardia di Finanza e con felicità smisurata dell’atleta di Latina, ha proseguito a conquistare medaglie importanti. Una di queste è arrivata circa un anno fa ad Ancona. All’esordio con la maglia delle Fiamme Gialle ha suonato la carica nell’atletica che conta esi è preso un posto dietro al colosso Tortu.

Angelo ha vinto il Memorial Alessio Giovannini del 2022 piazzando, come lui racconta, un bellissimo 6.68 nei 60 metri. E’ il secondo nella storia degli Under 20, dietro al suo idolo Filippo (che fece 6.64 nel 2017). Allenato da Coach Claudio Licciardello, Ulisse affina muscoli e tecnica per puntare ad alti traguardi. Intanto in bacheca brillano tante medaglie importanti tra cui due speciali bronzi. Uno mondiale con la staffetta azzurra Under 20 conquistato a Nairobi e uno europeo ottenuto a Tallin nella stessa categoria giovanile. Un giovane che viaggia a vele spiegate sui passi dei Giganti. Intanto cresce Angelo, attende di tornare ai blocchi di partenza e ispirandosi alla sua velocità del cuore guarda al cielo. Uno spazio senza limiti per lui, come quella libertà che sente salire da dentro quando scatta dai blocchi e punta al traguardo dei 100, come dei 60 metri.

Angelo Ulisse al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle foto Fiamme Gialle/Angelo Ulisse Facebook

Si racconta allora in questo inverno del 2023 e racconta di un ragazzo che crede nei valori della vita e sente la responsabilità di portare avanti l’eredità pesante ma dolce dei grandi dell’atletica, come sente sentimenti ed emozioni come i ragazzi della sua età. Alle Fiamme Gialle Angelo ha trovato l’amore e questo percorso lo ha accompagnato per alcuni mesi grazie alla graziosa presenza, accanto a lui, di Sofia Ferrarini, campionessa di karate e bronzo europeo under 21 di kumite (leggi qui). Capita a tanti atleti, anche questo. Incontrarsi nel mondo dello sport e innamorarsi. Anche se per un piccolo pezzo di strada. Si cresce anche così ed è evidentemente importante anche questo, per trovare la forza di scrivere sempre pagine nuove di vita, come pagine nuove di sport. Angelo punta ai blocchi di partenza, per correre nel tunnel della corsia dei 100 e spiccare il volo verso il cielo senza limiti. Il cielo non ce li ha i limiti e neanche i sogni di Angelo. In bocca al lupo Campione.

Caro Angelo, sei tornato ad allenarti dopo un lungo stop, in seguito hai dovuto fermarti ancora. Come stai vivendo questo momento?

“Sono tornato ad allenarmi finalmente dopo una stagione travagliata a causa della pubalgia e sono molto felice di questo. Abbiamo lavorato benissimo per 15 giorni a Formia per preparare la stagione indoor al meglio. Purtroppo però ho contratto la mononucleosi e sono stato male per circa 15 giorni. Abbiamo dunque deciso con lo staff di saltare la stagione indoor e concentrarci sulla stagione all’aperto che sarà piena di impegni.

A Formia ho preso parte al raduno assoluto della 4×100 con il Prof. Di Mulo e gli altri ragazzi, è stato emozionante sentire le sue parole e lavorare con lui”.

Sei ritornato in pista allora, dopo la pubalgia. Come ha fatto un atleta come te a pazientare e a recuperare?

“E’ stato gratificante tornare ad allenarmi senza problemi, devo ringraziare di cuore lo staff e il Dott. Rota che mi ha aiutato a tornare in pista. Non vedo l’ora di tornare sui blocchi di partenza e fare ciò che più mi fa sentire libero. Devo ammettere che non è stato affatto facile; ho passato mesi difficili lontano dalla pista. Ma la pazienza è la virtù dei forti, sono un atleta professionista, seppur alle “prime armi”, e fa parte del gioco avere dei problemi fisici. Ma è importante saperne trarre i lati positivi e lavorare su se stessi. Il mio staff è stato sempre al mio fianco, così come le Fiamme Gialle, quindi sono molto grato a loro”.

Angelo Ulisse foto Colombo/Fidal

La velocità è la tua vita sportiva. Cosa ti trasmette correre e dare il cuore in pista? Quali valori ti da per il quotidiano?

“Correre mi da un senso di libertà e di spensieratezza unici nel loro genere, sento di essere nato per questo. Sin da piccino non facevo altro che correre ovunque…il tempo ha avuto ragione. Per il quotidiano mi ha cambiato la vita, sono una persona migliore e con dei valori che solo lo sport può darti. Non potevo chiedere di meglio”.

L’Italia è diventata la Patria della Velocità nell’atletica. Jacobs, Tortu e gli altri azzurri. Quale eredità avete voi giovani da tutto questo? Ti ispiri ai grandi?

“Assolutamente, i grandi della velocità italiana, e non solo, sono di ispirazione per noi nuove leve della velocità azzurra. Noi abbiamo una grande eredità da portare avanti, siamo i campioni olimpici della 4×100, dobbiamo portare questo trend positivo avanti per generazioni e generazioni”.

Dalle Fiamme Gialle Simoni alle Fiamme Gialle. Hai fatto la trafila dalle giovanili alla prima squadra. C’è stato un momento in questi anni che ricordi con più emozione?

“Far parte della Sezione Giovanile mi ha sempre fatto sentire un atleta professionista, è ciò che si respira e si vive all’interno del Gruppo Sportivo. L’atletica di alto livello è normale amministrazione quando rappresenti le Fiamme Gialle, sono orgoglioso di essere passato nella squadra assoluta, è sempre stato il mio sogno. Ci sono stati tanti bei momenti in questi anni, quelli che ricordo con più emozione sono i miei titoli italiani nei 100 e nei 60 metri e l’esordio con la maglia delle Fiamme Gialle 6.68 e secondo di tutti i tempi dietro a uno dei miei idoli nonché compagno di squadra Pippo Tortu”.

foto Angelo Ulisse Facebook

Medaglie giovanili e record. Insieme al bronzo europeo under 20 nella 4×100. Pensi che le medaglie siano state importanti per crescere ancora e fare esperienza nello sport? In cosa devi migliorare ancora?

“Le medaglie sono la giusta ricompensa di tutti i sacrifici che un atleta fa durante la stagione , lavoriamo per ottenere sempre il massimo e per il metallo più pregiato. Ma vincere una medaglia è sempre motivo di grande orgoglio e felicità. Farlo con i colori azzurri è una cosa unica, ti da un brivido che ricorderò per tutta la vita. Io penso di dover migliorare ancora in tutti i miei aspetti, non mi pongo limiti. Mi piace sempre citare il cielo, il mio limite è il cielo..!”.

Silenzio e concentrazione. E guardi il traguardo davanti a te. Come vivi quel momento? Cosa passa per la testa di un atleta?

“In quel momento spesso mi concentro ad arrivare più veloce possibile al traguardo, non penso a molte cose. La sensazione che ho è quella di sentirmi in un tunnel”.

Alle Fiamme Gialle hai trovato l’amore. E ti ha accompagnato per alcuni mesi. Tu nell’atletica e lei nel karate. Puoi raccontare la tua speciale esperienza?

“Sofia Ferrarini è stata al mio fianco per 8 mesi circa, abbiamo passato dei momenti bellissimi insieme che non dimenticherò mai. È una brava ragazza e un grande talento nel Karate, sta facendo grandi cose e sono felicissimo per lei. Le nostre strade si sono separate, ma siamo rimasti in buoni rapporti e sono contento di questo”.

(foto@FiammeGialle-GiuseppeMarchitto)

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