Il Papa dimesso dal Gemelli fa ritorno in Vaticano: “Sono ancora vivo”

Città del Vaticano – Papa Francesco dimesso dal Policlinico Gemelli. Dopo tre giorni di ricovero per una bronchite (leggi qui) il Pontefice ha lasciato il nosocomio. Il via libera dell’equipe medica è arrivato ieri (leggi qui), dopo la “valutazione positiva del decorso clinico”. Prima di lasciare la struttura, Bergoglio ha salutato il Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, con i suoi più stretti collaboratori, il Direttore Generale del Policlinico, Marco Elefanti, l’Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, Monsignor Claudio Giuliodori, e l’equipe di medici e operatori sanitari che lo ha assistito durante questi giorni.

Nel lasciare il Policlinico, Papa Francesco è uscito dall’auto e ha salutato le persone presenti. Ha abbracciato una coppia di genitori che ha perso la figlia ieri notte, fermandosi a pregare con loro, e ha firmato il gesso a un bambino. Fermandosi con i giornalisti che lo attendevano all’uscita del Policlinico, Papa Bergoglio scherza: “Sono ancora vivo”.  “So che alcuni di voi hanno passato la notte qui. Grazie, grazie del vostro bel lavoro di informare la gente”, ha detto Bergoglio.

Cosa ha provato mercoledì quando si è sentito male? “Ho sentito solo un malessere, ma non ho avuto paura”, risponde appoggiandosi a un bastone ma in piedi. Lei non si è fermato neanche in ospedale hanno osservato i cronisti: “E la cosa più bella sai, fare il prete”. Poi Bergoglio ha parlato ancora una volta della sua esperienza in ospedale. Ha spiegato di aver sentito “tanta tenerezza”, “Essere infermiere, essere medico, essere personale , c’è tanta tenerezza con i malati, sai i malati siamo capricciosi, tutti, ammiro tanto la gente che lavora qui, medici, infermieri ho visto con quanta tenerezza si prendono cura dei bambini”, ha aggiunto riferendosi anche al bambino che ieri ha battezzato.

E a chi gli chiedeva se si fosse spaventato ha risposto con un racconto: “Mi viene in mente una cosa che un vecchietto, uno più vecchio di me, mi aveva detto dopo una situazione del genere ‘Padre, io la morte non l’ho vista ma l’ho vista venire: è brutta, eh'”. “Vi ringrazio per il vostro servizio, adesso – scherza ancora – vado a dormire quattro giorni dopo quello che mi avete fatto”. E mentre rientra in macchina rassicura sulla sua presenza alla celebrazione di domani, Domenica delle Palme: “Ci sarò”.

Ma il rientro in Vaticano non è stato immediato. Dopo aver lasciato il Policlinico, Papa Francesco si è diretto prima alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove si è fermato davanti all’icona della Salus Populi Romani, affidandole nella preghiera i bambini incontrati ieri nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dell’ospedale (leggi qui), tutti gli infermi e coloro che soffrono per la malattia e la perdita dei loro cari.

Al rientro in Vaticano, il Pontefice si è intrattenuto con gli altri cronisti che lo attendevano alla Porta del Perugino. E dopo aver consegnato le uova di Pasqua a poliziotti e militari che erano lì piantonati, ha confermato che a fine mese andrà in Ungheria. Alla domanda su qual è stato il problema di salute ha risposto: “Domandalo ai medici, io non capisco”.

Per quanto riguarda le modalità delle celebrazioni della Settimana Santa, il Vaticano precisa che “restano invariate”. Il Papa, fa sapere il direttore della Sala Stampa vaticana, “presiederà le celebrazioni, con un cardinale che celebrerà all’altare, anche il giorno di Pasqua. Questa disposizione – precisa – era già in vigore prima che il Papa fosse ricoverato in ospedale”. Giovedì Santo, il Pontefice celebrerà la Messa in Cena Domini nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma. Il rito con la lavanda dei piedi sarà celebrata in forma privata, come accaduto anche negli anni precedenti. Bergoglio torna nel carcere minorile dopo dieci anni: a Casal del Marmo, infatti, aveva celebrato la stessa messa nell’aprile del 2013.

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