Fiumicino, slitta la demolizione della nave fantasma… ma per poco
Problemi burocratici dell’ultima ora hanno impedito l’avvio delle operazioni
Fiumicino – Era tutto pronto: ringhiere, transenne, cartelli e divieti. Ma degli operai non c’era tracia. Slitta infatti l’apertura del cantiere di demolizione della “Franca Real”, la nave fantasma ormeggiata sul Tevere a pochi passi dal Ponte 2 Giugno, a Fiumicino. I lavori per la demolizione sarebbero dovuti iniziare oggi, lunedì 6 marzo (leggi qui). Ma problemi burocratici dell’ultima ora hanno impedito l’avvio delle operazioni.
“Problemi tecnici – spiegano dalla Guardia Costiera -. La ditta che si sarebbe dovuta occupare della demolizione ha avuto dei ritardi dai fornitori e quindi l’apertura del cantiere è rimandata a domani“. Altre 24 ore, dunque – salvo nuovi imprevisti – bisognerà attendere per vedere l’avvio del cantiere che porterà alla demolizione della grande nave che negli anni scorsi è stata un pericolo per i pedoni e gli automobilisti che attraversavano il ponte che collega Isola Sacra con Fiumicino paese.
Per tre volte, da gennaio ad aprile 2021, infatti, cedettero le cime che la tenevano ferma sulla banchina del Tevere. La prima volta il relitto si andò a schiantare contro il ponte (leggi qui). La nave fantasma venne poi messa in sicurezza ma le cime, pochi giorni dopo, cedettero nuovamente (leggi qui). Poi, la messa in sicurezza definitiva del relitto, lungo 46 metri e largo 8,50 (leggi qui).
Ora, a distanza di due anni dall’ultimo intervento, dopo le sollecitazioni dell’Amministrazione e i rimpalli di competenza tra Comune e Regione (leggi qui), si attende solo l’inizio vero e proprio del cantiere di demolizione della nave depennata dal registro delle imbarcazioni poco più di un anno fa (leggi qui).
Il cantiere di demolizione
L’ordinanza firmata dal comandante Strano prevede già in questi giorni la delimitazione dell’area all’interno della quale saranno eseguiti i lavori. Per cento metri dal passaggio pedonale del ponte, precisa l’ordinanza, “è vietato creare intralcio, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale, effettuare attività di immersione e di pesca”. Non solo: le imbarcazioni che navigano sul fiume, a meno di 30 metri dall’area del cantiere “dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla navigazione”.
L’ordinanza fissa anche le regole per la ditta che eseguirà i lavori: l’intera area sarà delimitata con particolari panne galleggianti per evitare che in acqua si disperdano sostanze e/o materiali tossici o pericolosi, preservando così l’ecosistema e limitando ogni forma di inquinamento. Il costo dei lavori? Zero. La ditta incaricata per la demolizione, infatti, non ha stipulato nessun contratto né con la Regione Lazio né con l’Autorità Marittima. L’azienda recupererà il costo dell’operazione riciclando ferro e altri metalli presenti nell’imbarcazione. Da cronoprogramma i lavori dovrebbero terminare a fine maggio. Per l’estate, dunque, la sponda destra del Tevere tornerà completamente fruibile alla società.
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