All’asta la racchetta da padel autografata dal Papa per aiutare 500 famiglie povere
La racchetta da padel firmata da Papa Francesco sarà messa all’asta per raccogliere fondi a favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta”. Il Pontefice questa mattina ha ricevuto e incoraggiato i promotori dell’iniziativa di solidarietà, il presidente della International Padel Federation Luigi Carraro e il direttore di Vatican Padel Alessandra Turco
Città del Vaticano – C’è la firma di Papa Francesco sulla racchetta da padel che sarà messa all’asta in favore del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” per sostenere il servizio di accoglienza a 500 famiglie povere con bambini piccoli. Il Papa ha ricevuto e incoraggiato questa mattina, al termine dell’Udienza generale (leggi qui), i promotori di questa concreta iniziativa solidale attraverso lo sport: l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede All’incontro con il Papa erano presenti Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, e Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel.
Con loro un’emozionatissima Delfina Brea, 23enne vicecampionessa del mondo con la nazionale argentina, Alfredo Peñalver, presidente del prestigioso marchio spagnolo Bullpadel e l’artista romana Barbara Salvucci, che ha disegnato la racchetta: insieme hanno risposto all’appello per questa iniziativa solidale attraverso lo sport. Tra i presenti anche Diego Miller, Presidente dell’American Padel Federation in rappresentanza delle federazioni del continente americano. Da parte vaticana, il giocatore più giovane: il 21enne Davide De Santis. La racchetta da padel con la firma di Papa Francesco sarà messa in vendita sui canali di Bullpadel.
A SOSTEGNO DEL DISPENSARIO PEDIATRICO “SANTA MARTA”
L’intero ricavato dalla vendita della racchetta sarà consegnato al Dispensario “Santa Marta”: i “vicini di casa” di Papa Francesco. Da 101 anni questa concreta rete solidale – affidata alle suore vincenziane – accoglie famiglie povere, con bambini piccoli, di diverse nazionalità, culture e religioni garantendo – oltre a viveri e pannolini – soprattutto la possibilità di visite specialistiche gratuite grazie alla disponibilità di tanti medici. Ed è proprio con le 500 famiglie assistite dal Dispensario Santa Marta che Papa Francesco ha scelto di festeggiare, “in famiglia”, il suo compleanno. Il progetto ha il sostegno del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione al quale il Papa ha affidato lo sport nella Costituzione apostolica Praedicate Evangelium.
“Una sola racchetta, uguale per tutti, in tutto il mondo. È la potenza simbolica della ‘pala de padel’ firmata dal Santo Padre, immaginando che in ogni angolo del mondo ogni giocatore, amateur o professionista, impugni la propria racchetta come se fosse quella di Papa Francesco e sia dunque messaggero di lealtà, solidarietà, amicizia, inclusione e motivazione con l’obiettivo di imparare, crescere, migliorarsi come persone attraverso lo sport. Come ha detto Sua Santità recentemente ‘Lo sport è metafora di vita’ e se il ricavato di questa racchetta potrà migliorare quella delle famiglie sostenute dal Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” avremo vinto, senza dubbio, il trofeo più bello e importante al mondo”, il commento di Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation.
“La Federazione vaticana di Padel – Vatican Padel – è membro ufficiale dell’International Padel Federation dal 29 aprile 2022. La nostra è una comunità piccola e peculiare che contribuisce al mondo sportivo come può. Siamo grati al presidente Carraro per averci accolto. Con questa iniziativa solidale continuiamo a uscire fuori dalle ‘mura vaticane’ per rispondere in modo concreto alle indicazioni del ‘nostro capitano’, Papa Francesco: ‘Non dimenticare gli ultimi, gli invisibili, perché senza cura degli altri il mondo non guarisce’. Nella speranza che la racchetta da padel possa essere sempre più simbolo di unione, fratellanza e solidarietà”, aggiunge Alessandra Turco, direttore di Vatican Padel.
“Non ho mai provato un’emozione così grande. Sono stata battezzata da Papa Francesco quando era Arcivescovo di Buenos Aires. Se qualcuno mi avesse detto che un giorno lo avrei rincontrato in Vaticano grazie alla racchetta da padel, come avrei potuto credergli? E invece è successo davvero e per fare una cosa bellissima, anzi la più bella: aiutare bambini che non hanno avuto fortuna nella vita e che spero l’abbiano il prima possibile. Aiutarli non è un dovere, ma un privilegio. È per questo che ringrazio di cuore l’International Padel Federation e Athletica Vaticana, per avermi insegnato oggi come una racchetta possa avere due ‘facce’ sul campo ma molte di più nella vita, semplicemente facendo squadra e impegnandosi per il prossimo”, le parole di un’emozionata Delfina Brea, argentina, vicecampionessa del mondo di padel.
“Per la famiglia Bullpadel è un onore far parte della ‘squadra’ protagonista di questa straordinaria iniziativa che vede Papa Francesco firmare una ‘pala’ realizzata in nome dell’inclusione, del sostegno reciproco e dell’attenzione verso il prossimo – afferma Alfredo Peñalver, presidente di Bullpadel -. Un’iniziativa che ricorda a noi tutti quanto lo sport possa essere un potente motore di fratellanza, amicizia e aiuto verso i più deboli. L’impegno della International Padel Federation e di Athletica Vaticana in questo senso è e sarà sempre il nostro impegno”.
Barbara Salvucci, artista e ideatrice del disegno della racchetta, a margine dell’udienza col Pontefice, spiega: “Disegnando la ‘racchetta solidale’ ho vissuto un autentico ‘viaggio spirituale’ perché l’espressione artistica tocca sempre l’anima. Così facendo, non ho mai perso di vista i reali destinatari dell’iniziativa: i bambini assistiti dal Dispensario ‘Santa Marta’. La vera peculiarità della racchetta è rappresentata dall’illustrazione sul bordo centrale: persone con e senza disabilità giocano insieme, impugnando una racchetta da padel, per testimoniare la possibilità che lo sport sia realmente un’esperienza inclusiva, un dialogo aperto che contribuisca ad aprire, con il suo linguaggio a tutti comprensibile, strade di pace. E il padel, proprio con il suo stile, è uno sport che favorisce inclusione, amicizia, comunità. Entrando nei dettagli del disegno, la scelta dei colori è un richiamo alla bandiera dello Stato della Città del Vaticano e alla linea sobria di Athletica Vaticana”. (Foto © Vatican Media)
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