Paltrinieri e il ‘pazzesco’ oro mondiale a Budapest: “La mia rivincita e in corsia esterna…”

Roma – Tre medaglie olimpiche vinte di cui un oro nei 1500 stile a Rio, 18 allori mondiali in cui spiccano 8 conquiste splendide, 23 medaglie europee insieme a 14 titoli ottenuti, con una cascata immensa di trionfi e altre medaglie vinte.

Gregorio Paltrinieri è la Leggenda del nuoto italiano nel mondo, uno dei migliori campioni che l’Italia esporta e applaude come orgoglio e vanto. E quelle due Coppe Len ottenute nel suo nuoto in acque libere voluto e desiderato tantissimo lo portano ancora più su tra i migliori dei migliori. Forse il migliore in assoluto. Un grandissimo riconoscimento il secondo trofeo in disciplina conquistato, dopo una straordinaria stagione svolta in Coppa del Mondo. Paltrinieri ora è pronto ad immergersi di nuovo tra le onde del mare per puntare alla storica tripla, per lui però la cosa più importante è sempre lavorare e fare bene. Lo dice nella sua intervista rilasciata a Il Faro online lo scorso 13 marzo, in occasione della Serata Finale del Premio dell’Italian Sportrait Awards che Gregorio ha vinto ancora una volta per la categoria dei Top Uomini. Sia addetti ai lavori che tifosi lo hanno scelto di nuovo, atleta di passione, cuore e volontà. E quelle medaglie di Tokyo arrivate dopo una diagnosi di mononucleosi, la paura di non farcela e di non poter recuperare in tempo insieme alle speranze infrante, hanno trovato soluzione e vittoria proprio negli allori avuti. Argento olimpico negli 800 stile e il bronzo nella 10 km. Medaglie conquistate con grande volontà e determinazione. Non si sarebbe mai aspettato Greg di vincerle, per come l’avventura di Tokyo era partita. Lo sottolinea nella sua intervista, come è felice invece che poi il 2021 è stato un anno di sogni avverati e di traguardi personali inaspettati ottenuti.

Come un oro arrivato e tornato nei 1500 stile ai Mondiali di Budapest. Là defilato nella corsia esterna della piscina, lui a nuotare ‘tranquillo’ fuori dal casino come lui stesso dice. Una corsia spesso bistrattata dagli atleti perché non si possono controllare gli avversari intorno, ma in quell’occasione ‘è stato importante, ero in disparte e defilato senza avere i più forti che ti stavano addosso’. Ricorda in questo modo Paltrinieri una medaglia che più lo rappresenta negli ultimi anni vissuti. Una cresciuta esponenziale per l’atleta delle Fiamme Oro e Capitano della Nazionale che punta ora a Parigi: “Spero di arrivarci con gli 800, i 1500 stile e la 10 km. Non è scontato fare bene, ci proverò”.

Caro Gregorio, hai vinto la Coppa Len del nuoto in acque libere per la seconda volta. Cosa significa per te questa  conquista, in una disciplina che hai voluto nuotare fortemente?

“Innanzitutto è un grandissimo riconoscimento. In questo momento i migliori nuotatori di fondo sono europei. Averceli tutti in casa e vincere il Trofeo vuol dire che sto facendo bene. E’ importante, ho creduto sempre tantissimo di poter fare bene in mare, all’inizio non era così scontato. I primi tempi ho faticato ad adattarmi, adesso ci sono e me la sto giocando con i migliori. Importantissimo per me”.

Si sta riaprendo la stagione. Il 18 marzo tornerai in gara ad Eliat. Come stai preparando il rientro?

“Siamo stati un mese in Egitto per poter nuotare in mare, parto per Israele per fare la Coppa Len e poi farò un ritiro a Livigno per preparare gli Assoluti. Stiamo sempre un po’ in giro, cerchiamo sempre di nuotare in mare e in altura per essere in forma e pronti. Ci aiuta sempre allenarci in altura per svolgere le gare e quindi siamo pronti per la stagione”.

Il 2022 è stato straordinario, dopo un 2021 altrettanto magnifico per te, nonostante il problema di salute che hai avuto. Hai svolto una grande Olimpiade di carattere. Come hai vissuto allora questi due ultimi anni?

“Importantissimi anni. Per l’anno 2021 avevo pensato e voluto fare di più a Tokyo, ma per come stavo è stata una delle esperienze più incredibili della mia carriera, vincere due medaglie argento e bronzo… eccezionale. Non me lo sarei mai aspettato in quel momento. Non mi sento di metterlo dietro al 2022. Il 2022 ho vinto tutte le medaglie possibili, ma il 2021 ho raggiunto traguardi con la forza di volontà e spirito sono riuscito a raggiungere successi. Sono contento”.

Qual è la medaglia vinta in questi due anni che ti rappresenta di più?

“Quella d’oro nei 1500 stile di Budapest, ai Mondiali. E’ una storia di rivincita, non stavo facendo bene i 1500 negli ultimi anni e arrivare ai Mondiali con tutti i più forti avversari, riuscire a fare una gara così in corsia laterale è stato pazzesco, con il mio miglior tempo di sempre. E’ la dimostrazione di quanto quella gara sia stata tirata per me, sono io quando sto bene, sono molto felice di questo”.

La corsia laterale. È una corsia sempre un po’ bistrattata dai nuotatori. Vuoi spiegarci il perché?

“Fai fatica a vedere i tuoi avversari, converrebbe sempre mettersi in una corsia centrale in modo che puoi avere visione sia a destra che a sinistra. Però in quell’occasione è stato importante, era fuori dal casino che succedeva in mezzo, quindi ero in disparte e defilato senza avere i più forti che ti stanno addosso. E’ stato importante”.

Ora tornano le Olimpiadi. Quali sono i tuoi obiettivi per Parigi 2024?

“Spero di arrivare con tre gare. 800, 1500 stile e 10 km. Cercherò di fare del mio meglio. le Olimpiadi  sono sempre una competizione particolare. Mi devo riprendere i 1500… sarebbe bello per me. Quest’anno li ho fatti bene, ma ci sono stati gli Europei dove qualcosa mi è mancato e non sono riuscito ad esprimermi al meglio, rimane una gara dove riporgere attenzione per fare molto bene, non è scontato”.

(foto@DeepBlueMedia)

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