Nella tenuta di Castelporziano apre il primo Centro Nazionale di Biodiversità
Mattarella: “Servono paradigmi di sviluppo e azioni concrete che applichino le nuove tecnologie e l’innovazione in attuazione di un’etica ecologica di cura del pianeta e dell’economia del benessere, con un cambio di passo condiviso a tutti i livelli”
Ostia – E’ stato inaugurato oggi, 22 maggio, data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità, nella Tenuta presidenziale di Castelporziano il pprimo Centro Nazionale di Biodiversità (NBFC – National Biodiversity Future Center), progetto di ricerca e innovazione sul tema della tutela della biodiversità, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
L’evento è stato organizzato dal CNR e dal NBFC nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della fondazione del CNR. In tale quadro, il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica e il Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno recentemente sottoscritto un Accordo quadro di collaborazione scientifica per attività di monitoraggio, ricerca, formazione e divulgazione nei settori di interesse comune presso la Tenuta presidenziale di Castelporziano.
Castelporziano ha accolto in mattinata i rappresentanti delle istituzioni, studiosi ed esperti che si confronteranno sulla tema della biodiversità mentre studenti di scuola primaria e secondaria inferiore saranno impegnati in attività sperimentali a cura del CNR.
Il National Biodiversity Future Center è finanziato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza; coinvolge quasi 2000 ricercatori e scienziati, la metà dei quali sono donne. È strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke, ovvero con un punto centrale a Palermo e 8 nodi distribuiti su tutto il territorio nazionale.
L’evento si è diviso in due momenti. La mattinata con i saluti istituzionali di Giulia Bonella, Capo servizio della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, che ha letto un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; di Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; dell’Assessore alla Cultura di Roma Miguel Gotor; del Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, Antonio Pietro Marzo e con un videomessaggio della Vice Presidente della Camera dei Deputati Anna Ascani.
Ad affrontare poi nello specifico le tematiche della giornata, Luigi Fiorentino, Presidente del National Biodiversity Future Center; Elisabetta Morlino, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che ha tenuto una relazione sulla biodiversità nella Costituzione italiana; quindi ancora Maria Chiara Carrozza con una relazione sull’Hub della Biodiversità; Carlo Calfapietra, direttore dell’istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri, Massimo Labra, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Maria Cristina Fossi, dell’Università degli Studi di Siena, hanno poi raccontato nel dettaglio il progetto del National Biodiversity Future Center – NBFC.
Contemporaneamente gli studenti sono stati impegnati in attività sperimentali dal tema: ‘Biodiversità, patrimonio del domani’ a cura della rete scientifica CNR del network nazionale “Il Linguaggio della Ricerca” e di CNR – Unità Comunicazione. Gli studenti hanno poi ricevuto dalla Presidente Carrozza un “patentino di testimoni della biodiversità” e, in chiusura, compiranno un gesto simbolico come impegno a custodire e tutelare la biodiversità.
Le attività per celebrare la giornata della biodiversità sono proseguite nel pomeriggio presso la sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma.
Il messaggio di Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Presentazione del Centro Nazionale di Biodiversità nella Tenuta di Castelporziano, ha inviato il seguente messaggio:
Ricorre oggi il 30° anniversario della Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione per la diversità biologica.
È una ricorrenza importante per condividere, insieme, la sensibilità delle giovani generazioni e la consapevolezza del valore del patrimonio naturalistico.
Si tratta di principi sanciti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dall’Accordo di Parigi, dal Quadro Globale per la Biodiversità, oltre che dalla nostra Carta costituzionale.
Il messaggio che caratterizza quest’anno la celebrazione è “Dagli accordi globali alle azioni comuni concrete, ripristiniamo la Biodiversità”.
Servono paradigmi di sviluppo e azioni concrete che applichino le nuove tecnologie e l’innovazione in attuazione di un’etica ecologica di cura del pianeta e dell’economia del benessere, con un cambio di passo condiviso a tutti i livelli, che consenta un’equa e solidale distribuzione dei benefici che la Biodiversità offre anche con la responsabilità dei piccoli gesti di ciascuno.
L’evento odierno di presentazione del Centro Nazionale di Biodiversità offre un esempio concreto e una risposta di rilevante portata.
Con l’augurio di un lavoro proficuo, rivolgo un saluto alla Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza, e a quanti sono oggi riuniti.
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