IL FATTO

Scuola don Milani a Borgo San Martino, il preside spegne le polemiche

17 maggio 2023 | 14:32
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Scuola don Milani a Borgo San Martino, il preside spegne le polemiche

Il preside dell’Istituto don Milani, Riccardo Agresti: “La nostra priorità è il bene dei bambini. Il Comune è stato coinvolto e si è dichiarato disponibile ad aiutare la Scuola, così come hanno fatto le altre Amministrazioni”

Cerveteri – “Si delibera di spostare l’unica sezione di Scuola dell’infanzia concessa dall’organico a Ceri (composta da soli 19 bimbi) al plesso di Borgo San Martino e, nel contempo, spostare a Borgo San Martino anche le sezioni di scuola dell’infanzia e la sezione primavera presenti e concesse a Valcanneto. La sezione M di scuola primaria tornerebbe a Valcanneto. Lo scopo è di realizzare dei “poli” didattici maggiorente adeguati alle necessità degli allievi”. E’ quanto si legge nella delibera approvata dal Consiglio d’Istituto del Don Milani, a Borgo San Martino, relativa allo spostamento della sezione primaria. Un tema che sta tenendo banco in queste ultime ore(leggi qui).

Ad intervenire, per puntualizzare sulla scelta fatta e spegnere le polemiche, la presidente del consiglio d’Istituto, avv. Laura Morresi, e il Dirigente Scolastico, prof. Riccardo Agresti.

“La motivazione deriva dalla volontà di razionalizzare e migliorare la didattica dei due ordini di scuola attuando la scelta in maniera democratica relativamente agli spostamenti effettuati una decina di anni fa senza consultare gli organi collegiali deputati a simili decisioni. Infatti molti genitori, da anni, lamentano la differenza numerica e di qualità fra le attività svolte nei diversi plessi. Non possiamo nascondere – dichiarano – che l’isolamento di alcune classi ha fatto sì che non ci fosse sufficiente confronto fra i docenti (sia nella primaria che nell’infanzia), per una didattica più omogenea; che la distanza fra classi dello stesso ordine di studi le abbia lasciate a se stesse, distanti dalle decisioni prese altrove; che è perenne la carenza di strutture adeguate all’età degli alunni perché necessariamente distribuite su più plessi e quindi insufficiente per ciascun plesso; che la carenza di personale collaboratore scolastico che fa servizio su più sedi crea problemi agli spostamenti per servizio da un plesso all’altro; che le attività a largo respiro della Scuola non sono ben condivise fra i diversi plessi; che alcuni plessi non vengono riscaldati a sufficienza o vengono riscaldati inutilmente perché praticamente vuoti” aggiungono.

La priorità è, almeno per noi, il bene dei bambini affidatici e solo in seconda battura la risoluzione di eventuali difficoltà di terzi.
Fermo restando che, quindi, non si prevede alcun cambiamento né dei docenti delle classi, né dei tempi scuola, né degli orari, né dei docenti di sostegno, né delle composizioni delle sezioni (in pratica si tratta di meri spostamenti di classi), la razionalizzazione proposta produrrebbe vantaggi per tutti, senza creare alcuno svantaggio per alcun alunno. Non va dimenticato che nessun lavoratore della Scuolal avrà vantaggi economici o di altro tipo a seguito degli spostamenti citati”.

“Lo spostamento dell’ormai unica sezione di scuola dell’infanzia di Ceri – spiegano – permette:
di avere due unità di collaboratori scolastici in più da usare altrove,
di risparmiare sui costi di riscaldamento, elettricità e spostamenti scuolabus,
di avere maggiore confronto e collaborazione fra i docenti della scuola dell’infanzia.
Lo spostamento delle sezioni di scuola dell’infanzia e sezione primavera da Valcanneto a Borgo San Martino permette:
di creare un unico gruppo di docenti che possono confrontarsi e collaborare meglio, aiutandosi a vicenda,
di avere disponibili per i bimbi tutti i giochi sparsi per i 3 plessi,
di avere una palestra nell’edificio a completa disposizione dei bimbi,
di avere una sala mensa a completa disposizione dei soli bimbi;
di avere tutti spazi esterni vasti ed adeguati,
di avere per la sezione primavera facile e sicuro accesso alla mensa”.

“Lo spostamento – sottolineano – delle sezioni di scuola primaria da Borgo San Martino a Valcanneto permette:
di creare un unico gruppo di docenti che possono confrontarsi e collaborare meglio, aiutandosi a vicenda,
di avere un pallone geodetico corredato di idonea attrezzatura a completa disposizione dei bambini,
di avere l’utilizzo dell’aula verde ed accesso al vicino bosco;
di avere tutti un contatto maggiore con i professori della secondaria con cui confrontarsi giornalmente sulla validità della azione didattica,
di eliminare la discrepanza esistente fra le scelte didattico gestionali fra i due plessi (festicciole, spettacoli eccetera),
di avere facilmente disponibile la sala teatro per recite ed altre attività”.

Il Comune è stato coinvolto – specificano – e si è dichiarato disponibile ad aiutare la Scuola, come sempre fatto in precedenza, per modificare le tazze dei bagni (per adeguarli alle età di chi le userà), ad allargare gli spazi esterni di Valcanneto, a realizzare eventuali altri spazi nel futuro se ce ne sia necessità, ad aumentare il numero degli scuolabus e concordare gli orari per andare incontro alle necessità dell’utenza“.

“Le ‘perplessità’, espresse da qualcuno di solito nel modo volgare tipico degli ignoranti, ma che questa volta, per la prima volta in 40 anni di lavoro, sono state presentate in maniera civilissima ed educata dai consiglieri dissenzienti, sono le seguenti.

‘Rivedere gli orari di entrata ed uscita necessari per poter agevolare chi ha più figli in diversi plessi e programmazione degli stessi per riuscire a trovare parcheggio e scendere ad accompagnare i figli a scuola nell’ottica dell’aumento del numero delle classi e scarso spazio esterno già da ora insufficiente’.

“La risposta alla legittima perplessità – dicono ancora Agresti e Morresi – si può sintetizzare in:
il numero di classi a Valcanneto rimane praticamente invariato, anche se la flessibilità in ingresso precedentemente concessa alla Scuola dell’infanzia alleggeriva un poco l’ingresso alle 8.00, ma la delibera non ha fissato alcun orario che invece andrà deliberato in una seconda riunione, ma avendo vagliato proprio il problema delle mamme, alcune delle quali vorrebbero parcheggiare le auto dentro le aule scolastiche. La soluzione prospettata è uno scaglionamento degli orari di ingresso che renderebbe molto più fluido il traffico veicolare su via Scarlatti.

‘Prevedere un trasporto adeguato per bambini dai 3 ai 6 anni in modalità di sicurezza e tempi adeguati’.

“Il Comune, nelle persone della sindaca Gubetti e della vicesindaca Battafarano, ha confermato la volontà di rivedere i percorsi già esistenti per gli scuolabus e vagliare la proposta di avere una navetta fra Valcanneto e Borgo San Martino“.

“Altre perplessità dettate dall’ignoranza sono invece sorte sulle palestre (presenti in entrambi i plessi, in particolare quella di Valcanneto raggiungibile con una piccola passeggiata dai bimbi più grandini, mentre quella di Borgo è interna al plesso per i piccoli dai 3 ai 5 anni); sulle aule che ovviamente non perderanno nulla di ciò che già hanno; della perdita (sic!) dello ‘spazio nursery’ che non esiste e non è previsto né alla ‘Don Milani’ né in alcuna altra Scuola italiana; della mensa insufficiente che invece è al momento sotto utilizzata e potrà accogliere tranquillamente un maggior numero di bambini” dichiarano.

“Incredibili ‘speranze’ sono state poi illustrate in alcuni messaggi, me è bene chiarire che i risparmi, che si avranno con tagli agli sprechi e quant’altro, che certamente ci saranno, risulteranno ovviamente nel bilancio comunale (a vantaggio di tutti i cittadini) e nessuna norma prevede che debbano essere impiegati forzatamente per la Scuola, che riceve fondi dallo Stato e non dal Comune. Certamente – aggiunge – la Sindaca continuerà ad aiutare la nostra, come tutte le Scuole di Cerveteri, come hanno sempre fatto le ultime Amministrazioni, ma certo non per materiali didattici o “per risme di carta, sapone e gli accessori per l’igiene” che qualcuno lamenta senza conoscere che sapone, carta igienica, scottex, sanificatori, mascherine eccetera sono a disposizione gratuita per gli allievi ed il personale in quanto regolarmente acquistati per tutti con i finanziamenti statali. Chi cita quanto appena descritto, non sa nemmeno di cosa stia parlando o sta solo cercando di ‘buttarla in caciara’. Fra costoro annovero personaggi politici che cavalcano l’ignoranza entrando a “gamba tesa” in situazioni di cui non conoscono nulla, portando la politica nella Scuola che sempre hanno voluto ne restasse fuori, ben sapendo che se la conoscenza delle idee politiche entrasse nella Scuola, non avrebbero più alcun voto da nessuno” affermano Morresi e Agresti.

“Concludiamo con un appello: Ci sembra doveroso che, oltre a dare giustamente spazio al dissenso, venga chiarito che in molti hanno fortemente voluto questo progetto, docenti e genitori, delle cui istanze il Consiglio d’istituto si è fatto carico. Con questo spirito siamo certi che realizzeremo un cambiamento di cui i bambini e quindi le famiglie e la società, beneficeranno per lunghi anni a venire” concludono.

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