Roma. “Tuo nipote ha bisogno di soldi”: maxi-truffe a 17 anziani

31 maggio 2023 | 12:45
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Roma. “Tuo nipote ha bisogno di soldi”: maxi-truffe a 17 anziani

Per truffare la 79enne, 3 uomini avrebbero utilizzato la scusa del nipote in difficoltà, colpendo lì dove i nonni sono più deboli e sensibili

Roma – Avrebbero truffato un’anziana con la classica scusa del nipote in difficoltà, cercando di colpira lì dove i nonni sono più deboli e sensibili. Il tutto per ottenere denaro ed oro. Protagonista della vicenda sarebbero 3 uomini di origine campana, arrestati dagli agenti del VII Distretto San Giovanni, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. Sono gravemente indiziati di aver commesso, a vario titolo ed ognuno in relazione ai singoli fatti, i reati di  sostituzione di persona, furto in abitazione e truffa  ai danni di 17 persone anziane negli ultimi 2 anni. Tutti episodi che vedrebbero coinvolti i 3 presunti truffatori sia nella Capitale che in provincia.

L’indagine è scaturita da una denuncia presentata da una anziana di 79 anni, vittima del raggiro, la quale ha dichiarato ai poliziotti che la modalità con cui era stata truffata era quella della telefonata del finto nipote in difficoltà, che aveva bisogno di denaro, seguita dalla successiva chiamata del “direttore” delle Poste, che chiedeva alla signora di mandare il marito presso l’ufficio postale per ritirare due raccomandate. Durante l’assenza del marito, il finto nipote avrebbe contattato la donna chiedendole di preparare il denaro ed eventualmente l’oro che aveva in casa. Poi il fantomatico direttore l’avrebbe avvisata che sarebbe a breve arrivato a casa un corriere incaricato dallo stesso del ritiro della merce. Poco dopo si sarebbe presentato all’ingresso e si sarebbe fatto consegnare diversi monili in oro, 450 euro in contanti e una tessera bancomat con relativo codice pin, con cui il complice aveva prelevato 150 euro in maniera fraudolenta.

A seguito delle scrupolose indagini effettuate dagli investigatori di via Casalmonferrato si sarebbe riusciti a risalire ad una serie di colpi messi a segno dai 3 soggetti con le stesse modalità.  Grazie alla disamina delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza presenti presso i vari istituti di credito coinvolti, nonché alle dichiarazioni rese dalle vittime in sede di denuncia e alla geo localizzazione delle utenze telefoniche utilizzate dai soggetti, sarebbe stato possibile risalire ai presunti autori di questi odiosi reati. I poliziotti, pertanto, alla luce degli elementi di prova raccolti durante tutto il periodo di indagine sono riusciti a ricostruire la vicenda e a risalire alla loro identità, assicurandoli alla giustizia.

La Procura inquirente, alla luce di detti elementi di prova, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati. Il GIP ha accolto tale richiesta ed ha emesso a carico dei 3 la misura cautelare della custodia cautelare in carcere per uno dei complici e degli arresti domiciliari per gli altri due.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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