Giubileo, a luglio partono i cantieri. Il Vaticano: “Lavori finiti entro dicembre 2024”
Sul rischio infiltrazioni delle criminalità vigila Palazzo Chigi assieme al Vaticano. Mons. FIsichella: “Si comprendono le difficoltà che dovranno affrontare i cittadini e i turisti, costretti a utilizzare percorsi alternativi per spostarsi in città, a causa della presenza dei cantieri. Ma siamo altrettanto sicuri che tutti potremo ben presto vivere in una città ancora più bella e accogliente”
Roma – Partiranno entro luglio i cantieri principali per trasformare Roma nella città che nel 2015 vedrà sfilare tra le sue strade tra i 30 e i 40 milioni di pellegrini (secondo le stime ufficiali) che accoreranno da tutto il mondo per varcare la Porta Santa. Il Giubileo è alle porte e gli interventi per rendere la Capitale una città davvero pronta al grande evento sono diversi, come ha fatto notare mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, in una conferenza stampa svoltasi in Vaticano proprio per fare il punto sui progetti per l’Anno Santo.
Il presule, incaricato dal Pontefice di organizzare il Giubileo, ha ricordato che già da diversi mesi sono iniziati i rapporti con il Governo Italiano, con la Regione Lazio e il Comune di Roma sfociate nella nomina del Commissario Governativo e dell’istituzione dell’Agenzia Giubileo 2025. “La Santa Sede – fa sapere Fisichella – ha proposto alcuni progetti per facilitare l’accoglienza dei milioni di pellegrini che giungeranno a Roma per l’occasione giubilare che hanno trovato riscontro nelle istanze civili”.
Tra questi, i più importanti sono la creazione di un sottopassaggio a piazza Pia, così che il flusso di pellegrini che arriva da Castel Sant’Angelo sia diretto e non blocchi il traffico, la pedonalizzazione di via della Conciliazione (ad esclusione di via della Traspontina così da lasciare libero il percorso dei mezzi di soccorso che vanno e vengono dall’ospedale di Santo Spirito in Sassia), la riqualificazione del piazzale e di tutta l’area attigua alla basilica di San Giovanni in Laterano, e la riqualificazione di piazza Risorgimento con parcheggio interrato, servizi e, anche in questo caso, sottopassaggio.
Questi i cantieri più importanti che, ha precisato il vescovo, “inizieranno a luglio. Anas ha assunto la direzione di alcuni e da cronoprogramma saranno completati entro dicembre 2024”, mese in cui si aprirà la Porta Santa. Per la data ufficiale bisogna attendere ancora un anno. Infatti, l’apertura e la chiusura del Giubileo la stabilisce il Papa nella Bolla di indizione, che verrà pubblicata secondo tradizione per la festa dell’Ascensione, il prossimo 9 maggio 2024.
Rispondendo ai giornalisti, mons. Fisichella ha precisato che per velocizzare i tempi, sorvolare la burocrazia e vigilare sul rischio di infiltrazioni da parte della criminalità, già da qualche tempo, “ogni due settimane a Palazzo Chigi c’è un incontro tra il Dicastero e l’Agenzia del Giubileo e le altre istituzioni. Ed è in queste sedi che si sono affrontate e si stanno affrontando queste problematiche”.
Per la Santa Sede, in questa fase di preparazione, la parola d’ordine è dialogo costante. Per far si che tutto funzioni, infatti, si è anche dato avvio a una serie di Tavoli programmatici e operativi che periodicamente vedono impegnati il Dicastero con il Governo Italiano e il Commissario Governativo “nel confronto per la realizzazione delle opere strutturali necessarie per la città, ma anche per la risoluzione delle problematiche tipiche legate all’accoglienza quali la sicurezza, la sanità, i trasporti, il volontariato e quanto altro diventa necessario per un sicuro svolgimento del Giubileo. Il primo incontro bilaterale, che si è svolto nella sala del Concistoro lo scorso 19 aprile 2023, ha permesso di verificare la fattiva collaborazione, e il comune intendimento, per la riuscita positiva del prossimo Giubileo”.
“Questo percorso impegnativo – ha spiegato Fisichella -, che comporta la capacità di saper guardare insieme anche se da prospettive differenti, troverà presto riscontro nell’avvio dei lavori che terranno occupata la città di Roma nei prossimi mesi. Certamente si comprendono le difficoltà che dovranno affrontare i cittadini e i turisti, che saranno costretti a utilizzare percorsi alternativi per spostarsi in città, a causa della presenza dei cantieri. Ma siamo altrettanto sicuri che tutti potremo ben presto, una volta ultimati i lavori, vivere in una città ancora più bella, più accogliente, rinnovata nelle sue opere artistiche e più facilmente godibile da tutti, per i percorsi migliorativi e le nuove infrastrutture che verranno integrate nel tessuto cittadino”.
Questa fase preparatoria più tecnica ma, come si può immaginare, ugualmente necessaria, ha sottolineato il monsignore, “procede in parallelo a quella più strettamente legata alla celebrazione dell’evento giubilare. Il Dicastero, infatti, sta camminando a marce forzate per la preparazione dell’Anno Santo, realizzando alcune iniziative di cui mi fa piacere poter condividere i primi risultati raggiunti. Sono alcuni obiettivi che sembrano ovvi, ma sono fondamentali per il raggiungimento di risultati positivi per lo svolgimento giubilare. Si sono istituite nei mesi scorsi quattro Commissioni e un Comitato tecnico che hanno sostenuto il Dicastero nel delineare il programma generale. Innanzitutto la Commissione pastorale, un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti di ogni Dicastero della Curia Romana e dai referenti pastorali di alcune realtà ecclesiali, con vescovi, sacerdoti, persone consacrate e laici, che ha lo scopo di promuovere iniziative in particolare nelle Chiese locali per la preparazione più immediata al Giubileo”.
C’è poi “la Commissione culturale contribuisce all’elaborazione di attività culturali di vario genere, tra cui mostre, concerti e rappresentazioni, che affiancheranno e arricchiranno l’esperienza spirituale dei pellegrini. Un compito particolare inoltre è quello di valutare i tanti progetti che giungono, per giudicare la coerenza con l’evento giubilare e la loro fattiva realizzazione. D’altronde Roma è da sempre un richiamo culturale, e nostro scopo è che il pellegrino diventi anche turista, così come il turista possa essere affascinato dall’esperienza del pellegrino”. La terza commissione è quella “per la comunicazione che riunisce giornalisti di varie testate, accademici ed esperti dei nuovi media, per il supporto del Dicastero sul piano informativo e comunicativo. Infine, ma non per ultima, la Commissione ecumenica che fornirà, non solo supporto per il dialogo interreligioso sul grande tema della Speranza, ma contribuisce con il Dicastero all’organizzazione delle celebrazioni per il 17mo anniversario del Concilio di Nicea che cade proprio nel 2025”.
Nella parte operativa il Dicastero sarà sostenuto dal Comitato tecnico, che si occupa di dare indicazioni sulla logistica degli eventi giubilari, la gestione delle Basiliche, la sicurezza, la sanità, i volontari.
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