EuroIndoor di Atletica, Elena Vallortigara dice addio alla finale: “Mi spiace davvero”
L’Azzurra non si qualifica nell’alto. Weir in finale nel peso, come Battocletti nei 3000
Istanbul – Scattano i Campionati Europei Indoor di Atletica a Istanbul. Nel primo pomeriggio di gare, dedicato ai turni eliminatori e senza finali in programma, subito in gara 16 atleti italiani sulla pista e sulle pedane dell’Atakoy Arena.
Due azzurri conquistano la finale nel getto del peso. La miglior misura del turno eliminatorio è per Zane Weir, in testa nella qualificazione pareggiando il primato stagionale di 21,46. Ma al terzo posto con 21,17 esulta Leonardo Fabbri, che riesce a raddrizzare la gara dopo due nulli. Avanti in due anche nei 3000 metri:Nadia Battocletti seconda nella sua batteria in 8:59.65, Ludovica Cavalli quarta con 8:54.40. Nel triplo stacca il biglietto per la finale Tobia Bocchi, terzo con 16,47, mentre Simone Biasutti è il primo degli esclusi, nono a 16,20 con la stessa misura dell’ottavo. Diretta tv su RaiSport, diretta streaming su RaiPlay.
Peso – In due nei primi tre posti. È soltanto la qualificazione, e tutto si deciderà nella finale di domani alle 17.25 ora italiana, ma intanto Zane Weir guarda tutti dall’alto verso il basso. Una bordata a 21,46 spedisce l’azzurro in cima alla classifica, al secondo lancio, oltre il 21,20 richiesto per il pass automatico e dopo il 20,70 iniziale che sarebbe stato comunque sufficiente, a conti fatti. L’azzurro eguaglia la sua miglior misura stagionale: “Mi sento molto grato per l’opportunità di tornare a gareggiare a così alto livello. Mi mancava davvero l’energia di una competizione come questa. Voglio ringraziare il mio allenatore Paolo Dal Soglio, perché mi ha permesso di essere in splendida forma, la Federazione e le Fiamme Gialle, perché senza di loro non potrei essere qui”. Deve ricorrere invece al terzo tentativo Leonardo Fabbri, perché i primi due sono misurati (20,41 e 20,84) ma poi annullati. Con le spalle al muro, il fiorentino dell’Aeronautica trasforma la rabbia in furore agonistico e piazza un 21,17 che lo proietta in finale. Niente da fare invece per Nick Ponzio, non ancora al top della condizione, decimo con 19,83.
800 Uomini – Missione compiuta nel primo turno degli 800 metri. Vince la sua batteria Catalin Tecuceanu in 1:47.24 e piace la condotta di gara del campione italiano, che passa in testa con autorevolezza sul penultimo rettilineo. Fresco di record personale con 1:45.99 agli Assoluti di Ancona, l’azzurro difende il primo posto davanti allo spagnolo Adrian Ben (1:47.32) dopo aver controllato alle spalle dell’olandese Bram Buigel, poi terzo in 1:47.95. A segno anche Simone Barontini, autore di una prova tutta grinta per guadagnare la seconda posizione nella sua batteria in 1:47.94 che vale la qualificazione di diritto. Per il marchigiano è fondamentale il sorpasso nel giro conclusivo ai danni del belga Tibo De Smet, vittima eccellente perché al via da capolista stagionale ma eliminato con 1:48.83, mentre il successo parziale va al francese Benjamin Robert (1:47.92). Si torna in pista sabato alle 17.35 per le semifinali.
800 Donne – C’è da attendere fino all’ultimo, ma Eloisa Coiro può sorridere per il passaggio del turno negli 800 metri. Terzo posto in batteria con 2:02.19 per la romana nella gara dominata dalla campionessa in carica, la britannica Keely Hodgkinson (2:01.67). Chiude bene l’azzurra, tallonando la tedesca Majtie Kolberg (seconda in 2:01.94 per la qualificazione diretta) ma è un crono utile per il ripescaggio. Si ferma qui invece la corsa di Elena Bellò, terza in batteria con un tempo (2:05.06) che non consente il ripescaggio. A metà gara la vicentina si trova in coda al gruppo, poi non trova spazio sgomitando con la spagnola Lorea Ibarzabal che finisce seconda in 2:04.63 dietro alla francese Agnès Raharolahy (2:04.56). Nel finale l’azzurra risale all’interno, guadagna due posizioni però non basta per continuare l’avventura europea.
Alto – Non ci sarà Elena Vallortigara nella finale dell’alto. Esce presto di scena l’azzurra, con tre errori a 1,87 dopo aver già sbagliato una volta a 1,82, misura valicata alla seconda prova. Troppo poco per poter sperare di andare avanti, in una gara iniziata superando la quota di 1,76 e chiusa al quindicesimo posto dalla vicentina, bronzo mondiale nella scorsa stagione e capace quest’anno di 1,95. “Ho avuto grosse difficoltà in pedana – commenta – con la rincorsa che non sono riuscita a sistemare. Potevo metterci di più, ma non ce l’ho fatta e mi dispiace davvero”. Trema anche l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, ma riscatta i due nulli a 1,87 con un salto riuscito a 1,91. (fidal.it)(foto@Colombo/Fidal)
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