Regione Lazio, toto-nomi per la Giunta: Rocca riflette sulla squadra di governo

Roma – A scrutinio oramai completato, è tempo per il nuovo Presidente del Lazio di avviare la riflessione sulla squadra di governo. L’annuncio dei nomi, però, potrebbe non essere imminente. E questo perché la liturgia elettorale non finisce con il voto. Per avviare le procedure di insediamento della nuova legislatura, infatti, bisognerà attendere la proclamazione degli eletti. Proclamazione che arriva da parte dell’Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d’Appello.

Un passaggio che, per consuetudine, avviene circa una decina di giorni dopo il voto. Solo dopo il Presidente dovrà comunicare i nomi degli assessori che faranno parte della nuova Giunta regionale. Rocca, però, entrerà ufficialmente in carica solo alla prima seduta del Consiglio regionale che si dovrebbe tenere a un mese dal voto e a 20 giorni dalla proclamazione, proprio come accaduto alla scorsa tornata elettorale.

La prima riunione con la rinnovata Aula sarà presieduta all’inizio dal consigliere più anziano di età. Quindi il Governatore Rocca pronuncerà il suo discorso di insediamento presentando la composizione della Giunta e il programma di governo per i prossimi cinque anni. Sempre nella stessa seduta saranno eletti il Presidente del Consiglio regionale e i componenti dell’Ufficio di presidenza: due vicepresidenti, uno di maggioranza e uno di minoranza, e due consiglieri segretari, anch’essi della maggioranza e della minoranza.

Il neopresidente Rocca potrà contare su una maggioranza assoluta e solida: su 51 seggi il centrodestra ne occupa 31, con FdI che la fa da padrone con ben 22 consiglieri. Proprio tra le fila del partito di Giorgia Meloni potrebbe arrivare un posto in Giunta. Per il momento si sa poco ma secondo quanto trapela dai corridoi della Pisana la scelta potrebbe arrivare anche in base ai nomi che hanno riscosso più successo.

Di certo si sa che la Giunta potrà essere composta da un massimo di 10 assessorati, con una rappresentanza femminile di rilievo (almeno 4). E, se come ha detto Rocca la delega alla Sanità sarà – almeno all’inizio – mantenuta dallo stesso Presidente, sei assessorati dovrebbero spettare a FdI. La Lega, di contro, visto il risultato ottenuto ai seggi, sembra stia puntando ad avere la presidenza dell’Aula e due assessorati.

Per quanto riguarda il toto-nomi, tra i papabili in FdI ci sono Giancarlo Righini, che potrebbe ricoprire la delega all’agricoltura e alle attività produttive e Fabrizio Ghera, per il quale si parla dell’assessorato ai lavori pubblici. C’è poi Antonello Aurigemma, che sembra puntare ai trasporti. Una donna invece potrebbe ricoprire il ruolo di vicepresidente e, in tal caso, il nome più accreditato è quello dell’ex eurodeputata Roberta Angelilli, che ricoprirebbe anche la delega all’ambiente o allo sviluppo economico.

Per la Lega, due i nomi in pole position: Pino Cangemi e Angelo Tripodi, il primo orientato verso la Presidenza del Consiglio regionale. Ma per il Carroccio c’è anche l’assessorato agli enti locali in alternativa. Per Forza Italia il nome forte è quello di Fabio Capolei, primo eletto di FI a Roma.

Ma tutto dipenderà dalle trattative che Rocca sta già imbastendo con le altre forze politiche che compongono la maggioranza. Del resto, lo stesso Rocca, subito dopo la vittoria, ha precisato che la formazione della squadra deve essere “parte di un ragionamento di insieme a tutta la coalizione, l’ultima volta ci sono voluti una ventina giorni. Dobbiamo partire subito, non possiamo perdere nemmeno un giorno”.

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