App del Mutual Ufo Network (Mufon): ecco la mappa mondiale degli avvistamenti Ufo

Il 10 febbraio scorso è stata lanciata l’attesa App del Mufon che contiene la mappa mondiale degli avvistamenti raccolti nel database centralizzato CMS (Case Management System). Tramite l’App è possibile individuare le osservazioni Ufo in base alla località, alla data, alla forma dell’oggetto osservato, fornendo i dati essenziali di ciascuna delle quasi 130.000 segnalazioni finora raccolte. Il Mutual Ufo Network, noto anche come Mufon  https://mufon.com/ , ha creato una mappa completa di tutti i casi inchiestati dal 1995 ma che vanno dal 1899 ad oggi.

A prima vista sembrerebbe una App come ce ne sono molte, con il globo terracqueo che mostra il punto geografico in cui c’è stata la segnalazione di un avvistamento. Però solo di quelle che sono state segnalate al Mufon, di fatto la più grande organizzazione mondiale per lo studio dei fenomeni aerei non identificati.

Anche per quei casi segnalati sul territorio italiano dobbiamo specificare che sono sempre quelli comunicati alla sede americana, anche se per il tramite della loro sede italiana, ovvero il Mufon Italiahttp://mufon.emioweb.it/ . Essendo la comunicazione verso la struttura statunitense da svolgersi esclusivamente in inglese, è facile comprendere come sia ostica per la maggior parte degli avvistatori che non parlano la lingua d’oltremanica. Da questo possiamo vedere che gli avvistamenti sul nostro territorio sono stati quasi in totale segnalati da turisti americani, abituati alle segnalazioni verso le loro organizzazioni.

Alcune di queste segnalazioni sono addirittura foto di monumenti o piazze famose nella movida notturna delle nostre grandi città, Roma innanzi tutto, con i potenti fari e lampioni che vanno ad illuminare uccelli come i gabbiani che nelle foto compaiono come oggetti luminosi che il turista ha immortalato a sua insaputa in uno scatto fotografico, e che probabilmente non sono comuni da vedere nelle grandi città statunitensi. Diversi di questi sono stati fotografati sul Pantheon o su Piazza San Pietro. E’ comunque un gran numero di casi, ben distribuiti sui vari territori, che statisticamente corrispondono alle solite percentuali di riconoscimento mancato che unisce gli avvistatori di tutto il mondo.

Negli ultimi tempi sono comunque moltissimi i casi aperti che consistono in semplici luci comparse nelle foto, senza l’avvistamento diretto ad occhio nudo. Dai riflessi causati da forti luci nell’obbiettivo (lens flare) ai palloncini ai bolidi fino ai droni, rimangono ben poche le luci non identificate, ma se vogliamo continuare a studiarle, di certo questa app diviene un valido strumento.

La Mufon Ufo Map si può scaricare a meno di 2 dollari nei soliti store, ma è invece gratuita per gli iscritti Mufon. Tuttavia, l’accesso alle foto ed ai video sarà limitato solo ai membri. L’App limiterà l’acquirente solo alla breve descrizione dell’evento mentre si potrà segnalare un avvistamento Ufo.

Una mappa completamente integrata basata sul web sarà disponibile per i membri del Mufon tra qualche mese. Offrirà funzionalità aggiuntive come diversi livelli di dati con altri database di avvistamenti Ufo e luoghi significativi che verranno evidenziati per i ricercatori più esperti.

Sarà un incredibile beneficio per i membri. Un membro del Mufon potrà vedere non solo le posizioni sulla mappa con una breve descrizione, data e luogo dell’evento, ma avrà anche accesso al rapporto completo e a tutti i media, come foto e video, che verranno contrassegnati per prevenire la loro diffusione anonima. La mappa consentirà agli utenti di cercare i rapporti per data e tipo di oggetto, nonché per altre informazioni aggiuntive.

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it