Passaporto in ritardo, la Polizia: “Problemi risolti: nel 2023 ne emetteremo 2,5 milioni”
Un piano straordinario per affrontare il problema delle tante richieste e dei ritardi
Roma – Un piano straordinario per affrontare il problema passaporti in ritardo. “Con riferimento alla nota situazione riportata da diversi organi di informazione, riguardante la perdurante e sempre crescente richiesta di passaporti da parte dei cittadini, si rappresenta che le Questure hanno messo in campo un poderoso sforzo organizzativo finalizzato alla soddisfazione delle istanze ricevute'”, ha comunicato la Polizia di Stato.
”Il piano straordinario attivato dagli Uffici, con l’aggregazione di personale, l’organizzazione di task force dedicate, rispettivamente, all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione, l’ampliamento dei giorni e degli orari di apertura al pubblico, gli open day nelle giornate di sabato e domenica, che hanno consentito l’acquisizione delle istanze connotate da urgenza in modalità alternative all’agenda on line, l’avvio di monitoraggi quotidiani della medesima agenda al fine di rimodulare ad horas la disponibilità per le prenotazioni, hanno consentito di rispondere in maniera efficace alla massiccia ed imprevista impennata di richieste”, si legge nella nota.
”Solo nei primi due mesi dell’anno sono stati complessivamente rilasciati 412.385 passaporti, con la più che fondata previsione di raggiungere, nel corso del 2023, circa 2 milioni e mezzo di documenti di espatrio. Soltanto nella giornata di ieri, 28 febbraio, ne sono stati emessi 12.007. I dati disponibili evidenziano, al netto della flessione registratasi nel periodo pandemico, l’aumento dei passaporti rilasciati nell’anno appena decorso (n.1.815.828) rispetto al 2019 (n. 1.783.415), al 2018 (n. 1.649.324) e al 2017 (n. 1.485.057).Per altro verso, prosegue incessantemente l’attività di interlocuzione del Dipartimento della pubblica sicurezza con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ai fini dell’adozione di ogni necessaria iniziativa volta ad incrementare la capacità produttiva di libretti in bianco”.
”Per garantire il diritto costituzionale alla libertà di movimento – prosegue la nota della polizia – le istanze sostenute da adeguata e documentata motivazione di urgenza (viaggi per motivi di studio, lavoro, salute e turismo) sono, in ogni caso, ricevute ed evase da parte dei competenti Uffici, anche al di fuori della prenotazione effettuata tramite la piattaforma Agenda on line. Inoltre, tenuto conto che risultano in corso di validità oltre 11 milioni di passaporti e che i documenti in scadenza al 31 dicembre p.v. sono circa 900.000, si ritiene che le misure straordinarie adottate dalle Questure consentono di rassicurare i cittadini circa l’esito positivo, nei tempi previsti, di tutte le richieste, anche non connotate dall’urgenza”. (fonte Adnkronos)