Coppa Len di Nuoto in Acque Libere, Acerenza vince la 10 km maschile
Ginevra Taddeucci seconda nella gara femminile. Prossima tappa ad Alghero
Un vero e proprio festival dell’Italfondo la seconda tappa della Coppa Len a Piombino che conferma lo strapotere dal movimento tricolore.
Gli azzurri occupano cinque posti sul podio sui sei a disposizione. Nella 10 km maschile vince il campione europeo Domenico Acerenza in 1h51’43”7; subito dietro all’argento iridato di Budapest 2022 ci sono il giovane Andrea Filadelli in 1h51’45”2, che in volata regola Ivan Giovannoni e Mario Sanzullo terzi ex aequo in 1h51’45”6.
Nella prova femminile vittoria allo sprint la francese Oceane Cassignol – bronzo europeo nella 5 km a Budapest 2020 – in 2h02’05”6; alle spalle della transalpina ci sono la vice campionessa europea GinevraTaddeucci in 2h02’07”6 e Barbara Pozzobon in 2h02’07”8. Quarta, alla seconda gara ufficiale dopo due anni di stop, una strepitosa Arianna Bridi (Esercito/Trento Nuoto) in 2h02’08”1. Ritirati per problemi fisiologici, legati alla temperatura dell’acqua (18.8°), Gregorio Paltrinieri e Giulia Gabbrielleschi.
Al via erano in 113 (74 maschi e 39 femmine) in rappresentanza di 17 nazioni. Si è gareggiato senza muta, temperatura dell’acqua 18.8° gradi, con vento di scirocco intorno ai 15 nodi, che ha reso il mare leggermente increspato, e una leggera pioggia in chiusura. A fare da cornice a tutto ciò la meravigliosa Piazza Bovio di Piombino e alle spalle degli atleti l’Isola d’Elba e l’incantevole Monte Cristo. Percorso di un 1.6 km ripetuto sei volte.
La gara maschile. Primo giro con il gruppo compatto e in testa lo spagnolo Garach, seguito da Paltrinieri, Acerenza, Manzi e Filadelli. Seconda tornata che non muta più di tanto le posizioni: Garach comanda poi Paltrineri, Filadelli che risale un paio di posizioni, Acerenza, Manzi e i giovani Dalu e Caso. Ritmi che si abbassano al passaggio a metà gara con Garach sempre al comando, tallonato dagli azzurri e dal polacco Wozniack: gruppo dei migliori composto da trentacinque atleti in appena quindici secondi. A metà del quarto giro si ritira per problemi fisiologici Gregorio Paltinieri. Aumentano i ritmi Andrea Filadelli e Andrea Manzi che guadagnano una manciata di secondi su Acerenza, Giovannoni, Caso e l’olandese Schouten: il gruppo dei migliori si riduce a venti atleti. Poi risale Acerenza che, dopo una gara tattica e sorniona, ingrana le marce dall’ottavo chilometro e si mette in testa al gruppo, con Filadelli e Manzi in scia. In avvio di sesto giro Acerenza mette la gambata delle giornate belle e sfilaccia il gruppo roditto a una decina d’atleti. Il campione europeo prende leggero margine a duecento metri dall’arrivo e tocca davanti a tutti; alle sue spalle un ottimo Filadelli che in volata regola Giovannoni e Mario Sanzullo terzi ex aequo, e Manzi che perde un paio di bracciate proprio al momento del tocco della piastra.
La gara femminile. La francese Cassignol, Taddeucci, Berton e Gabbrielleschi tirano il gruppo al passaggio ai 1.6 km. I ritmi non sono sostenuti per la temperatura dell’acqua e il mare leggermente increspato. Cassignol accelera leggermente nel secondo giro, prendendo un paio di secondi di margine su Berton, l’altra transalpina Jouisee, Gabbrielleschi, Taddeucci e Bruni. Cambia la situazione a metà gara con una strepitosa Arianna Bridi che prende il comando, seguita dalle transalpine Cassignol e Jouisse e da Taddeucci, Pozzobon Bruni e Callo. Si ritira a sorpresa Gabbrielleschi, non a suo agio con l’acqua fredda. Al passaggio del quarto giro avanti a tutte Pozzobon, Bridi e Cassignol ma restano in scia Jouisse, Bruni, Taddeucci, Berton, Ciccarella e le giovani Callo e Menichini. Poi è Taddeucci a prendere il comando dai sette chilometri, trascinandosi Bridi, Pozzobon, Jouisse, Bruni, Ciccarella e Cassignol. Ultimo giro tutto da vivere. Taddeucci trascina tutte fino all’inizio imbuto finale, ma, complice una condizione fisica non al top, viene bruciata allo sprint da Cassignol. Terza è Pozzobon che precede una superba Arianna Bridi alla seconda gara ufficiale dopo due anni di stop.
Le parole di Domenico Acerenza. “Le condizioni erano difficili ma questo è il nuoto in acque libere. Dobbiamo essere bravi ad adattarci a tutte le temperature. Ho adottato una tattica diversa rispetto al solito. Sono rimasto coperto fino a metà gara e poi mi sono messo in testa dall’inizio del quinto giro. Sono contento perchè non era facile vincere oggi e perché la mia condizione non è ancora al massimo. MI manca un po’ di velocità”.
Le parole di Ginevra Taddeucci. “Peccato per la volata: mi sono mancati gli ultimi cento metri. Ho cercato di prendere un po’ di margine a un chilometro alla fine, ma le altre sono state brave a rimanere in scia. Sono comunque soddisfatta perché sono ancora tra le migliori. Oggi era molto, molto dura. Non è facile nuotare quando l’acqua è così fredda”.
Premiazione 25 Km Roma 2022. Al termine della manifestazione il presidente della Len Antonio Da Silva ha premiato i medagliati europei della 25 chilometri nuotata nel mare di Ostia ed interrotta dopo 19 chilometri. Mario Sanzullo è campione europeo, Dario Verani d’argento e e Matteo Furlan di bronzo per la tripletta tutta italiana; in ambito femminile confermato il primo posto della francese Caroline Jouisse avanti alle italiane Barbara Pozzobon d’argento e Veronica Santoni di bronzo. Con la decisione assunta dalla LEN il 25 novembre il medagliere record dell’Italia agli europei di Roma è diventato di 72 medaglie (25-26-21); al secondo posto la Gran Bretagna con ventisette medaglie (10-8-9), al terzo posto l’Ucraina con diciassette (10-6-1).
(Fonte federnuoto.it)
Foto di Andrea Masini / DBM
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