Dalla febbre al bronzo mondiale, Vittozzi: “Un podio inaspettato, quindi bellissimo”
Oggi l’Azzurra torna in gara per la staffetta mista con Giacomel
Straordinaria Italia nell’Individuale femminile di Oberhof, valida per i Mondiali d Biathlon. Lisa Vittozzi, già protagonista dell’argento conquistato nella staffetta mista e successivamente quinta nella sprint prima di essere costretta a saltare l’inseguimento a causa di un attacco febbrile, si è presa una meritata rivincita nel format più lungo del programma, conquistando la medaglia di bronzo in una gara dove ha lottato sino all’ultimo colpo al poligono per il metallo più pregiato. Dopo diciannove tiri andati a segno, Lisa ha purtroppo mancato il colpo conclusivo, che l’ha retrocessa al terzo posto, un piazzamento più che meritato, staccata di 28″ da Hannah Oerberg che ha vinto l’oro in 43’36″1 con un errore davanti alla connazionale Linn Persson, a 10″3 senza errori. Per Vittozzi si tratta della sesta medaglia iridata della carriera fra prove individuali e gare a squadre.
Ma la grande giornata della squadra diretta da Klaus Hoellrigl non si esaurisce qui: la venticinquenne valdostana Samuela Comola, tesserata per il Centro Sportivo Esercito, ha colto un fantastico quarto posto a 48″5 dalla vincitrice, con un clamoroso 20/20 al tiro, per quella che è la sua migliore prestazione in una gara individuale.
In corsa per una medaglia fino alla serie definitiva era pure Dorothea Wierer. La finanziera altoatesina lottava con Vittozzi per l’oro con un solo errore fino alla terza serie, purtroppo ha perduto concentrazione nella serie in piedi che concludeva il poligono, commettendo addirittura tre errori, alla fine il quindicesimo posto non le rende onore. Positivo anche il ventiduesimo posto di Hannah Auchentaller con due errori, mentre Rebecca Passler è fnita ventottesima con due errori.
Oggi 16 febbraio il programma prevede la staffetta mista (Tommaso Giacomel e Lisa Vittozzi) con inizio alle ore 15.10, sabato 18 febbraio spazio alle staffette, chiusura domencia 19 febbraio con le mass start.
“Sabato ero proprio sotto un treno – racconta la ventottenne carabiniera sappadina -, non avrei mai pensato di rimettermi così in fretta, anche perchè avevo 38° di febbre. Ho sempre creduto di recuperare per questa gara, ho cercato di correre con intelligenza perchè sapevo di non avere energie infinite, è stata una condotta intelligente. Sull’ultimo colpo mi sono mangiata le mani, ho lasciato per strada la vittoria ma questo è il biathlon, lo accetto e mi godo questo bronzo perchè è importante dopo questi anni di sofferenza. L’ultima serie è stata difficile perchè sapevo che mi giocavo l’oro, adesso nella staffetta singola mista ci possiamo divertire, siamo una bella squadra, saremo in lotta per una medaglia. Il mio palmarès sta crescendo, ma continuo a pensare che ho vinto un po’ poco rispetto a quanto avrei potuto. Però davanti a me ho ancora abbastanza anni per riprendermi ciò che ho lasciato per strada in passato”. (fisi.org)(foto@fisi.org)
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