Roland Garros, Sonego batte Rublev: rimonta d’orgoglio per l’Azzurro
Il tennista italiano conquista gli ottavi di finale: “Lottare e crederci sempre”
Parigi – Attraversare le difficoltà…. con il sorriso sulle labbra e una musica nella testa, che poi magari a luglio diventa una nuova hit. Lorenzo Sonego si esalta nelle difficoltà e con un’altra energica prova di orgoglio e carattere ha rimontato due set a Rublev e ha staccato, per la seconda volta in carriera, il pass per gli ottavi di finale del Roland Garros.
“Sicuramente le esperienze fatte in questi anni negli Slam mi hanno aiutato – spiega nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sala numero 1 – , soprattutto le partite perse mi consentono di affrontare oggi le difficoltà in un altro modo. Lottare e crederci sempre; nonostante il 6-0 non era facile ma sono riuscito a tornare in campo con la giusta determinazione. Ho sempre creduto di potercela fare e sono contento di come gestisco queste difficoltà”.
La partita con il russo, numero 7 del mondo, è stata sempre in bilico malgrado i due set di svantaggio: “Mi sentivo molto vicino a lui – spiega – , sentivo di poterlo brekkare e questo mi ha trasmesso una grande fiducia. Sapevo che sarebbe bastato poco per ribaltarla. E’ già capitato anche ad altri di perdere un set per 6-0 e poi comunque riuscire a vincere. Ma oggi per farlo ho dovuto fare il massimo e giocare una grandissima partita”.
Sorride quando gli ricordano che è una star della categoria ‘tennisti ca**uti’: “Sono nato così, mi piace la lotta – ammette – . Essere in quelle situazioni mi esalta, più sono in difficoltà e più mi esalto. Tirarmi fuori dalle situazioni complicate mi trasmette grande energia e grande voglia”.
Sonny parla spesso dell’abbinamento tennis-felicità; concetti ben diversi da quelli espressi meno di 24 ore fa da Jannik Sinner (leggi qui): “Godersela è un vantaggio – spiega – , ma ogni partita ti mette di fronte a pressioni e situazioni diverse. Ci sono giorni in cui non riesci a trovare le soluzioni, e quindi a trovare il sorriso, perché l’avversario non te lo permette o perché è semplicemente una giornata storta. Facile a dirsi prima o dopo una partita, ma sorridere durante un match è molto più complicato”. (Fonte supertennistv.it)(foto@supertennistv.it/Sposito)
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